Un ponte dalla Sierra Leone a Victorville

scambio di messaggi tra Gerardo e medico cubano

http://www.cubadebate.cu Marlene Caboverde Caballer giornalista cubana, lavora a Radio Jaruco, ed è una delle fondatrici del Comitato “Ali della libertà” di quella radio, per la libertà dei 5

ebolaQuando ho saputo che il medico di Jaruco, Rotceh Rios Molina, faceva parte della Brigata Internazionale Henry Reeve che affronta l’epidemia di Ebola in Sierra Leone sono stata sicura di due cose: in primo luogo, l’orgoglio che significa per questo paese che uno dei suoi figli sia inserito in quell’opera di amore infinito, e la seconda, che si tratta di un altro eroe della Patria e come tale era sicuro che tra lui e Gerardo Hernandez, uno dei Cinque, sorgesse e si consolidasse una grande amicizia.

ponte

Così si è proposto per prima a Rotceh, che accettò con piacere, e dopo a colei che definisco una specie di angelo e ponte, ad Alicia Jrapko del Comitato Internazionale per i Cinque negli Stati Uniti, che mantiene costante corrispondenza con il nostro Gerardo e inoltre gli fa visita regolarmente nel carcere di Victorville, in California, con il marito, il fotografo e attivista Bill Hacwell.

Alicia si entusiasmò all’idea, che attraverso lei comincia a dar frutti in quanto nella mattina di lunedì 24 novembre ha ricevuto il primo messaggio di Gerardo al medico jaruqueño.

Il medico di Jaruco, Rotceh Rios Molina ha solo 29 anni, è Specialista in Medicina Interna e ha lavorato sino alla partenza all’Ospedale Militare Centrale Dr. Luis Díaz Soto de La Habana, meglio conosciuto come Naval.

Spero che questo legame serva a rafforzare i 165 collaboratori cubani che sfidano la morte, ogni secondo, in Sierra Leone e i restanti che lavorano in altri paesi dell’Africa occidentale, in cui è terribile la rilevanza del virus Ebola.

Prima di condividere le parole di Gerardo, voglio sottolineare che i medici cubani in Sierra Leone sono in attesa dell’evoluzione sanitaria di Felix Baez che ha contratto il virus Ebola e che ora riceve trattamento a Ginevra.

Gerardo: La nostra ammirazione per i cubani che lottano contro l’Ebola

 

gerardoMessaggio di Gerardo Hernandez Nordelo, uno dei Cinque, al dottor de Jaruco, Rotceh Rios Molina, Specialista in Medicina Interna e membro della Brigata Internazionale Henry Reeve che affronta l’epidemia del virus Ebola in Sierra Leone.

24 novembre 2014

Caro fratello Rotceh:

Ho letto la nota che hai scritto a Marlene. Ti ringrazio per le tue parole, e sono lieto di avere l’opportunità di inviarti un saluto. Da quando è stata annunciata la notizia della partenza delle brigate mediche cubane per l’Africa occidentale per combattere l’epidemia di Ebola, abbiamo cercato di tenerci informati circa lo straordinario lavoro che i nostri compatrioti stanno realizzando.

In questi giorni prestiamo particolare attenzione allo stato di salute del Dr. Felix Baez la cui evoluzione, fortunatamente, sembra essere soddisfacente. Non credo che si possa avere una via più diretta, quindi approfitto di queste queste righe per cercare di far arrivare a Félix i nostri migliori auguri per la sua rapida e completa guarigione.

In non poche occasioni, in questi anni, ai Cinque hanno chiesto in che cosa ci ispiriamo per resistere tanto tempo d’ingiusta carcerazione, così lontano da Cuba e dalle nostre famiglie. Anche prima di presentarsi l’attuale crisi dell’Ebola, sempre menzionavamo l’atteggiamento dei medici e degli altri internazionalisti cubani come un’importante fonte d’incoraggiamento, di orgoglio e d’ispirazione per noi.

