60 anni in Rivoluzione: salute per tutti

Dianet Doimeadios Guerrero, Edilberto Carmona Tamayo, María Del Carmen Amaro Cano www.cubadebate.cu

Questa è una cronologia di amore. Chi in essa veda solo dati e fatti dovrà soffermarsi sull’impegno e sui sacrifici che hanno salvato un popolo per sei lunghi decenni. Sarà impossibile raccontare questa storia in un colpo solo e non contrarre debiti, ha troppi risultati da mostrare.

L’opera della salute pubblica in Rivoluzione è infinita, poiché ogni processo ha sfumature di luce e chiaroscuri, contraddizioni che rendono più fecondo il suo perfezionamento, perché negare il suo progresso è sciocco.

Dal 1 gennaio 1959, sfrattare la malattia umana dalle case cubane fu una priorità per il governo rivoluzionario, che trovò sul libro contabile dello Stato un budget di soli 22 milioni e 670965 pesos per finanziare la salute della popolazione.

“… e nel 1965 si elevò a 140510000 pesos. Questo aumento è quasi sette volte. Il pro capite in salute pubblica nel 1958 era 3,26 pesos e nel 1965 raggiunse la cifra di 17,84 pesos: Quando si parla di pro capite di 3,26 pesos nel 1958, si include ciò che rubarono”, ricordò il Comandante in Capo il 26 febbraio 1966, durante la chiusura dell’XI Congresso Medico e VII Stomatologico Nazionale.

Prima del trionfo della Rivoluzione, a Cuba c’erano 6250 medici, uno ogni 960 abitanti. Più del 63,2% risiedeva all’Avana, dove gli ospedali pubblici, cliniche e centri sanitari privati ​​erano accessibili solo a chi poteva pagare e non a tutti coloro che ne avevano bisogno. Nelle montagne della Sierra, l’assistenza medica appena arrivava. A Cuba non esisteva la medicina rurale.

Nei primi mesi del 1959, non pochi medici, -circa il 20% dei laureati- emigrarono, principalmente, negli USA. Il problema della salute del popolo si acuiva. Ma una strategia integrale avrebbe cambiato le statistiche ed il concetto di medicina nella nazione. Fidel Castro farebbe “fino all’impossibile” per realizzare l’Apostolo quando disse: “Nel prevedere è tutta l’arte di salvare”.

Avviciniamoci ad alcune figure ed eventi, che nelle date importanti del calendario nazionale vengono di solito menzionate, almeno ci daranno un’idea della crescita del settore della salute in 60 anni di Rivoluzione.

Decade ’60

Nel febbraio 1959 si crea il Dipartimento di Assistenza Tecnica Materiale e Culturale ai Contadini dell’Esercito Ribelle, guidato dal Che. Tra le sue funzioni si includono l’attenzione alla salute della popolazione rurale.

Col Decreto 709 del 23 marzo 1959 si stabilisce la riduzione del prezzo dei farmaci, pari al 15% per quelli di produzione nazionale e 20% per quelli stranieri, e la nazionalizzazione dei laboratori privati ​​farmaceutici.

In luglio si cambia il nome della Segreteria della Sanità e Benessere con Ministero della Salubrità ed Assistenza Ospedaliera.

Nel gennaio 1960, si cambia il nome del Ministero della Salubrità ed Assistenza Ospedaliera in quello di Ministero della Salute Pubblica.

Si detta la Legge 723 creando il Servizio Medico Sociale Rurale.

Nel giugno 1960 viene stabilita la gratuità dei servizi medici.

Primo aiuto medico di Cuba ad un altro paese per assistere le vittime di un terremoto in Cile.

Nel 1961 fu approvata la legge 919 del Servizio Dentale Rurale.

In agosto si decreta la Legge N 959, aggiudicando al Ministero della Salute Pubblica il rettorato di tutte le attività sanitarie nel paese, comprese le unità private e mutue.

Si creano i Posti Sanitari Rurali.

Sorgono i collaboratori Volontari del Servizio Nazionale di Sradicamento della Malaria (SNEP), i responsabili della salute dei CDR, le Brigate Sanitarie della FMC, gli Agenti Comunali (assistenti sociali), del Ministero del Benessere sociale durante il periodo di vigenza di questo organismo.

Nel 1962 si fonda la prima Casa di Maternità: Centro di Maternità per Mamme in Attesa o Centro Pilota per l’Attenzione Pre-materna, “Casa Bonita” di Camagüey.

