Lula libero!

Diversi settori del Brasile, guidati dal Partito dei Lavoratori (PT) sono impegnati nelle proteste nazionali per i più di cento giorni di reclusione sofferti dall’ex presidente brasiliano.


Il PT in un comunicato diffuso di recente, ha annunciato che la manifestazione principale in difesa del “prigioniero politico”, come lo definisce il Partito, si realizzerà nella città di Curitiba, dove il dirigente brasiliano è prigioniero.

«Sono cento giorni che Lula è un prigioniero politico, situazione denunciata da artisti, intellettuali, giuristi, leader mondiali, riassunta in una delle maggiori manifestazioni democratiche che il Brasile ha organizzato: la Veglia Lula Libero, che dall’8 aprile esprime la resistenza alle porte della sede della Polizia Federale», dice il comunicato.

Inoltre è stato annunciato lo sciopero dalla fame che 11 militanti dei movimenti sociali realizzeranno per domandare la libertà del ex presidente brasiliano, che comincerà il 31 luglio  e farà parte del processo di mobilitazione popolare.

«Nella sua prigionia arbitraria e violenta degli anni ’80 il fondatore e leader storico del PT fu obbligato a iniziare una protesta di questo tipo per chiamare l’attenzione della società e della giustizia nell’epoca allineata al colpo militare e le violenze di Stato, ha ricordato il PT.

Durante il recente Forum di Sao Paulo a L’Avana e stata lanciata la campagna internazionale “Libertà per Lula già!”, che esige la libertà immediata di Lula, durante la quale s’invieranno lettere a favore della sua libertà, indirizzate simultaneamente al Palazzo di Planalto, sede del Governo brasiliano; al Supremo Tribunale Federale; al Ministero di Giustizia del Brasile, e a tutte le istanze che possono contribuire all’obiettivo descritto.

È stato accordato di dare la massima divulgazione agli argomenti della Difesa di Lula, con l’obiettivo di mostrare la selettività politica avuta nell’esaminare il caso, per cui nel prossimo agosto si organizzerà un Twitter gigante mondiale in sua difesa, con l’appoggio del Partito della Sinistra Europea e di tutte le forze politiche e sociali che si vogliono sommare in Asia  Asia, Africa, Stati Uniti e Canada.

A questa convocazione ha risposto anche la prestigiosa istituzione culturale di Cuba, la Casa de las Américas, che ha emesso un comunicato in cui esige la liberazione di Lula da Silva.

«Il colpo di Stato parlamentare applicato in Brasile contro l’allora presidente Dilma Rousseff si è iscritto in una nuova stele golpista che ha percorso il continente per via della presa del potere di vari governi di sinistra, precisa il documento della Casa.

Le manifestazioni in appoggio al leader sudamericano proseguiranno sino al 15 agosto, quando scadrà il periodo legale per iscrivere le candidature per le elezioni presidenziali.

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