Ora, con questa straordinaria lezione di eroismo che voi state dando al mondo, ci sentiamo ancora più orgogliosi, e non ci sono le parole per esprimere quanto ci rafforzino con il loro esempio. Voi siete oggi i nostri eroi! A tutti le compagne/i che compongono le brigate mediche cubane in Africa occidentale, esprimiamo la nostra immensa ammirazione, e gli chiediamo di fare molta attenzione. So che un giorno, dopo che voi avrete vinto questa battaglia per il bene dell’umanità, e quando per i Cinque si sia fatta giustizia, ci sarà la possibilità di abbracciarci in Patria.

Successo, fratelli!

Hasta la victoria siempre!

Gerardo Hernandez
Victorville Federal Prison
California. 21 novembre 2014.

Rotceh: Con il tuo esempio saremo capaci di compiere questa missione

 

dottorRisposta del Dr. Rotceh Ríos Molina a Gerardo Hernández Nordelo

25 novembre 2014

Cara Marle: molte ma molte grazie, l’esempio di quel gigante della Rivoluzione cubana e le sue parole ci danno incoraggiamento per continuare concentrati nella missione di salvare e migliorare la vita da questi luoghi remoti che tanto sono stati colpiti dai più grandi flagelli come sono la fame, l’immensa povertà, l’analfabetismo, lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo e la guerra. E osservando in modo costante le malattie, dalla più semplice e ordinaria fino a quella, che oggi, ci tiene qui lontano dalle nostre case.

Con il suo esempio saremo in grado non solo di giungere a realizzare questa missione, ma essere sempre pronti a fare tutto il necessario per dare il nostro passo in avanti. Vorrei che, se possibile, a lui anche gli arrivasse la mia risposta che rilevo che non è solo mia, ma di tutti quelli che come me ci emozioniamo a leggere le sue righe, anche gridando slogan rivoluzionari. Diamo per scontato il nostro ritorno trionfale in Patria.

In modo rivoluzionario Dr. Rotceh Rios Molina Specialista in Medicina Interna


Un puente desde Sierra Leona hasta Victorville: Intercambian mensajes Gerardo y médico cubano

Por Marlene Caboverde Caballero*

Cuando supe que el médico de Jaruco, Rotceh Ríos Molina formaba parte de la Brigada Internacional Henry Reeve que enfrenta la epidemia de Ébola en Sierra Leona tuve la certeza de dos cosas: la primera, el orgullo que significa para este pueblo que uno de sus hijos esté insertado en esa obra de infinito amor, y lo segundo, que se trata de un héroe más de la Patria y como tal era preciso que entre él y Gerardo Hernández, uno de los Cinco surgiera y se consolidara una gran amistad.

Así se lo propuse primero a Rotceh, quien aceptó gustoso, y después, a mi suerte de ángel y puente, Alicia Jrapko del Comité Internacional a favor de los Cinco en Estados Unidos, quien mantiene permanente correspondencia con nuestro Gerardo y además lo visita periódicamente en la prisión de Victorville, en California, junto a su esposo, el fotógrafo y activista Bill Hacwell.

Alicia se entusiasmó con la idea, que gracias a ella comienza a dar frutos pues en la mañana de este lunes 24 de noviembre recibí el primer mensaje de Gerardo al médico jaruqueño.

El médico de Jaruco Rotceh Ríos Molina tiene solamente 29 años de edad, es Especialista en Medicina Interna y trabajaba al partir en el Hospital Militar Central Dr. Luis Díaz Soto de La Habana, más conocido como Naval.

Espero que este enlace sirva para fortalecer a los 165 colaboradores cubanos que retan a la muerte segundo a segundo en Sierra Leona y a los restantes que laboran en otros países de África Occidental donde es terrible el alcance del virus del Ébola.

Antes de compartir las palabras de Gerardo, quiero enfatizar que los galenos cubanos en Sierra Leona están pendientes de la evolución de Félix Báez, médico que contrajo el virus del Ébola y que ahora recibe tratamiento en Ginebra.

