Cubainformacion: tortura e censura

Censurato: USA finanzia la tortura su larga scala, come giustifica il suo blocco a Cuba?

Censurato

Leggiamo nel cosiddetto “Project Censored”, che raccoglie le 25 notizie più censurate dai grandi media nell’ultimo anno: i dieci paesi con il maggior aiuto economico dal governo USA praticano tutte le forme di tortura e sono responsabili di grandi abusi contro i diritti umani. Menzioniamo i primi della lista: Israele, Afghanistan, Egitto, Pakistan, Nigeria, Giordania e Iraq.


torturaCiò lo dice non un governo avversario di Washington, ma organizzazioni come Amnesty International, che afferma, inoltre, che almeno la metà di questi paesi praticano la tortura su vasta scala.

Israele, il beneficiario numero uno degli USA giunge a torturare i bambini palestinesi. Il Comitato Pubblico Contro la Tortura in Israele descrive come bambini “sospettati di reati minori” sono chiusi in gabbie all’aperto durante l’inverno. E come “il 74% dei minori palestinesi detenuti  hanno subito violenza fisica durante l’arresto, il trasferimento o l’interrogatorio”.

È interessante notare che le leggi USA proibiscono concedere assistenza finanziaria  ai governi che “osservano un modello costante di gravi violazioni dei diritti umani riconosciuti a livello internazionale, tra cui la tortura”.

Nel frattempo, un paese in cui non è stato provato alcun caso di tortura, come Cuba, è bloccato dagli USA, che inietta decine di milioni ogni anno per destabilizzare il suo governo. Questi sono i paradossi di questo mondo, sottoposto anche a una censura su larga scala, che chiamano – paradossalmente –  “libertà di stampa”.

Censurado: EEUU financia la tortura a gran escala, ¿cómo justifica su bloqueo a Cuba?

Lo leemos en el llamado “Proyecto Censurado”, que recoge las 25 noticias más censuradas por los grandes medios en el último año: los diez estados con mayor ayuda económica del Gobierno de EEUU practican todas las formas de tortura y son responsables de grandes abusos contra los derechos humanos. Mencionemos los primeros de la lista: Israel, Afganistán, Egipto, Pakistán, Nigeria, Jordania e Irak.

Esto lo dice no un gobierno oponente a Washington, sino organizaciones como Amnistía Internacional, que afirma, además, que al menos la mitad de esos países practican la tortura a escala masiva.

Israel, el beneficiario número uno de EEUU, llega a torturar a niños palestinos. El Comité Público Contra la Tortura en Israel describe cómo niños “sospechosos de crímenes menores” son encerrados en jaulas al aire libre durante el invierno. Y cómo el “74% de los menores palestinos detenidos han experimentado violencia física durante su arresto, traslado o interrogatorio”.

Curiosamente, las leyes de EEUU prohiben conceder ayudas económicas a gobiernos que “observen un modelo constante de gruesas violaciones de los derechos humanos reconocidas internacionalmente, incluyendo la tortura”.

Mientras, un país donde no ha sido probado caso alguno de tortura, como Cuba, es bloqueado por EEUU, que inyecta decenas de millones cada año para desestabilizar su gobierno. Son las paradojas de este mundo, sometido a una censura también a escala masiva, a la que llaman –paradójicamente- “libertad de prensa”.

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