Famose personalità appoggiano campagna per la liberazione di Lula

Famose personalità a livello internazionale sostengono oggi una campagna per la libertà dell’ex presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, da aprile prigioniero politico nella Sovrintendenza della Polizia Federale a Curitiba. L’iniziativa, promossa dall’Internazionale Guevarista, che raggruppa varie organizzazioni politiche nella regione, è diretta dai premi Nobel della Pace, Adolfo Perez Esquivel e l’Alternativo della Pace, Martin Almada, l’ex candidata presidenziale colombiana Piedad Cordoba, ed i politologi latinoamericani Stella Calloni ed Atilio Boron, tra gli altri.

Un documento intitolato “Dichiarazione di Solidarietà con il Prigioniero Politico Luiz Inacio Lula da Silva”, con centinaia di adesioni in tutto il mondo e tradotto in varie lingue, segnala che Lula è stato condannato senza prove ad oltre 12 anni di prigione per “un atto di ufficio indeterminato di corruzione”, dal giudice federale Sergio Moro.

Ha precisato che questa sentenza ha il chiaro obiettivo politico di escludere il fondatore e leader storico del Partito dei Lavoratori (PT) dalla contesa nelle urne prevista per l’ottobre prossimo in Brasile.

“Fedeli ai principi di solidarietà ed internazionalismo propri di Ernesto Che Guevara, condanniamo fermamente l’ingiusta decisione del Tribunale Superiore Elettorale (TSE) che viola i diritti civili e politici di Lula e facciamo un appello a tutte le organizzazioni internazionaliste e di sinistra a sommarsi a questa campagna”, conclude il documento.

Bisogna anche ricordare che, il 17 agosto scorso, il Comitato dei diritti umani dell’ONU ha indicato allo Stato brasiliano che Lula doveva avere garantito il pieno esercizio dei suoi diritti politici, perfino quelli inerenti alla sua candidatura presidenziale, “fino a che tutti i ricorsi in sospeso di revisione contro la sua condanna si siano completati, con un procedimento giusto”.

Tuttavia, il 1º settembre scorso, per maggioranza di voti, il TSE si è rifiutato di accettare la risoluzione ed ha declinato di registrare la candidatura presidenziale, oltre a dare un termine di 10 giorni alla coalizione “El pueblo feliz de nuevo” affinché rimpiazzasse il suo nome nelle urne elettroniche.

Davanti a questa situazione, la Dirigenza Nazionale del PT ha avvallato all’unanimità l’11 settembre la nomina di Fernando Haddad come nuovo candidato presidenziale di questa forza in sostituzione dell’ex dignitario brasiliano.

da Prensa Latina traduzione di Ida Garberi

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