Fidel nell’informatizzazione della società cubana

Omar Pérez Salomón http://www.cubadebate.cu/opinion

Questo 13 agosto, noi cubani e molte persone di tutto il mondo, celebriamo il 92esimo compleanno del dirigente storico della Rivoluzione cubana, Fidel Castro Ruz. In ciascuna delle sfere della società cubana c’è l’impronta di Fidel con fatti e realizzazioni concrete.


Il suo contributo al processo di informatizzazione della società cubana ha una portata tale da scrivere vari libri, ma solo ci riferiamo a quattro progetti che per loro visione, proiezione e risultati dopo diversi anni di attività hanno reso omaggio a questo pilastro del processo di aggiornamento del modello economico e sociale cubano di sviluppo socialista.

In primo luogo, il programma dei Joven Club de Computación y Electrónica (Giovani Club di Informatica ed Elettronica – JCC), fondato da Fidel l’8 settembre 1987, che combina, come nessuno, le tecnologie con la conoscenza e la cultura.

In oltre 30 anni di lavoro hanno preparato, gratuitamente, oltre 4,6 milioni di cubani e fornito importanti servizi alla comunità, centri sanitari, scuole e ad altre istituzioni nell’uso delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione ( TIC), contribuendo a che Cuba occupi un posto di rilievo, tra tutti i paesi, nelle competenze nell’uso delle TIC.

Forse quanto sopra è il più grande contributo dei JCC nel contesto di una lotta senza precedenti tra conoscenza ed ignoranza, verità e menzogna, uguaglianza e disuguaglianza.

Ma seguendo le idee del Comandante, oltre alla formazione, i JCC partecipano all’industria dell’intrattenimento, del software ed alla generazione di prodotti e servizi per la rete cubana.

Dalla priorità data dal dirigente della Rivoluzione alla creazione di un solido sistema sanitario nel nostro paese, nel 1992, sorse la rete Infomed come un progetto del Centro Nazionale di Informazione di Scienze Mediche al fine di facilitare lo scambio di informazioni tra professionisti, accademici, ricercatori, studenti e direttori del Sistema Nazionale Sanitario cubano.

Si proietta come un’organizzazione leader nel campo dell’informazione nelle scienze della salute, basata su una dinamica ed efficiente rete di conoscenze di alto valore professionale ed umano.

Il progetto di sviluppo della rete Infomed si è caratterizzato dall’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione con una visione sociale ed a partire dallo sviluppo delle capacità locali. È stata la prima rete nazionale cubana che ha utilizzato il sistema operativo GNU/Linux in tutti i suoi server, facilitando l’accesso a contenuti nazionali e servizi adeguati al proprio sistema sanitario.

Fin dalla sua istituzione, Infomed si è sviluppata sotto il concetto di un modello decentralizzato di costruzione collettiva, di cui fa fede lo sviluppo dei nodi in tutte le province, la creazione di domini territoriali, lo sviluppo di siti e pagine web a tutti i livelli, la sostenuta incorporazione di utenti e l’ampia produzione di contenuti e servizi in un momento in cui non c’erano ancora i blog, le wiki e altre innovazioni che oggi sono riassunte nel concetto di web 2.0.

Lo sviluppo della rete di siti specializzati è un esempio di questo tipo e l’esistenza di pagine di professionisti e gruppi sono precedenti importanti di ciò che oggi si vuole sviluppare. È uno dei siti più consultati in diversi paesi dell’America Latina.

Il 12 dicembre 2002, s’inaugurò ufficialmente l’Università di Scienze Informatiche (UCI). La ristrutturazione di vecchi edifici e la costruzione di altri immobili per la nuova città studentesca si effettuarono in solo 106 giorni. Ciò permise che, il 23 settembre 2002, l’università aprisse le sue porte al primo corso accademico con 2008 studenti e più di 300 insegnanti provenienti da tutto il paese.

Fidel, suo fondatore, raccomandò che l’UCI fosse concepita come un centro di nuovo tipo, di portata nazionale, atipico e con compiti concreti nel progetto di informatizzazione della società cubana, con particolare attenzione alla produzione di software. Un centro che formasse i suoi studenti da una spiccata attività politica, culturale e sportiva, attraverso l’interrelazione tra formazione-ricerca-produzione-estensione universitaria.

In questi 16 anni l’UCI ha laureato oltre 14500 ingegneri ed attualmente ha un’iscrizione di oltre tremila studenti universitari.

Dispone di 14 centri di sviluppo di software specializzati in soluzioni informatiche, sviluppo tecnologico e ricerche associate. In oltre 130 organismi ed organizzazioni del paese sono presenti i prodotti generati in tale istituzione.