Decreto Ministeriale integra le unità private e mutue nella Società Mutualistica Società nell’ambito del Ministero della Salute Pubblica, ma conservava la sua autonomia.

Riforma della formazione universitaria, in particolare nel campo della Medicina e Stomatologia, si inizia la formazione di massa di questi professionisti, infermieri e altri tecnici (nella capitale e poi in tutte le province) inizia.

Si fondano le Scuole di Ausiliari Infermieristici per rispondere alle esigenze di nuovi ospedali, compresi quelli rurali.

Nel 1963 si inizia la vocazione internazionalista dei medici, infermieri e tecnici sanitari cubani, parte la prima brigata in Algeria.

Sorge il Policlinico Integrale nel 1964, già c’erano unità con il nome policlinico, ma si limitavano a fornire visite ambulatoriali. Al nuovo policlinico viene assegnata una popolazione di 45 mila abitanti ed un’area di 9 chilometri quadrati.

Nel 1965 si rinuncia all’esercizio privato della professione.

Decade ’70

Nel settembre 1970, l’ultima unità di assistenza della Società Mutualistica, lo storico Centro Benefico Giuridico dei Lavoratori di Cuba, integra il Sistema Nazionale Unico di Salute.

Nel 1973 si costituisce il Sindacato Nazionale dei Lavoratori della Salute.

Si avviano i programmi per la protezione integrale di gruppi di popolazione, in cui la partecipazione attiva della comunità organizzata (CDR, FMC, ANAP), sia nell’igiene ambientale, campagne di vaccinazione e di educazione alla salute, determinò stretti legami con il settore sanitario.

Dieci anni più tardi, nel 1974, si realizza una valutazione del Policlinico Integrale: manteneva una certa integrità nel suo complesso, ma le azioni si sviluppavano in maniera compartimentata, predominavano le azioni curative. Non si lavorava come una squadra. C’era instabilità del personale professionale. Si realizzavano eccessive remissioni di pazienti a livello secondario e c’era un’influenza negativa della formazione medica in ambito ospedaliero.

Si effettua la prova sperimentale del Policlinico Comunitario in Alamar, che ora porta il nome del direttore che ha guidato l’esperimento, dottor Mario Escalona Reguera.

Per il pieno esercizio dell’azione di Sanità Pubblica sorgono:

Decade ’80

Le lezioni derivate dalla terribile epidemia di dengue emorragico nel 1981, che ucciso 151 persone, tra cui 101 bambini, costituirono il sub strato per il rinnovo dei Servizi di Terapia Intensiva per adulti e bambini in tutte le province.

Costituzione del Distaccamento Studentesco di Scienze Mediche “Carlos J. Finlay”

 “Vi proponiamo che usciate formati come medici di altissima qualità: qualità scientifica, qualità politica, qualità morale, qualità umana …”.

Fidel Castro Ruz, 12 marzo 1982

Il 14 novembre 1983, Cuba aveva già raggiunto i principali obiettivi proposti nella strategia “Salute per Tutti nell’anno 2000”, promossa dalla Conferenza di Alma Ata nel 1978.

Il 4 dicembre, Fidel ha espresso pubblicamente il progetto di formazione dello Specialista in Medicina Generale:

“E quando parliamo, per esempio, di una nuova specialità come Medicina Generale, cosa significa? Che finora medico generale è stato quello che è stato 6 anni e poi non ha più sviluppato studi sistematici o avviato una specialità e non l’ ha completata e poi è un medico generale. Bene, nossignore, trasformeremo la Medicina Generale in una specialità … “

IL 4 gennaio 1984 si cominciò a mettere in pratica l’esperienza, con 10 medici e un numero uguale di infermieri nel Policlinico Lawton, Avana. Anche nel Policlinico “Piazza della Rivoluzione” dove i primi 19 specialisti in Medicina Generale Integrale, avevano un programma specificamente progettato per la loro formazione nella comunità.

Nel 1985, sorge la Medicina Generale Integrale come specialità.

A partire dal marzo 1985, si implementa l’ingresso domiciliario, le visite domiciliarie che incominciavano nel pomeriggio, conosciute come “deslizantes”, destinate a servire la popolazione lavoratrice; circoli di nonni, adolescenti e donne incinte.

