Il potere del Governo Invisibile

G. Molina http://www.granma.cu

John-F-KennedyQuesto 22 novembre si compiono 51 anni dall’assassinio di John F. Kennedy.

Sono trascorsi già i 50 anni che, unilateralmente, la CIA si è data per declassificare le informazioni richieste dal Comitato Ristretto del Congresso (HSCA), quando investigando sull’assassinio arrivò alla conclusione che vi fu più di un assassino.


Anche se questo risultato convertiva il crimine in una temibile cospirazione, sentii l’allora vice direttore della CIA, Frank Carlucci, rifiutarsi durante l’ultimo periodo si sessioni del comitato, 11 dicembre 1978, “a permettere l’accesso a una serie di  documenti segreti, perché provengono da fonti altamente sensibili che devono essere protette”.

Data le prove trovate, si sollecitò, dall’ HSCA, di continuare a indagare. Ma Carlucci ha detto che si “è dato accesso al Comitato a molti segreti sapendo che (i segreti) saranno conservati mentre la storia completa  non può essere raccontata”.

Niente meno di 36 anni dopo, la CIA rimane incrollabile nell’inquietante segreto che nasconde il crimine di Dallas, anche se questa inchiesta ufficiale del Congresso rivelò l’impossibilità che Lee Harvey Oswald, il presunto autore dell’omicidio, avesse sparato egli solo le quattro pallottole che si ammette furono sparate in meno di cinque secondi. Molti altre prove hanno richiamato l’attenzione.

Ma alcuni degli implicati materiali ed intellettuali, sono ancora in vita e aggrappati al Complesso Militare Industriale e Congressionale, vale a dire, il cosiddetto Governo Invisibile.

dsmoralesDavid Sánchez Morales, l’Indio, l’assassino preferito della CIA, è per sua stessa ammissione uno dei principali implicati. Fu reclutato per l’intelligence dell’esercito nel battaglione 82 aerotrasportato, nel 1946, in Germania, alla fine della seconda guerra mondiale. Poi entrò nella CIA, fondata dal presidente Harry Truman per lo più per agire contro i governi non affini, in seguito alla morte improvvisa del presidente USA Franklin Delano Roosevelt, nell’aprile 1945.

Morales lavorò, nel 1955, presso l’ambasciata a Caracas e venne a quella del Malecon dell’Avana nel 1958.

Molti lo temevano, secondo l’investigatore dell’HSCA Gaetano Fonzi, perché era grande e muscoloso, violento e aggressivo.

Morales beveva smodatamente e l’alcol gli scioglieva la lingua per raccontare nei dettagli del complotto per il rovesciamento di Jacobo Arbenz in Guatemala, persino gli uomini rana che intendevano usare in Guantanamo Bay per far esplodere alcuni delle loro installazioni e provocare l’intervento delle forze armate USA a Cuba.

Morales fu nominato responsabile delle operazioni della CIA contro Cuba. Le sue attività principali erano addestrare i reclutati per azioni terroristiche. Durante l’indagine del giornalista Gaetano Fonzi per il comitato della Camera, le prove hanno portato a sospettare che Morales avrebbe potuto essere la persona di aspetto latino che alcuni testimoni hanno detto di aver visto nella finestra del sesto piano del magazzino di libri in Dallas, da dove si dice sparò Oswald.

Ci sono forti indicazioni che Sánchez Morales e un altro tiratore agirono dal magazzino dei libri scolastici. Morales fu citato per testimoniare davanti al Comitato d’investigazione, ma prima che potesse farlo morì per un “attacco di cuore”. Era entrato in ospedale l’8 maggio 1978.

Ci sono state molte morti misteriose di persone coinvolte in un modo o nell’altro; le indagini dell’ HSCA scatenò un altro periodo di disgrazie. Una fu quella di John Rosselli, il mafioso che doveva essere una delle prime persone a testimoniare al Comitato. Nel luglio 1976 il suo corpo fu trovato in un barile, al largo delle coste di Miami; Sam Giancana fu crivellato di colpi nella sua residenza; William Pawley, proprietario con Carlos Prio a Cuba di Autobuses Modernos SA, fu citato nel 1977 e si suicidò.

Gli agenti CIA Rip Robertson, Carl Jenkins e Tony Sforza morirono anch’essi senza poter testimoniare davanti all’HSCA.

Le critiche e le domande non sono cessate nonostante gli sforzi della CIA per occultarlo, con la benedizione del Governo Invisibile, quello che ha ripreso le redini dopo la repentina morte di Roosevelt, nel 1945, con una breve e controverso lasso di pochi anni bruscamente sepolti.

