Dichiarazione MINREX

Il 17 gennaio è avvenuto un attentato con un carro bomba contro la sede dellaScuola dei Cadetti della Polizia Generale Francisco de Paula Santander,
causando la perdita di 21 vite umane e 68 feriti.

Di fronte a questa  situazione, il Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministi, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha inviato un messaggio al Presidente della Repubblica della Colombia, Iván Duque Márquez, inviando le nostre condoglianze al Governo e al popolo della Colombia, in particolare, ai familiari delle vittime dell’attentato,  affermando che Cuba respinge e condanna tutte le azioni, i metodi e le pratiche di terrorismo in tutte le forme e manifestazioni.

Il cancelliere Bruno Rodríguez Parrilla ha inviato un messaggio simile nel suo account ufficiale di Twitter ed è anche stato pubblicato un Comunicato Stampa del Ministero delle Relazioni Estere.

Venerdì 18 gennaio, il Presidente della Colombia, Iván Duque Márquez, ha informato pubblicamente la sua decisione di chiudere il Tavolo dei Dialoghi di Pace tra il Governo colombiano e l’Esercito di Liberazione Nazionale (ELN), che si stava realizzando a L’Avana, Cuba, attivando gli ordini di cattura contro i membri della Delegazione di Pace di questa organizzazione guerrigliera rendendo impossibile la continuazione dei dialoghi di pace.

Come conseguenza, di fronte alla rottura dei  dialoghi di pace, è indicata l’applicazione del «Protocollo Stabilito in Caso di Rottura dei Negoziati dei Dialoghi di Pace Governo colombiano – ELN», che stabilisce che «se si rompono i dialoghi di pace i Paesi e le Parti conteranno su 15 giorni a partire dall’annuncio per pianificare e realizzare il ritorno in Colombia dei membri rappresentanti della delegazione del ELN».

In questo contesto, il Ministero delle Relazioni Estere di Cuba appella al Governo della Colombia e all’ ELN, che si adottino le azioni pertinenti che permettano d’applicare «il procedimento del ritorno della delegazione del ELN» rispettando le indicazioni di questo protocollo.

Il Ministero delle Relazioni Estere di Cuba informa che, in consonanza con le nostre responsabilità di Sede Alternativa e Garante in questo processo di pace, ha inviato al Ministero delle Relazioni Estere della Colombia una Nota Verbale nella quale ricorda gli impegni accettati dal Governo della Colombia e dal ELN ed ha inviato una copia della nota agli altri Paesi Garanti.

Cuba ha onorato i doveri che le corrispondono come Garante e Sede Alternativa dei Dialoghi di Pace tra il Governo colombiano e l’ELN, su richiesta  di tutti e due.

Cuba ha assunto questa responsabilità come un gesto di buona volontà con il fine di far sì che questo processo non si frustrasse, come corrisponde con quanto stabilito nel Proclama dell’America Latina e i Caraibi come Zona di Pace, firmato dai Capi di Stato e di Governo della nostra regione.

Il Ministero delle Relazioni Estere di Cuba desidera informare che la presenza della delegazione dell’ELN nel nostro paese, così come la realizzazione di due cicli di conversazioni al Tavolo dei Dialoghi di Pace tra il Governo della Colombia e l’ELN, risponde a una richiesta ufficiale delle due parti, compresa nel «Accordo dei Dialoghi per la Pace della Colombia tra il Governo Nazionale e l’Esercito di Liberazione Nazionale», firmato il 30 marzo del 2016, a Caracas, dalle parti e da sei paesi garanti.

In questo  accordo si stabilisce che: «Le sessioni del tavolo si realizzeranno in Ecuador, Venezuela, Cile, Brasile e Cuba. Questi paesi, con la Norvegia, saranno i Garanti e le Sedi alternative del processo dei negoziati di pace.

Dal 7 febbraio del 2017 e sino ad aprile de 2018 i dialoghi di pace si sono svolti nelle Repubblica dell’Ecuador. Indubbiamente il 4 maggio del 2018, Cuba ha ricevuto una richiesta congiunta da parte del Governo colombiano e dell’ELN dove si chiedeva che «con l’idea di riannodare il dialogo in maniera immediata, sollecitiamo alla Repubblica di Cuba, d’essere la sede di quel che resta di questo Quinto ciclo».

Nella  stessa comunicazione, le due Parti segnalavano che «saremo a disposizione di viaggiare quanto prima».