“C’è un altro campo in cui intendiamo dare un forte impulso nel prossimo futuro, è il campo dello sviluppo della chirurgia cardiovascolare. Necessitano alcune risorse (…) abbiamo ancora molti casi di cittadini che devono recarsi in altri paesi per sottoporsi ad un intervento cardiovascolare”.

Fidel Castro nel V Congresso SNTS, 9 dicembre 1981

Nel 1986 si creano i cardiocentri ed altre istituzioni con una proiezione più ampia nell’area delle moderne tecniche mediche: Centro d’Ingegneria Genetica e Biotecnologia.

Nel 1987 si crea il Programma di Assistenza Integrale alla Famiglia (PAIF).

Il 7 settembre 1987 si fonda il Centro di Analisi Immunologica.

Nell’agosto del 1988, si raggiunge la copertura di oltre 4 milioni di cubani nell’ambito del Programma di Lavoro del Medico ed Infermiera della Famiglia.

Decade ’90

La crisi economica si ripercuote sul sistema sanitario.

La replica del modello di medico ed infermiera di famiglia a livello nazionale non raggiunse il risultato ottenuto a livello di laboratorio, a causa della mancanza di capacità di adattamento del sistema sanitario ai cambiamenti necessari.

Dal 1992 al 1993 s’incrementò l’accesso alle facoltà di Medicina e Laurea in Infermieristica, raggiungendo i massimi storici nel numero dei loro laureati.

Inizia la realizzazione dei Seminari internazionali di Attenzione Sanitaria Primaria.

“La cosa più umana che possa fare la società è prendersi cura degli anziani … tutte le conoscenze che si accumulano, saranno trasmesse a tutti gli altri ospedali del paese, i corsi che verranno impartiti potranno essere dati ai medici in tutto il paese, in modo che in brevissimo tempo, la sala conferenze del CITED darà corsi sulla Terza Età ai professionisti di tutti gli ospedali del paese, che creeranno anche i loro servizi”.

Fidel Castro Ruz, 7 maggio 1992

Il 7 maggio 1992 si fonda il Centro Ibero-Latino Americano per la Terza Età (CITED), attualmente chiamato Centro di Ricerca su “Longevità, Invecchiamento e Salute”.

Si crea il Centro Nazionale di Biopreparati (BIOCEN).

Sorge come un progetto del Centro Nazionale d’Informazione di Scienze mediche (CNICM), la Rete di Salute di Cuba, infoMED.

Nel 1993, l’Istituto di Medicina Tropicale Pedro Kouri (IPK) si trasferisce in nuove strutture molto più grandi e moderne.

Nella seconda metà degli anni ’90 si crearono i principali policlinici di emergenza (PPU).

Si creò il sistema integrato di emergenze mediche (SIUM).

Si perfezionarono gli strumenti di lavoro per il livello primario.

Si sviluppò e perfezionò, ogni anno, la Cartella Metodologica in cui sono contenuti i principali processi che si svolgono a livello primario.

Si creò il Centro per lo Sviluppo della Farmacoepidemiologia.

Si rafforzò la Rete Nazionale di Farmacovigilanza.

Si sviluppò e rafforzò il sistema di vigilanza sanitaria a livello primario e nel sistema sanitario.

Nel giugno 1994 si realizza il I Congresso Nazionale di Medicina di Famiglia e sorge la Società Cubana di Medicina Famigliare.

Nel 1995, il primo Centro Nazionale di Dibattito sulla Medicina Famigliare con la presenza di circa 300 delegati provenienti da tutto il paese, organizzato dalla UJC, che favorì lo scambio tra professionisti per perfezionare questo modello e ha dato come risultato una serie di problemi e proposte di soluzioni emanate, per la prima volta, dagli stessi professionisti che lo sviluppavano in tutto il paese.

Creazione del Programma Integrale si Salute (PIS) nel 1998, in seguito al flagello dell’uragano Mitch in America Centrale.

Nel 1998 si realizza il ​​II Congresso Nazionale, l’I Congresso Internazionale di Medicina Famigliare ed il I Congresso della Confederazione Internazionale dei Medici di Famiglia (CIMF) nella regione centroamericana e caraibica.

Cuba assume la presidenza del CIMF nella regione dell’America centrale e dei Caraibi. Si pose in pratica la cartella portfolio docente per l’APS in collaborazione con l’ISCM-Avana, si progettò l’informatizzazione delle biblioteche policliniche e si pubblicarono i Temi di Medicina Generale Integrale.