Gerardo: Nuestra admiración para los cubanos que luchan contra el Ébola

Mensaje de Gerardo Hernández Nordelo, uno de los Cinco, al doctor de Jaruco Rotceh Ríos Molina, Especialista en Medicina Interna y miembro de la Brigada Internacional Henry Reeve que enfrenta la epidemia del virus del Ébola en Sierra Leona.

24 de noviembre de 2014

Querido hermano Rotceh:

Pude leer la nota que le escribiste a Marlene. Te agradezco tus palabras, y me alegra mucho tener esta oportunidad de enviarte un saludo. Desde que se dio a conocer la noticia de la partida de brigadas medicas cubanas hacia África Occidental para combatir la epidemia de Ébola, hemos tratado de mantenernos informados sobre la extraordinaria labor que nuestros compatriotas han estado realizando.

Por estos días prestamos especial atención al estado de salud del doctor Félix Báez, cuya evolución, afortunadamente, parece ser satisfactoria. No creo que pueda contar con una vía más directa, así que aprovecho estas líneas para tratar de hacer llegar a Félix nuestros mejores deseos por su pronta y total recuperación.

En no pocas oportunidades, a lo largo de estos anos, a Los Cinco nos han preguntado en que nos inspiramos para resistir tanto tiempo de injusta prisión, tan lejos de Cuba y de nuestros familiares. Aun antes de presentarse la actual crisis con el Ébola, siempre mencionábamos la actitud los médicos y demás internacionalistas cubanos como fuente importante de aliento, de orgullo, y de inspiración para nosotros.

Ahora, con esa lección extraordinaria de heroísmo que ustedes están dando al mundo, nos sentimos aun más orgullosos, y no alcanzarían las palabras para expresarles cuanto nos fortalecen con su ejemplo. Ustedes son hoy nuestros héroes! A todas las compañeras y compañeros que integran las brigadas medicas cubanas en África Occidental, les expresamos nuestra inmensa admiración, y les pedimos que se cuiden mucho. Se que algún día, cuando ustedes hayan ganado esa batalla por el bien de la humanidad, y cuando para Los Cinco se haya hecho justicia, tendremos la oportunidad de abrazarnos en la patria.

Éxitos, hermanos!

Hasta La Victoria Siempre!

Gerardo Hernández Nordelo
Prisión Federal de Victorville
California. Noviembre 21, 2014.

Rotceh: Con tu ejemplo seremos capaces de cumplir esta misión

Respuesta del doctor  Rotceh Ríos Molina a Gerardo Hernández Nordelo

25 de noviembre de 2014

Querida Marle: muchas pero que muchas gracias, el ejemplo de ese gigante de la Revolución cubana y sus palabras nos dan aliento para seguir enfocados en la misión de salvar y mejorar vidas por estos remotos parajes que tan azotados han sido por los más grandes flagelos como son el hambre, la inmensa pobreza, el analfabetismo, la explotación del hombre por el hombre y la guerra. Y acechando de forma constante las enfermedades, desde las más sencillas y corrientes hasta la que hoy nos tiene aquí lejos de nuestros hogares.

Con su ejemplo seremos capaces no solo de llegar a cumplir esta, sino de estar siempre firmes para lo que sea necesario dar nuestro paso al frente. Quisiera que, de ser posible, a él también le llegara mi respuesta que hago constar que no es solo mía sino de todos los que como yo hoy nos emocionamos al leer sus líneas, incluso, gritando consignas revolucionarias. Dimos por hecho nuestro regreso triunfante a la Patria.

Revolucionariamente Dr.Rotceh Rios Molina Especialista en Medicina Interna

*Periodista cubana, trabaja en la emisora Radio Jaruco, y es una de las fundadoras del Comité “Alas de Libertad” de esa emisora, por la Libertad de los 5.

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