In principio abbiamo pensato di riannodare le conversazioni con la presenza dei Paesi Garanti il prossimo 8 maggio». Cuba aveva risposto con la maggior prontezza e i dialoghi erano ripresi il 10 maggio dello stesso anno.

Da allora è restata nell’Isola la delegazione di pace dell’ELN, alla quale il governo del  Presidente Duque aveva deciso secondo i media della stampa, il 21 novembre del 2018 di mantenere la sospensione degli ordini di cattura dei dieci che stavano in Cuba aspettando il nuovo inizio dei negoziati, ordini revocati il 19 gennaio.

Le autorità cubane espressamente, avevano  stabilito come condizione alla delegazione dell’ELN, che si occupasse  unicamente  e strettamente dell’esclusivo proposito della sua presenza in Cuba: negoziare la pace in Colombia.

Questo è stato confermato da Pablo Beltrán, capo della Delegazione di Pace  dell’ELN a Cuba in un’intervista offerta ai media della stampa a L’Avana, il 22 gennaio.

Il Ministero delle Relazioni Estere reitera che  Cuba non ha mai permesso, nè permetterà che il suo territorio sia usato per l’organizzazione di azioni di terrorismo contro nessuno Stato e riafferma la storica posizione di Cuba contro il terrorismo e contro la guerra, in difesa della pace, con la morale d’essere stata vittima per decenni del  terrorismo di Stato.

Il nostro paese si è sempre disimpegnato in questo processo nel più stretto rispetto del consentimento e degli  accordi specifici realizzati tra il Governo della Colombia e il ELN, partendo dalle richieste ufficiali ricevute da questi. Ha agito con il più stretto rispetto della sua condizione di  Garante e Sede Alternativa, in forma imparziale, responsabile, professionale e discreta, nell’interesse di una soluzione politica al conflitto in Colombia, per  conquistare la pace desiderata dal suo popolo.

Cuba ha dimostrato la stessa condotta nel processo di pace sviluppato con le FARC-EP,  riconosciuto  internazionalmente come un apporto alla pace in Colombia, al cui pieno compimento aspirano la regione e la comunità internazionale.

Il Ministero delle Relazioni Estere della Repubblica di Cuba reitera la sua profonda convinzione che il popolo  colombiano merita la pace e troverà le vie per ottenerla.

L’Avana, 25 gennaio 2019


 

Declaración del Ministerio de Relaciones Exteriores

El 17 de enero ocurrió un atentado con carro bomba contra la sede de la Escuela de Cadetes de la Policía General Francisco de Paula Santander, causando la pérdida de 21 vidas humanas y 68 heridos.

Ante esta situación, el Presidente de los Consejos de Estado y de Ministros, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, envió un mensaje al Presidente de la República de Colombia, Iván Duque Márquez, expresando nuestras condolencias al Gobierno y el pueblo de Colombia, en particular, a los familiares de las víctimas del atentado, y afirmando que Cuba rechaza y condena todos los actos, métodos y prácticas terroristas en todas sus formas y manifestaciones. El canciller Bruno Rodríguez Parrilla emitió un mensaje similar a través de su cuenta oficial de Twitter y también se publicó una Nota de Prensa del Ministerio de Relaciones Exteriores.

El viernes 18 de enero, el Presidente de Colombia, Iván Duque Márquez, informó públicamente su decisión de concluir la Mesa de Diálogos de Paz entre el Gobierno colombiano y el Ejército de Liberación Nacional (ELN), la cual se venía realizando en La Habana, Cuba, al activar las órdenes de captura contra los miembros de la Delegación de Paz de esa organización guerrillera, lo cual hace imposible que las negociaciones de paz tengan lugar.

En consecuencia, ante la ruptura de los diálogos de paz, lo indicado es la aplicación del titulado «Protocolo Establecido en Caso de Ruptura de la Negociación de Diálogos de Paz Gobierno colombiano-ELN», el cual establece que «si se rompen los diálogos de paz los Países y las Partes contarán con 15 días a partir de su anuncio para planear y concretar el retorno a Colombia de los miembros representantes de la delegación del ELN».

En este contexto, el Ministerio de Relaciones Exteriores de Cuba apela al Gobierno de Colombia y al ELN, para que adopten las acciones pertinentes que permitan aplicar «el procedimiento del retorno de la delegación del ELN» en apego a la letra de dicho protocolo.