Il 15 novembre 1999 si crea il progetto della Scuola Latinoamericana di Medicina (ELAM).

Presenza dei medici di famiglia nei progetti cubani di cooperazione medica internazionale.

Progetto Rivoluzione, dal 2002 ad oggi

All’inizio del XXI secolo, il Ministero della Sanità Pubblica si propose garantire l’accessibilità di tutti i pazienti a servizi medici di qualità e di ultima generazione. Il progetto integrò la riparazione, l’espansione e la modernizzazione capitale delle istituzioni sanitarie, senza dimenticare la formazione del personale che avrebbe assunto la responsabilità di applicare le nuove tecnologie.

Servizi che erano stati disponibili solo negli ospedali, ora erano aperti in policlinici, più vicini alle persone: ultrasuoni (diagnostici e terapeutici), aree di riabilitazione integrale, servizi di endoscopia o drenaggio biliare, optometria, stomatologia, medicina tradizionale e naturale.

Più di un centinaio di Policlinici Universitari sono stati creati in tutto il paese. Le facoltà di Medicina, Infermieristica, Psicologia della Salute, Stomatologia e Tecnologia Sanitaria cominciano ad essere studiate in questi centri assistenziali, durante tutto il periodo prima della laurea lo studente si formò in stretto e permanente legame con i problemi di salute propri dello scenario in cui lavorerà una volta laureato: la comunità.

Con il progetto “Rivoluzione”, la strategia di Attenzione Primaria di Salute e la Medicina Familiare sarebbero state rafforzate. E poiché Cuba condivide ciò che tiene e fonda, “un grande bene che pochi fanno”, nell’agosto 2005 viene costituita una brigata medica per fornire aiuti alla popolazione colpita dall’uragano Katrina a New Orleans.

Il Governo USA respinse l’offerta e il Comandante in Capo crea il Contingente Internazionale di Medici Specializzati in Situazioni di Disastri e Gravi Epidemie “Henry Reeve”, concepito per prestare attenzione in qualsiasi luogo del mondo.

Più di 4mila collaboratori, molti dei quali medici ed infermieri di famiglia, hanno fornito assistenza medica ad oltre 3,5 milioni di persone e salvato oltre 80 mila vite in più di venti nazioni. Siamo stati praticamente in tutti i continenti, abbiamo formato e formiamo professionisti per altri paesi -29 mila giovani di 90 paesi-, ha dichiarato, recentemente, il Ministro della Salute, José Ángel Portal Miranda.

Nell’ultimo decade, alcune pietre miliari e risultati

Nell’agosto 2013, Cuba inizia la sua partecipazione al programma Más Médicos. Fino al 14 novembre 2018, quasi 20 mila professionisti cubani hanno preso cura di 113 milioni e 359 mila pazienti brasiliani.

Oltre il 27% del budget dello Stato cubano è dedicato specificamente al settore sanitario e all’assistenza sociale.

Il programma di miglioramento delle infrastrutture nel settore ha permesso di favorire oltre 45 mila oggetti di lavoro in 4570 istituzioni sanitarie.

Cuba ha 13 mila istituzioni assistenziali che forniscono servizi alla popolazione (150 ospedali, 449 policlinici, 10869 consultori del medico della famiglia) e più di 94 mila medici, per un indice di 8,2 medici per mille abitanti, 19 mila stomatologi e 85 mila infermieri.

Negli ultimi cinque anni, si sono introdotti 25613 dispositivi medici nel sistema sanitario cubano, con un costo di oltre 230 milioni di $.

Oltre 90 milioni di consultazioni annuali, oltre il 90% in cure primarie.

Una cifra che supera un milione di interventi chirurgici viene eseguita ogni anno, più del 16% della chirurgia maggiore elettiva viene eseguita con un accesso minimo.

Il servizio di stomatologia ottiene una maggiore stabilità. Ogni volta è minore il tempo di attesa per protesi, le estrazioni sono state ridotte del 17% circa.

Nel programma anticancro (seconda causa di morte a Cuba) sono state introdotte tecnologie molto innovative che oggi esistono solo nei paesi più avanzati.

Vengono create nuove case per anziani, case di cura per anziani, si preparano più specialisti in geriatria ed i servizi di questa specialità negli ospedali.

La tabella di base dei farmaci è di 761, di cui 153 sono prodotti naturali.