Insieme all’Ingegneria in Scienze Informatiche, quest’anno, è iniziata la facoltà di Ingegneria Bioinformatica, finalizzata alla formazione di professionisti che lavorino con strumenti per l’analisi dei dati biologici nei centri di ricerca del paese, ed il prossimo anno si aprirà una specialità post-laurea in Sicurezza Informatica, che si aggiunge ai programmi del master sulla qualità del software, sulla gestione dei prodotti informatici e sull’informatica avanzata.

L’altro progetto è l’enciclopedia collaborativa cubana, EcuRed, sito cubano più visitato in Internet, che riceve circa 300000 visite al giorno da Messico, Spagna, Venezuela, Perù, Argentina, USA, Colombia ed Ecuador, oltre a Cuba.

I fondatori di EcuRed si ispirarono e si basarono sulle idee di Fidel in relazione all’uso delle TIC, con l’obiettivo di generare conoscenza cubana ed universale per renderla, in tal modo, accessibile alla stragrande maggioranza dei cubani, mostrare un punto di vista dal Sud -che raramente si trova nei media con una visione “occidentale” e sotto il potere che il denaro concede- e diventare un potente strumento educativo e culturale con articoli che diffondano la conoscenza, oltre a convertirsi in riferimento per il mondo di lingua spagnola.

Questo progetto, sorto il 14 dicembre 2010, si è edificato dalla base con una propria visione degli eventi e della storia, e molti dei primi articoli creati si riferiscono a fatti e personalità delle comunità cubane, che non sono registrati in nessun altro sito nella rete delle reti.

Conta su oltre 34mila collaboratori registrati -una parte proveniente dai JCC e dall’Istituto di Informazione Scientifica e Tecnologica (IDICT), appartenenti al Ministero della Scienza, Tecnologia ed Ambiente- ed oltre 185mila articoli, realizzati utilizzando fonti affidabili e di comprovata veridicità. Possiede una biblioteca virtuale con oltre seimila titoli, principalmente delle università cubane e dei testi di educazione generale.

Rappresenta un’alternativa per i paesi di lingua spagnola di fronte all’uso massiccio di materiali i cui punti di vista negli aspetti storici, politici e sociali sono spesso permeati da concezioni egemoniche, costruite attraverso il dominio imperialista sui media e dimostra, con i fatti, la nostra filosofia dell’uso delle nuove tecnologie con un senso veramente democratico e decolonizzante, in modo che ci permetta comprendere il mondo al di là d’Europa ed USA.

Le realizzazioni descritte dimostrano che Fidel è stato sempre attento agli ultimi progressi delle tecnologie relazionate all’informazione ed alla comunicazione ed alle telecomunicazioni, ed insistette nel porre questi progressi a disposizione dello sviluppo del paese e dei settori meno favoriti di Cuba e del resto del mondo.


Fidel en la informatización de la sociedad cubana

Por: Omar Pérez Salomón

Este 13 de agosto los cubanos y muchas personas de todo el mundo celebramos el onomástico 92 del líder histórico de la Revolución Cubana, Fidel Castro Ruz. En cada una de las esferas de la sociedad cubana está la impronta de Fidel con hechos y realizaciones concretas.

Su aporte al proceso de informatización de la sociedad cubana alcanza para escribir varios libros, pero solo nos vamos a referir a cuatro proyectos que por su visión, proyección y resultados luego de varios años de actividad, han tributado a este pilar del proceso de actualización del modelo económico y social cubano de desarrollo socialista.

En primer lugar, el programa de los Joven Club de Computación y Electrónica, fundado por Fidel el 8 de septiembre de 1987, que conjuga como ninguno las tecnologías con el conocimiento y la cultura.

En sus más de 30 años de trabajo han preparado de forma gratuita a más de 4.6 millones de cubanos y prestado importantes servicios a la comunidad, centros de la salud, escuelas y otras instituciones en el uso de las Tecnologías de la Información y la Comunicación (TIC), contribuyendo a que Cuba ocupe un lugar destacado entre todos los países en habilidades en el uso de las TIC.

Quizás lo anterior sea el mayor aporte de los Joven Club de Computación en el contexto de una lucha sin precedentes entre los conocimientos y la ignorancia, la verdad y la falsedad, la igualdad y la desigualdad.

Pero siguiendo las ideas del Comandante, además de la formación, los Joven Club participan en la industria del entretenimiento, la industria del software y la generación de productos y servicios para la red cubana.

A partir de la prioridad que dio el líder de la Revolución a la creación de un sólido sistema de salud en nuestro país, en 1992 surgió la red Infomed como un proyecto del Centro Nacional de Información de Ciencias Médicas, en aras de dar respuesta a la necesidad de facilitar el intercambio de información entre los profesionales, académicos, investigadores, estudiantes y directivos del Sistema Nacional de Salud cubano.

Se proyecta como una organización líder en el campo de la información en ciencias de la salud, sustentada en una dinámica y eficiente red de conocimientos de alto valor profesional y humano.

