Cubainformacion: UNESCO … censurato!


Federico Mayor Zaragoza: la stampa spagnola ha censurato la sua opinione su Cuba?

 

L’ex direttore generale dell’UNESCO Federico Mayor Zaragoza è una figura rispettata e di grande prestigio. E le sue dichiarazioni hanno, di solito, una certa risonanza nei media spagnoli. Ma è sempre così?

Vediamo. Qualche giorno fa, chi oggi presiede la Fondazione Cultura della Pace scriveva un articolo di opinione dal titolo “Contro il blocco a Cuba”. Pensate che i grandi giornali spagnoli l’abbiano pubblicato?

Ovviamente no: solo lo leggiamo sul giornale digitale Público e su alcuni siti web alternativi.

Va chiarito che Mayor Zaragoza non si è mai dichiarato marxista. Dopo il regime di Franco, fu ministro in uno dei governi del partito Unione del Centro Democratico. Successivamente non ha nascosto le sue simpatie socialdemocratiche.

Ma il suo testo dice verità scomode per il discorso mediatico egemonico. Ad esempio, parla dell’ “impatto che hanno le misure del blocco” su una “piccola isola, senza ottenere (…) che si sottometta al potente”. Gli USA – aggiunge – “non hanno ottenuto che Cuba si pieghi davanti al potere onnipotente che l’ha sottoposta ad infinite tensioni. Quella Cuba dei bambini scolarizzati e dello sviluppo sanitario che le consente esportare maestri e medici è ancora in piedi”.

Troppo per essere pubblicato su una stampa spagnola che, oggi, continua a negare o minimizza l’impatto di detto blocco all’isola.

Una stampa che, inoltre, riceve anche l’aperta critica dell’ex direttore generale dell’UNESCO: “resisto a guardare sempre -afferma- nella direzione che segnano i grandi poteri mediatici della Terra. Mi piace fare esattamente il contrario”.

La sentenza nei consigli di redazione di El País, El Mundo o ABC fu chiara: un altro articolo su Cuba che è censurato.


Federico Mayor Zaragoza: ¿censuró la prensa española su opinión sobre Cuba?

El exdirector general de la UNESCO Federico Mayor Zaragoza es una figura respetada y de gran prestigio. Y sus declaraciones tienen, habitualmente, cierta resonancia en los medios españoles. Pero ¿siempre es así?

Veamos. Hace unos días, quien hoy preside la Fundación Cultura de Paz escribía un artículo de opinión titulado “Contra el bloqueo a Cuba”. ¿Creen que los grandes diarios españoles lo publicaron?

Evidentemente no: solo lo leímos en el diario digital Público y en algunas webs alternativas.

Hay que aclarar que Mayor Zaragoza jamás se ha declarado marxista. Tras el franquismo, fue ministro en uno de los gobiernos del partido Unión de Centro Democrático. Posteriormente no ha ocultado sus simpatías socialdemócratas.

Pero su texto dice verdades incómodas para el discurso mediático hegemónico. Por ejemplo, habla del “impacto que tienen las medidas de bloqueo” a una “pequeña isla, sin lograr (…) que se someta al poderoso”. EEUU –añade- “no ha conseguido que Cuba se hinque ante el poder omnímodo que la ha sometido a inacabables tensiones. Esa Cuba de los niños escolarizados y del desarrollo sanitario que le permite exportar maestros y médicos sigue en pie”.

Demasiado para ser publicado en una prensa española que, hoy, sigue negando o minimiza el impacto de dicho bloqueo a la Isla.

Una prensa que, además, también recibe la crítica abierta del exdirector general de la UNESCO: “me resisto a mirar siempre –afirma- en la dirección que marcan los grandes poderes mediáticos de la Tierra. Me gusta hacer precisamente lo contrario”.

La sentencia en los consejos de redacción de El País, El Mundo o ABC fue clara: otro artículo sobre Cuba que queda censurado.

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