Il sistema sanitario ha 37 unità di scienza ed innovazione tecnologica. Più di 4323 ricercatori e 1075 dottori in scienze, 1500 progetti di ricerca, 153 studi clinici, molti vincoli con l’industria biotecnologica e farmaceutica.

Si introduce la medicina di precisione, la bio-nanotecnologia e la robotica.

I bambini cubani sono protetti contro 13 malattie con 11 diversi vaccini, otto dei quali di produzione nazionale.


60 años en Revolución: Salud para todos

Por: Dianet Doimeadios Guerrero, Edilberto Carmona Tamayo, María Del Carmen Amaro Cano

Esta es una cronología de amor. Quien en ella solo vea datos y hechos ha de reparar en el desvelo y los sacrificios que han salvado a un pueblo durante seis largas décadas. Será imposible contar esta historia de un tirón y no contraer deudas, tiene demasiados resultados que mostrar.

La obra de la salud pública en Revolución es infinita, como todo proceso tiene matices de luz y claroscuros, contradicciones que hacen más fecundo su perfeccionamiento, porque negar su progreso es de necios.

Desde el primer día de enero de 1959, desalojar de los hogares cubanos la enfermedad humana fue una prioridad para el gobierno revolucionario, que encontró en las nóminas del Estado un presupuesto de solo 22 millones 670 mil 965 pesos para financiar la salud de la población.

“… y en 1965 se elevó a 140 510 000 pesos. Este aumento es casi de siete veces. El per cápita en salud pública en 1958 era de 3,26 pesos y en 1965 alcanzó la cifra de 17,84 pesos.Cuando se habla de per cápita de 3,26 pesos en 1958 se incluye lo que se robaban”, recordó el Comandante en Jefe el 26 de febrero de 1966, durante la clausura del XI Congreso Médico y VII Estomatológico Nacional.

Antes del triunfo de la Revolución existían 6 mil 250 doctores en Cuba, uno por cada 960 habitantes. Más del 63,2 por ciento radicaba en La Habana, donde los hospitales públicos, las clínicas y centros de salud privados eran accesibles solo para quienes pudieran pagar y no para todo el que lo necesitara. A las montañas de la Sierra, apenas llegaba la asistencia médica. En Cuba no había medicina rural.

En los primeros meses de 1959, no pocos médicos —cerca del 20 por ciento de los graduados— emigraron hacia Estados Unidos, fundamentalmente. El problema de la salud del pueblo se agudizaba. Pero una estrategia integral cambiaría las estadísticas y el concepto de la medicina en la nación. Fidel Castro haría “hasta lo imposible” por cumplir con el Apóstol cuando dijo: “En prever está todo el arte de salvar”.

Acercarnos a algunas cifras y acontecimientos, que en fechas redondas del almanaque nacional suelen mencionarse, por lo menos nos darán una idea del crecimiento del sector de la Salud en 60 años de Revolución.

Década del ‘60

En febrero de 1959 se crea el Departamento de Asistencia Técnica, Material y Cultural al Campesinado del Ejército Rebelde, dirigido por el Che. Entre sus funciones se incluyen la atención a la salud de la población campesina.

Por Decreto 709, del 23 de marzo de 1959, se establece la rebaja del precio de los medicamentos, en un 15 % los de producción nacional y en un 20 % los extranjeros, y la nacionalización de los laboratorios farmacéuticos privados.

En julio se cambia el nombre de la Secretaría de Sanidad y Beneficencia por el de Ministerio de Salubridad y Asistencia Hospitalaria.

En enero de 1960 se cambia el nombre del Ministerio de Salubridad y Asistencia Hospitalaria por el de Ministerio de Salud Pública.

Se dicta la Ley 723 crea el Servicio Médico Social Rural.

En junio de 1960 se establece la gratuidad de los servicios médicos.

Primera ayuda médica de Cuba a otro país para atender a los damnificados de un terremoto en Chile.

En 1961 se aprueba la Ley 919 del Servicio Dental Rural.

En agosto se decreta la Ley No. 959, adjudicando al Ministerio de Salud Pública la rectoría de todas las actividades de salud del país, incluyendo las de las unidades privadas y mutualistas.

Se crean las Postas Sanitarias Rurales.

Surgen los colaboradores Voluntarios del Servicio Nacional de Erradicación del Paludismo (SNEP), los responsables de Salud de los CDR, las Brigadas Sanitarias de la FMC, los Agentes Comunales (trabajadores sociales), del Ministerio de Bienestar Social, durante el período de vigencia de este organismo.