El proyecto de desarrollo de la red Infomed se ha caracterizado por el uso de las tecnologías de la información y la comunicación con una visión social y a partir del desarrollo de las capacidades locales. Fue la primera red nacional cubana que utilizó el sistema operativo GNU/Linux en todos sus servidores, facilitando el acceso a contenidos nacionales y servicios adecuados a su sistema de salud.

Desde su surgimiento, Infomed se desarrolló bajo los conceptos de un modelo descentralizado de construcción colectiva, de lo cual da fe el desarrollo de los nodos en todas las provincias, la creación de dominios territoriales, el desarrollo de sitios y páginas web a todos los niveles, la incorporación sostenida de usuarios y la amplia producción de contenidos y servicios en momentos en que aún no existían los blogs, las wikis y demás avances que hoy se resumen en la idea de Web 2.0.

El desarrollo de la red de sitios de especialidades es un ejemplo de este tipo, y la existencia de páginas de profesionales y de grupos son antecedentes importantes de lo que hoy se pretende desarrollar. Es uno de los sitios más consultados en varios países de América Latina.

El 12 de diciembre de 2002 se inauguró oficialmente la Universidad de Ciencias Informáticas (UCI). La remodelación de antiguos edificios y la construcción de otros inmuebles para la nueva ciudad estudiantil se efectuaron en solo 106 días. Esto permitió que el 23 de septiembre de 2002, la universidad abriera sus puertas al primer curso académico con 2008 estudiantes y más de 300 profesores de todo el país.

Fidel, su fundador, recomendó que la UCI fuese concebida como un centro de nuevo tipo, de alcance nacional, atípico y con tareas concretas en el proyecto de informatización de la sociedad cubana, con énfasis en la producción de software. Un centro que formaría a sus educandos desde una destacada actividad política, cultural y deportiva, mediante la interrelación de la formación-investigación-producción-extensión universitaria.

En estos 16 años la UCI ha graduado a más de 14 500 ingenieros y en la actualidad tiene una matrícula superior a los tres mil estudiantes de pregrado.

Posee 14 centros de desarrollo de software que se especializan en soluciones informáticas, desarrollo tecnológico e investigaciones asociadas. En más de 130 organismos y organizaciones del país están presentes los productos que se generan en esta institución.

Junto a la Ingeniería en Ciencias Informáticas este año comenzó la carrera de Ingeniería Bioinformática, encaminada a la formación de profesionales que trabajen con herramientas para el análisis de datos biológicos en centros de investigación del país, y el próximo año se abrirá una especialidad de posgrado en Seguridad Informática, la cual se suma a los programas de maestría sobre la calidad de software, la gestión de productos informáticos e informática avanzada.

El otro proyecto es la enciclopedia colaborativa cubana, EcuRed, sitio cubano más visitado en Internet, que recibe unas 300 mil visitas diarias desde México, España, Venezuela, Perú, Argentina, Estados Unidos, Colombia y Ecuador, además de Cuba.

Los fundadores de EcuRed se inspiraron y tomaron como base las ideas de Fidel en relación con el uso de las TIC, con el objetivo de generar conocimiento cubano y universal para de esa manera hacerlo accesible a la inmensa mayoría de los cubanos, mostrar un punto de vista desde el Sur -que pocas veces puede ser encontrado en los medios con una visión ‘occidental’ y bajo el poder que otorga el dinero- y llegar a ser una poderosa herramienta educativa y cultural con artículos que difundan el conocimiento, además de convertirse en referencia para el mundo de habla hispana.

Este proyecto surgido el 14 de diciembre de 2010 se ha edificado desde la base con una visión propia de los acontecimientos y de la historia, y muchos de los primeros artículos creados se refieren a hechos y personalidades de las comunidades cubanas, que no están registrados en ningún otro sitio en la red de redes.

Cuenta con más de 34 mil colaboradores registrados -una parte proveniente de los Joven Club de Computación y del Instituto de Información Científica y Tecnológica (IDICT), perteneciente al Ministerio de Ciencia, Tecnología y Medio Ambiente- y más de 185 mil artículos, confeccionados utilizando fuentes confiables y de probada veracidad. Posee una biblioteca virtual con más de seis mil títulos, fundamentalmente de las universidades cubanas y los textos de la educación general.

Representa una alternativa para los países de habla hispana ante el uso masivo de materiales cuyos puntos de vista en aspectos históricos, políticos y sociales suelen estar permeados por las concepciones hegemónicas, construidas a través del dominio imperialista sobre los medios de comunicación, y demuestra con hechos nuestra filosofía del uso de las nuevas tecnologías con un sentido verdaderamente democrático y descolonizador, de tal manera que permita comprender el mundo más allá de Europa y EEUU.

Las realizaciones descritas demuestran que Fidel siempre estuvo al tanto de los últimos adelantos de las tecnologías relacionadas con la información y la comunicación y las telecomunicaciones, e insistió en poner esos avances a disposición del desarrollo del país y de los sectores menos favorecidos de Cuba y del resto del mundo.

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