El poder del Gobierno Invisible

G.Molina http://www.granma.cu

Este 22 de noviembre se cumplen 51 años del asesinato de John F. Kennedy.

Han transcurrido ya los 50 años del plazo que unilateralmente se dio la CIA para desclasificar la información exigida por el Comité Selecto del Congreso (HSCA), cuando al investigar el magnicidio llegó a la conclusión de que hubo más de un asesino.

A pesar de que ese resultado convertía el crimen en una temible conspiración, escuché al entonces subdirector de la CIA, Frank Carlucci, negarse en el último periodo de sesiones del comité, el 11 de diciembre de 1978, “a permitir el acceso a una serie de documentos secretos, pues vienen de fuentes altamente sensitivas que deben ser protegidas”.

Ante las evidencias halladas, se conminó por el HSCA a continuar investigando. Pero Carlucci dijo que se “ha dado acceso al Comité a muchos secretos sabiendo que (los secretos) serán conservados mientras la historia completa no pueda ser dicha”.

Nada menos que 36 años después, la CIA sigue inconmovible en el ominoso secreto que oculta el crimen de Dallas, aunque esa investigación oficial del Congreso reveló la imposibilidad de que Lee Harvey Oswald, el supuesto autor del asesinato, hubiese tirado él solo las cuatro balas que se admite fueron disparadas en menos de cinco segundos. Otras muchas evidencias han reclamado atención.

Pero algunos de los implicados materiales e intelectuales, aún están vivos y aferrados al Complejo Militar Industrial y Congresional, es decir, al llamado Gobierno Invisible.

David Sánchez Morales, el Indio, el asesino preferido de la CIA, es según propia confesión uno de los principales implicados. Fue reclutado para la inteligencia del ejército en el batallón 82 aerotransportado en 1946, en Alemania, al final de la Segunda Guerra Mundial. Luego ingresó en la CIA, fundada por el presidente Harry Truman mayormente para operar contra gobiernos no afines, tras la súbita muerte del presidente estadounidense Franklin Delano Roosevelt en abril de 1945.

Morales trabajó en 1955 en la embajada de Caracas y vino a la del malecón de La Habana en 1958.

Muchos le temían, según el investigador del HSCA Gaetano Fonzi, pues era grande y musculoso, violento y agresivo.

Morales bebía sin freno y el alcohol le soltaba la lengua para contar desde detalles del complot para el derrocamiento de Jacobo Árbenz en Guatemala, hasta los hombres rana que pensaba utilizar en la bahía de Guantánamo para volar al­gunas de sus instalaciones y provocar la intervención de las fuerzas armadas de Estados Unidos en Cuba.

Morales fue designado jefe de operaciones de la CIA contra Cuba. Sus actividades centrales eran entrenar a los reclutados en acciones terroristas. Durante la investigación del periodista Gaetano Fonzi para el comité de la Cámara, las evidencias llevaron a sospechar que Morales podría haber sido la persona de aspecto latino que algunos testigos dijeron haber visto en la ventana del sexto piso del edificio de almacén de libros en Dallas, desde donde se dice que disparó Oswald.

Existen fuertes indicaciones de que Sánchez Morales y otro tirador actuaron desde el almacén de libros escolares. Morales fue citado para declarar ante el Comité de investigaciones pero antes de que pudiese hacerlo murió, de un “ataque al co­razón”. Había ingresado en el hospital el 8 de mayo de 1978.

Hubo muchas misteriosas muertes de personas involucradas de un modo u otro; la investigación del HSCA provocó otra racha. Una fue la de John Rosselli, el mafioso que iba a ser una de las primeras personas en declarar al Comité. En julio de 1976 su cuerpo fue hallado dentro de un barril, en aguas de Miami; Sam Giancana fue acribillado a balazos en su residencia; William Pawley, dueño con Carlos Prío en Cuba de Autobuses Modernos S.A., fue citado en 1977 y se suicidó.

Los agentes de la CIA Rip Robertson, Carl Jenkins y Tony Sforza también murieron sin poder declarar ante la HSCA.

Las críticas y cuestionamientos no han cesado a pesar del esfuerzo de la CIA por ocultarlo con la bendición del Gobierno Invisible, ese que retomó las riendas desde la repentina muerte de Roosevelt en 1945, con un breve y controvertido lapso de pocos años abruptamente sepultados.

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