En 1962 se funda el primer Hogar Materno: Centro de Maternidad para Madres en Espera o Centro Piloto para Atención Pre-materna, “Casa Bonita”, en Camagüey.

Decreto Ministerial integra las unidades privadas y mutualistas en la Empresa Mutualista, dependiente del Ministerio de Salud Pública, pero conservaba su autonomía.

Reforma de la enseñanza universitaria, especialmente en Medicina y Estomatología, se inicia la formación masiva de estos profesionales, enfermeras y otros técnicos (en la capital del país y después en todas las provincias).

Se fundan las Escuelas de Auxiliares de Enfermeras para dar respuesta a las necesidades de nuevos hospitales, incluyendo los rurales.

En 1963 se inicia la vocación internacionalista de los médicos, enfermeras y técnicos de la salud cubanos, parte la primera brigada hacia Argelia.

Surge el Policlínico Integral en 1964, ya existían unidades con el nombre de policlínico, pero se limitaban a la prestación de consultas a pacientes ambulatorios. Al nuevo policlínico se le asigna una población de 45 mil habitantes y un área de 9 kilómetros cuadrados.

En 1965 se renuncia al ejercicio privado de la profesión.

Década del ‘70

En septiembre de 1970, la última unidad asistencial de la Empresa Mutualista, el histórico Centro Benéfico Jurídico de Trabajadores de Cuba, integra el Sistema Nacional Único de Salud.

En 1973 se constituye el Sindicato Nacional de Trabajadores de la Salud.

Comienzan los programas para la protección integral de grupos poblacionales, en los cuales la participación activa de la comunidad organizada (CDR, FMC, ANAP), tanto en la higiene ambiental, campañas de vacunación y educación para la salud, determinó una vinculación estrecha con el sector salud.

Diez años después, en 1974 se realiza una evaluación del Policlínico Integral: mantenía cierta integridad en su conjunto, pero las acciones se desarrollaban de modo compartimentado, predominaban las acciones curativas. No se trabajaba en equipo. Existía inestabilidad del personal profesional. Se realizaban excesivas remisiones de pacientes al nivel secundario y había una influencia negativa de la formación médica en el escenario hospitalario.

Se lleva a cabo la prueba experimental del Policlínico Comunitario con el de Alamar, que hoy lleva el nombre del director que condujo el experimento, el doctor Mario Escalona Reguera.

Para el ejercicio integral de la acción de Salud Pública surgen:

Década del ‘80

Las lecciones derivadas de la terrible epidemia de dengue hemorrágico de 1981, donde fallecieron 151 personas, de ellas 101 niños, constituyeron sustrato para la renovación de los Servicios de Terapia Intensiva para adultos y niños en todas las provincias.

Constitución del Destacamento Estudiantes Ciencias Médicas “Carlos J. Finlay”

Proponemos que ustedes salgan formados como médicos de altísima calidad: calidad científica, calidad política, calidad moral, calidad humana…”.

Fidel Castro Ruz, 12 de marzo de 1982

El 14 de noviembre de 1983, ya Cuba había alcanzado las principales metas que se propuso en la estrategia “Salud para Todos en el año 2000”, promovida desde la Conferencia de Alma Ata en 1978.

El 4 de diciembre, Fidel expresa públicamente el proyecto de formación del Especialista en Medicina General:

Y cuando hablamos, por ejemplo, de una nueva especialidad como Medicina General, ¿qué significa esto? Que hasta ahora médico general ha sido aquel que ha estado 6 años y después no desarrolló más estudios sistemáticos, o comenzó una especialidad y no la concluyó y entonces es un médico general. Pues no señor, convertiremos la Medicina General en una especialidad…”

El 4 de enero de 1984 comenzó a ponerse en práctica la experiencia, con 10 médicos e igual número de enfermeras, en el Policlínico Lawton, en La Habana.También en el Policlínico “Plaza de la Revolución”, donde los primeros 19 Especialistas en Medicina General Integral, tenían un programa expresamente diseñado para su formación en la comunidad.

En 1985 surge la Medicina General Integral como especialidad.

A partir de marzo de 1985, se implementa el ingreso domiciliario, las consultas o terrenos que comenzaban en la tarde, conocidos como “deslizantes”, destinados a atender a la población trabajadora; círculos de abuelos, de adolescentes y embarazadas.

