Organizzazione Internazionale ONU per la Migrazione

rivela studi sulla migrazione nella frontiera fra la Colombia e il Venezuela

 

L’OIM e il Ministero degli Affari Esteri della Colombia hanno pubblicato questa settimana i risultati di uno studio realizzato in diversi punti di frontiera ufficiali e non, fra la Colombia e il Venezuela, precisamente nei municipi di Cucuta, Villa del Rosario e Arauca. Lo studio, realizzato al termine del 2016 tramite la Matrice di Seguito degli Spostamenti dell’OIM (DTM in inglese), analizza gli attraversamenti di frontiera e il motivo degli spostamenti, con la finalità di offrire una visione generale delle caratteristiche dei flussi migratori attuali fra il Venezuela e la Colombia.


L’informazione dello studio è stata raggruppata dalle autorità locali, dalle istituzioni e dalla popolazione interessata. I risultati includono profilo, cause e scopo di coloro che arrivano in Colombia.

Alcuni dei principali dati che emergono sono:

· Il 67 % delle persone che hanno attraversato la frontiera e che attualmente si trovano nei tre municipi suindicati (Cúcuta, Villa del Rosario e Arauca) sono cittadini colombiani (includono persone con doppia cittadinanza), e il 33% sono cittadini venezuelani.

· Fra gli intervistati, il 69% delle persone che hanno attraversato il territorio colombiano hanno manifestato di voler ritornare al proprio paese di origine lo stesso giorno; il 23% vuole ritornare nei prossimi mesi e soltanto il 5% ha manifestato l’intenzione di rimanere in Colombia. Il 3% ha manifestato la volontà di transitare dalla Colombia verso un’altra destinazione.

· Approfondendo sul motivo del viaggio verso la Colombia, il 52% ha dichiarato di voler effettuale acquisti; il 17 % per visitare la famiglia; il 14 % per motivi di lavoro; il 5 % per turismo, il 2 % per motivi di studio, mentre il 10% per altri motivi.

· Il 14 % delle persone che dichiarano di attraversare la frontiera per motivi di lavoro hanno dichiarato che operano nel settore dei servizi (41%), commercio (24%), industria (11%), trasporto (8%), edilizia (6%), finanze (3%) e comunicazioni (2%).

Lo studio riguarda anche cittadini colombiani che ritornano nel proprio paese, così come popolazione venezuelana in 47 punti diversi, rilevando un’alta presenza di minori (49%), per cui si evince l’importanza di implementare politiche pubbliche per garantire i loro diritti, specialmente nell’ambito della salute, istruzione e protezione.

Secondo l’informazione raccolta dalla Migrazione colombiana, dal 1 maggio 2017 fino ad oggi, gran parte dei 455.094 cittadini venezuelani registrati hanno interesse transitorio in Colombia e più del 50% di loro attraversano la frontiera per fare provviste.

Christian Krüger, Direttore per la Migrazione della Colombia ha informato che le persone che attraversano la frontiera anche più volte al giorno, non lo fanno con l’intento di rimanervi ma con uno scopo o necessità di attraversamento periodico.

Fernando Calado, Direttore di Programmi dell’OIM in Colombia, ha comunicato che la frontiera ha più di 2.000 chilometri per cui è molto difficile stabilire quanti punti di attraversamento illegali esistono. Ha anche insistito nella necessità di lavorare in politiche pubbliche per prevenire la xenofobia e promuovere l’integrazione di coloro che ritornano, nel caso dei connazionali, e dell’importanza di un’integrazione solidale della popolazione migrante.

Dopo l’attuazione del progetto pilota della DTM, l’OIM sta attualmente lavorando in una seconda fase che verrà attuata fra luglio e settembre, e che prevede lo studio di frontiera fino al nord della Colombia. L’obbiettivo è di avere una visione più dettagliata della situazione e delle necessità delle persone appena arrivate al paese per provvedere alla concretizzazione di politiche pubbliche e la presa di decisioni strategiche che assicurino risposte adeguate e pronte onde proteggere e soddisfare le necessità della popolazione interessata.

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