Il Governo cubano valuta le misure adottate

nell’occidente del paese di fronte all’attuale situazione del clima

 

Di fronte al pericolo che rappresentano le piogge associate all’uragano  Michael per l’occidente del paese, nella notte di ieri lunedì 8, il Presidente cubano, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, con vicepresidenti, ministri e altri dirigenti  ha comunicato in una video conferenza con le più alte autorità del Partito e del Governo delle cinque province più minacciate dal ciclone e telefonicamente con quelle del Municipio Speciale Isola della Gioventù.


Durante la comunicazione si è saputo che in tutte le province sono state adottate le misure che corrispondono alla fase in cui s’incontrano. In generale è stata  spostata al sicuro la popolazione che vive in zone facili alle inondazioni, così come le risorse economiche lì esistenti.

Il generale di divisione Ramón Pardo Guerra, capo dello Stato Maggiore Nazionale della Difesa Civile, ha presentato un’attualizzazione della situazione del clima.

Da  Pinar del Río è stato precisato che erano state evacuate 300 persone per il pericolo di inondazioni, soprattutto nelle case di familiari e vicini.

Parte della provincia era senza elettricità e si contavano molti alberi caduti sui cavi, oltre a danni ai tetti delle case.

La maggiore attenzione, è stato precisato, si pone nei municipi di Sandino e di San Juan y Martínez, così come in alcune località a sud della provincia, dove si trovano le zone più vulnerabili alle inondazioni per la penetrazione del mare.

Nel  caso di Artemisa è stato precisato che sino al momento le piogge non sono state significative e i maggiori problemi si prevedono in riferimento dei gruppi elettrogeni, in funzione dell’economia, soprattutto quelli dedicati agli acquedotti e si adottano misure per minimizzare i rischi.

In particolare nelle zone di  Playa di Majana e nei paesi di  Cajío e di Guanímar,  facili alle inondazioni delle coste, sono state evacuate tutte le persone.

A L’Avana è stato specficato che nel fine settimana eranao stati raccolti 71.000 metri cubi di rifiuti solidi,  soprattutto nelle zone delle fognature e del drenaggio delle acque. Una speciale attenzione è andata alle aree del Malecón , a  Santa Fé, Centro Avana e L’Avana vecchia. Ugualmente sono state rinforzate le brigate di sostegno degli edifici e sono totalmente attivi i gruppi responsabili per questa attività.

Da Mayabeque si è saputo che la provincia era tranquilla e che 102  micro-dighe espellevano acqua, ma senza pericoli per la popolazione e anche da  Matanzas si è saputo che i bacini artificiali sono pieni al 65%.

Sono puntualizzate comunque le azioni nel caso si dovessero evacuare i circa 1700 clienti ospiti nei centri turistici.

In una conversazione telefonica con le più alte autorità del Municipio Speciale Isola della  Gioventù, si è saputo che il vento stava calando,  la situazione era sotto controllo e i danni maggiori riguardano 16 case.

Alejandro Gil Fernández, titolare d’Economia e Pianificazione, ha assicurato che sono disponibili le risorse fondamentali per rispondere a possibili danni alle case. Nel caso del combustibile, ha detto, non ci sono difficoltà per la distribuzione prevista in caso di situazioni eccezionali.

Ugualmente si distribuisce la farina, soprattutto per fare il pane.

Il presidente dell’Istituto delle Risorse Idrauliche, Antonio Rodríguez Rodríguez, ha precisato che degli 85 laghi artificiali, solo 37 stavano espellendo acqua e che comunque si mantiene un controllo costante.

Il Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri ha chiamato a mantenere tutta la vigilanza e a realizzare le misure stabilite.

«Che nessuno si distragga, ha insistito, Michael è un organismo che si è organizzato nelle ultime ore e in alcuni luoghi possiamo avere una saturazione del manto.


L’occidente del paese in fase informativa

 

Il Centro dei Pronostici dell’Istituto di Meteorologia ha informato che la tormenta tropicale Michael, ha guadagnato in organizzazione e intensità.

Alle 6 di mattina di ieri lunedì 8, era ubicata a 140 Km a sud-sud-ovest da Cabo San Antonio, in provincia di Pinar del Río e durante le prossime 12 – 24 ore continuerà il suo movimento con rotta prossima al nord, aumentando gradualmente la sua velocità di traslazione e guadagnando sempre più in organizzazione e intensità, trasformandosi in uragano prima di mezzogiorno.

È importante segnalare che le piogge associate colpiranno tutta la metà occidentale di Cuba e sanno forti e intense soprattutto in Pinar del Río, Artemisa e nel Municipio Speciale Isola della Gioventù. Si prevede che ci saranno tormente locali severe.

Dalla fine della mattina di ieri lunedì, i venti hanno avuto forza d’uragano nella penisola di Guanahacabibes. Nel resto della provincia di Pinar del Río e nel Municipio Speciale Isola della Gioventù, forza di tormenta tropicale e di depressione tropicale in Artemisa.

Potranno avvenire inondazioni costiere da moderate a forti nella costa sud, Artemisa e Pinar del Río. Nel sud di Mayabeque e nel Municipio Speciale Isola della Gioventù da leggere a moderate. Si prevede che la combinazione delle precipitazioni con l’effetto del mare incrementi il rischio d’inondazioni nelle zone basse.

Considerando la rapida evoluzione di questo sistema, la sua vicinanza al nostro paese e la situazione idrologica dei territori minacciati, si stabilisce la Fase Informativa per le province di Pinar del Río, Artemisa, La Habana, Mayabeque e Matanzas, e per il Municipio Speciale Isola della Gioventù.

Gli organi di direzione, gli organismo statali, le entità economiche, le istituzioni sociali e le forme di gestione non statale di questi territori devono realizzare le misure previste nei loro rispettivi piani di riduzione del rischio di disastri, in corrispondenza con la loro situazione particolare.

Le autorità delle province di Cienfuegos, Sancti Espíritus e Villa Clara, devono incrementare la vigilanza idro- meteorologica e sul comportamento delle precipitazioni nei loro territori.

La popolazione deve mantenersi attenta alle informazioni del Centro dei Pronostici dell’Istituto di Meteorologia, agli orientamenti dello Stato Maggiore Nazionale della Difesa Civile e seguire disciplinatamente le misure di protezione che indicano le autorità locali.

(Stato Maggiore della Difesa Civile)

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