Hay otro campo al que pensamos darle un impulso fuerte en el futuro próximo, es el campo del desarrollo de la cirugía cardiovascular. Hacen falta algunos recursos (…) todavía tenemos muchos casos de ciudadanos que tienen que ir a otros países para hacerse la cirugía cardiovascular”.

Fidel Castro en el V Congreso SNTS, 9 de diciembre de 1981

En 1986 se crean los cardiocentros y otras instituciones de más amplia proyección en el área de las técnicas médicas modernas: Centro de Ingeniería Genética y Biotecnología.

En 1987 se crea el Programa de Atención Integral a la Familia (PAIF).

El 7 de septiembre de 1987 se funda el Centro de Inmunoensayo.

En agosto de 1988, se alcanza la cobertura de más de 4 millones de cubanos bajo el Programa de Trabajo del Médico y Enfermera de la Familia.

Década del ‘90

La crisis económica repercute en el sistema de salud.

La replicación del modelo del médico y enfermera de la familia a nivel de país no alcanzó el resultado logrado a escala de laboratorio, por falta de capacidad de adaptación del sistema de salud a los cambios necesarios.

De 1992 a 1993 se incrementó el ingreso a las carreras de Medicina y Licenciatura en Enfermería, alcanzando los máximos históricos en el número de sus egresados.

Se inicia la realización de los Seminarios Internacionales de Atención Primaria de Salud.

Lo más humano que pueda hacer la sociedad es ocuparse de los ancianos… todos los conocimientos que se acumulen, se trasmitirán a todos los demás hospitales del país, los cursos que se impartirán se podrán dar a médicos de todo el país, de modo que en muy breve tiempo el salón de conferencias del CITED estará dando cursos sobre la Tercera Edad a profesionales de todos los hospitales del país, que también crearán sus servicios”.

Fidel Castro Ruz, 7 de mayo 1992

El 7 de mayo de 1992 se funda el Centro Iberolatinoamericano para la Tercera Edad (CITED), actualmente denominado Centro de Investigaciones sobre “Longevidad, Envejecimiento y Salud”.

Se crea el Centro Nacional de Biopreparados (BIOCEN).

Surge como un proyecto del Centro Nacional de Información de Ciencias Médicas (CNICM) la Red de Salud de Cuba, infoMED.

En 1993, el Instituto de Medicina Tropical Pedro Kourí (IPK) se muda a nuevas instalaciones mucho más amplias y modernas.

En la segunda mitad década de los ’90 se crearon los policlínicos principales de urgencia (PPU).

Se creó el sistema integrado de urgencias médicas (SIUM).

Se perfeccionaron los instrumentos de trabajo para el nivel primario.

Se desarrolló y perfeccionó cada año, la Carpeta Metodológica en la que están contenidos los principales procesos que tienen lugar en el nivel primario.

Se creó el Centro para el Desarrollo de la Farmacoepidemiología.

Se fortaleció la Red Nacional de Farmacovigilancia.

Se desarrolló y fortaleció el sistema de vigilancia de salud en el nivel primario y en el sistema de salud.

En junio de 1994 se realiza el I Congreso Nacional de Medicina Familiar y surge la Sociedad Cubana de Medicina Familiar.

En 1995, el primer Centro Nacional de Debate sobre Medicina Familiar con la presencia de unos 300 delegados de todo el país, organizado por la UJC, que favoreció el intercambio entre los profesionalespara perfeccionar este modelo y dio como resultado un banco de problemas y propuestas de soluciones emanadas, por vez primera, de los propios profesionales que la desarrollaban en todo el país.

Creación del Programa Integral de Salud (PIS) en 1998, a raíz del azote del Huracán Mitch a Centroamérica.

En 1998 se realiza el II Congreso Nacional, el I Congreso Internacional de Medicina Familiar, y el I Congreso de la Confederación Internacional de Médicos de Familia (CIMF) en la región de Centroamérica y el Caribe.

Cuba asume la presidencia del CIMF en la región de Centroamérica y el Caribe. Se puso en práctica la carpeta docente para la APS en colaboración con el ISCM-Habana, se proyectó la informatización de las bibliotecas de los policlínicos y se publicaron los Temas de Medicina General Integral.

El 15 de noviembre de 1999 se crea el proyecto de la Escuela Latinoamericana de Medicina (ELAM).

Presencia de los médicos de familia en los proyectos cubanos de cooperación médica internacional.