El Ministerio de Relaciones Exteriores de Cuba informa que, en consonancia con nuestra responsabilidad de Sede Alternativa y Garante en este proceso de paz, dirigió al Ministerio de Relaciones Exteriores de Colombia una Nota Verbal en la que recuerda los compromisos adquiridos por el Gobierno de Colombia y el ELN, y envió copia de dicha Nota a los demás Países Garantes.

Cuba ha honrado los deberes que le corresponden como Garante y Sede Alternativa de los Diálogos de Paz entre el Gobierno colombiano y el ELN, a solicitud de ambos. Cuba asumió dicha responsabilidad como un gesto de buena voluntad a fin de tratar de que dicho proceso no se frustrara, lo que se corresponde con lo establecido en la Proclama de la América Latina y el Caribe como Zona de Paz, suscrita por los Jefes de Estado y Gobierno de nuestra región.

El Ministerio de Relaciones Exteriores de Cuba desea informar que la presencia de la delegación del eln en nuestro país, así como la realización de dos ciclos de la Mesa de Diálogos de paz entre el Gobierno de Colombia y el ELN, responde a la solicitud oficial de ambas partes, amparadas en el «Acuerdo de Diálogos para la Paz de Colombia entre el Gobierno Nacional y el Ejército de Liberación Nacional», firmado el 30 de marzo de 2016, en Caracas, por las Partes y los seis países garantes.

En dicho acuerdo se establece que: «Las sesiones de la mesa se realizarán en Ecuador, Venezuela, Chile, Brasil y Cuba. Estos países, junto con Noruega, serán los garantes», con lo cual se otorgó a nuestro país la categoría de Garante y Sede Alternativa del proceso de negociaciones de paz.

Desde el 7 de febrero de 2017 hasta abril de 2018, los diálogos de paz se celebraron en la República del Ecuador. Sin embargo, el 4 de mayo de 2018 Cuba recibió una solicitud conjunta del Gobierno colombiano y del eln donde se expresa que «con la idea de reanudar el diálogo de manera inmediata, le solicitamos a la República de Cuba, ser la sede de lo que resta de este Quinto ciclo». En esa misma comunicación, ambas Partes señalan que «estaremos en disposición de viajar cuanto antes. En principio hemos pensado reanudar las conversaciones, con la presencia de los países Garantes, el próximo 8 de mayo». Cuba respondió con la mayor prontitud, y los diálogos se reanudaron el 10 de mayo de ese mismo año.

Desde entonces ha permanecido en la Isla la delegación de paz del ELN, a la que el gobierno del Presidente Duque decidió, según medios de prensa, el 21 de noviembre de 2018, mantenerle el levantamiento de las órdenes de captura a los diez que estaban en Cuba, a la espera del reinicio de las negociaciones, y que fueron revocadas el pasado 19 de enero.

Las autoridades cubanas expresamente establecieron como condición a la delegación del eln, que se atuviera única y estrictamente al exclusivo propósito de su presencia en Cuba: negociar la paz en Colombia. Esto fue confirmado por Pablo Beltrán, Jefe de la Delegación de Paz del ELN en Cuba en entrevistas que ofreció a medios de prensa en La Habana, el pasado 22 de enero.

El Ministerio de Relaciones Exteriores reitera que Cuba jamás ha permitido ni permitirá que su territorio sea usado para la organización de actos terroristas contra ningún Estado y reafirma la histórica posición de Cuba contra el terrorismo y contra la guerra, en defensa de la paz, con la moral de haber sido víctima por décadas del terrorismo de Estado.

Nuestro país se ha desempeñado en este proceso en el más estricto respeto al consentimiento y acuerdos específicos alcanzados entre el Gobierno de Colombia y el ELN a partir de solicitudes oficiales recibidas de estos. Ha actuado en estricto apego a su condición de Garante y Sede Alternativa, de forma imparcial, responsable, profesional y discreta, en el interés de una solución política al conflicto en Colombia para alcanzar la paz que anhela su pueblo.

Cuba ha demostrado igual conducta en el proceso de paz que se desarrolló con las FARC-EP, que es reconocido internacionalmente como un aporte a la paz en Colombia, a cuyo pleno cumplimiento aspiran la región y la comunidad internacional.

El Ministerio de Relaciones Exteriores de la República de Cuba reitera su profunda convicción de que, el pueblo colombiano merece la paz y encontrará los caminos para alcanzarla. 

La Habana, 25 de enero de 2019.

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