Proyecto Revolución, desde 2002 hasta la actualidad

A inicios del siglo XXI, el Ministerio de Salud Pública se propuso garantizar la accesibilidad de todos los pacientes a servicios médicos de calidad y de última generación. El proyecto integró la reparación, ampliación y modernización capital de las instituciones de salud, sin olvidar la capacitación del personal que asumiría la responsabilidad de aplicar las nuevas tecnologías.

Servicios que sólo habían estado disponibles en hospitales, ahora abrían en los policlínicos, más cerca de la gente: ultrasonido (diagnóstico y terapéutico), áreas de rehabilitación integral, servicios de endoscopia o drenaje biliar, optometría, estomatología, medicina tradicional y natural.

Más de un centenar de Policlínicos Universitarios se crearon en todo el país. Las carreras de Medicina, Enfermería, Psicología de la Salud, Estomatología y Tecnología de la Salud comienzan a estudiarse en estos centros asistenciales, durante todo el pregrado el estudiante se formó en estrecho y permanente vínculo con los problemas de salud propios del escenario en el cual trabajará una vez graduado: la comunidad.

Con el proyecto “Revolución”, la estrategia de Atención Primaria de Salud y la Medicina Familiar saldrían fortalecidas. Y como Cuba comparte lo tiene y funda, “un gran bien que pocos hacen”, en agosto de 2005 se conforma una brigada médica para brindar ayuda a la población afectada por el Huracán Katrina en Nueva Orleans.

El Gobierno de los Estados Unidos rechazó el ofrecimiento y el Comandante en Jefe crea el Contingente Internacional de Médicos Especializados en Situaciones de Desastres y Graves Epidemias “Henry Reeve”, concebido para prestar atención en cualquier lugar del mundo.

Más de 4 mil colaboradores, muchos de ellos médicos y enfermeras de la familia, han brindado asistencia médica a más de 3,5 millones de personas y salvado más de 80 mil vidas en más de una veintena de naciones. Hemos estado prácticamente en todos los continentes, hemos formado y formamos profesionales para otros países ―29 mil jóvenes de 90 países―, dijo recientemente el Ministro de Salud, José Ángel Portal Miranda.

En la última década, algunos hitos y resultados

En agosto de 2013, Cuba inicia su participación en el Programa Más Médicos. Hasta el 14 de noviembre de 2018, cerca de 20 mil profesionales cubanos atendieron a 113 millones 359 mil pacientes brasileños.

Más del 27 porciento del presupuesto del Estado cubano se dedica específicamente al sector de la salud y a la asistencia social.

El programa de mejoramiento de infraestructura en el sector ha permitido favorecer más de 45 mil objetos de obra en 4 mil 570 instituciones de salud.

Cuba cuenta con 13 mil instituciones asistenciales que dan servicios a la población (150 hospitales, 449 policlínicas, 10 869 consultorios del médico de la familia), y más de 94 mil médicos, para un índice de 8.2 médicos por cada mil habitantes, 19 mil estomatólogos y 85 mil enfermeros.

En los últimos cinco años, se han introducido en el sistema cubano de salud 25 mil 613 equipos médicos, con un costo de más de 230 millones de dólares.

Más de 90 millones de consultas anuales, más de 90 por ciento en la atención primaria.

Una cifra superior al millón de cirugías se realizan cada año, más del 16 por ciento de la cirugía mayor electiva se hace por mínimo acceso.

El servicio de estomatología logra mayor estabilidad. Cada vez es menor el tiempo de espera para prótesis, se han disminuido alrededor del 17 por ciento las exodoncias.

En el programa contra el cáncer (segunda causa de muerte en Cuba) se ha introducido tecnologías muy novedosas que hoy solo existen hoy en los países más avanzados.

Se crean nuevas casas de abuelos, hogares de ancianos, se preparan más especialistas en geriatría y los servicios de esta especialidad en los hospitales.

El cuadro básico de medicamentos es de 761, de ellos 153 son productos naturales.

El sistema de salud cuenta con 37 unidades de ciencia e innovación tecnológica. Más de 4 mil 323 investigadores y mil 75 doctores en ciencias, mil 500 proyectos de investigación, 153 ensayos clínicos, muchos vinculados con la industria biotecnológica y farmacéutica.

Se introduce la medicina de precisión, la bio-nanotecnología y la robótica.

Los niños cubanos son protegidos contra 13 enfermedades con 11 vacunas diferentes, ocho de ellas de producción nacional.

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