Che rapidità e sensibilità definiscano il recupero

Yaima Puig Meneses 30.01.2019

Il Consiglio dei Ministri guidato dal suo Presidente Miguel Díaz-Canel Bermúdez, si è riunito di nuovo la notte di martedì per continuare a valutare i danni provocati dal tornado che ha colpito L’Avana domenica notte e coordinare gli sforzi del paese per dare una rapida risposta.


«Si devono accorciare i tempi del recupero e avere molta sensibilità nella relazione con i danneggiati», ha detto il mandatario.

«Tutto quello che ricostruiamo, ha segnalato, dev’essere fatto meglio, più forte e più bello di com’era prima».

Il generale di divisione Ramón Pardo Guerra, capo dello Stato maggiore Nazionale della Difesa Civile ha informato che sono quattro i morti provocati dal tornado. Si riportano 1 286 case danneggiate, delle quali 1238 sono già state visitate. I crolli totali sono 123 e i parziali 625.

Il passaggio del tornado ha provocato fughe di gas nel municipio Diez de Octubre, che sono state già riparate.

Reynaldo García Zapata, presidente del Governo nella capitale, ha informato che sono stati abilitati 14 uffici per le documentazioni delle vendite dei materiali per  la costruzione che si metteranno a disposizione dei danneggiato da oggi.

Tra questi i moduli dei tetti e le finestre.

Venerdì dovranno essere totalmente ripuliti dai detriti i municipi di Guanabacoa e Regla;  Diez de Octubre, considerato il più danneggiata sarà pronto per il fine settimana. Per questo è stato rinforzato il lavoro con  brigate di altri territori de L’Avana e provenienti dalle province di Mayabeque, Artemisa, Matanzas, Pinar del Río e Cienfuegos.  Poi ha precisato che si sono sommati al lavoro anche giovani universitari e membri dell’Associazione Hermanos Saíz,ed ha riconosciuto la partecipazione  che hanno avuto i militari delle FAR e del MININT a questi lavori sin dai primi momenti.

Díaz-Canel ha precisato che dopo la pulizia si dovranno  ripiantare gli alberi caduti con altri che ristabiliscano il verde , con radici che non danneggiano i marciapiede.

Il ministro di Salute Pubblica, José Angel Portal Miranda, ha riferito che le persone ferite per il passaggio del tornado sono 74, tutte  ricoverate, e 12 si trovano in stato grave.

Delle 196 pazienti  evacuate dall’Ospedale Materno Hijas de Galicia, nel pomeriggio di ieri martedì erano 24  quelle già dimesse.

Portal Miranda parlando del policlinico del municipio di Regla ha assicurato che il problema è stato risolto con il rifornimento di acqua e si stanno offrendo già servizi di salute. Inoltre è stata rinforzata l’assistenza medica in questa istituzione e ci sono due ambulanze per l’evacuazione dei casi che lo necessitano. Sino ad ora none esiste alcuna situazione epidemiologica.

Antonio Rodríguez Rodríguez, presidente dell’Istituto Nazionale delle Risorse Idrauliche  ha commentato che di riportano 873 contenitori di acqua rovinati, e si dispone di un migliaio da offrire alla popolazione.

Continuano i lavori per ristabilire l’elettricità con la maggior prontezza ai 140.000 utenti che sono senza elettricità, ha assicurato Raúl García Barreiro, ministro di Energia e Miniere.

Già l’83% circa dei danni  è stato riparato, ha precisato.

Tra le altre misure alternative adottate per facilitare  la comunicazione il titolare del settore , Jorge Luis Perdomo Di-Lella, ha informato che sono stati abilitati 31 telefoni pubblici dai quali le persone possono realizzare chiamate gratuite di tre minuti e che è stato confermato che i danni riguardano 16.000 servizi telefonici.


Rapida e organizzata risposta di fronte ai danni provocati dal tornado a L’Avana

 

30.01.19 – Il Presidente cubano Miguel Díaz-Canel Bermúdez, dopo le venti di lunedì ha diretto una nuova riunione del Consiglio dei Ministri per valutare la marcia delle azioni di recupero a L’Avana dopo il devastante passaggio del tornado che ha danneggiato, la notte di domenica, diversi municipi della capitale.

«Intensificare l’attenzione alla popolazione n momento come questi è vitale», ha insistito il Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri.

«Si sta lavorando rapidamente dal primo momento ed è necessario spiegare al popolo tutto quello che si sta facendo. Sin d’ora dobbiamo cominciare a raccogliere tutte le esperienze che ci ha lasciato questo fenomeno del clima per incorporarle ai piani di prevenzione e riduzione dei disastri», ha indicato.

Il generale di divisione Ramón Pardo Guerra, capo dello Stato Maggiore Nazionale della Difesa Civile, ha puntualizzato che stando a un’esplorazione aerea realizzata la mattina di lunedì 27, «il tornado si è formato nelle vicinanze del Casino Deportivo e si è debilitato a est di Alamar.

«Si stima che ha percorso una lunghezza di 11.5 Km a una velocità di 42.6 Km l’ora in 16 minuti, è cominciato con un diametro d’azione di 500 metri e poi si è ampliato a mille alla fine della sua traiettoria», ha spiegato.

«Sino ad ora, ha detto, sono stati riportati danni considerevoli come crolli totali e parziali di case, la caduta di alberi e pali della luce e telefonici, la rottura di porte e finestre, contenitori e automobili trascinati o rovesciati dai forti venti

Si lavora con agilità dal primo momento nei lavori di risanamento e raccolta delle macerie nella città», ha indicato.

«Sono quattro i morti, come conseguenza del tornado, e ci sono circa 195 lesionati, tutti ricoverati in differenti ospedali della capitale», ha informato il ministro di Salute Pubblica, José Ángel Portal Miranda.

I danni materiali si concentrano nei municipi Diez de Octubre, Regla, Guanabacoa e San Miguel, e in 11 istituzioni di salute.

La situazione più difficile è quella dell’ospedale materno Hijas de Galicia, dal quale sono state evacuate 196 pazienti, 18 delle quali sono già ritornate a casa.

Rispetto alla casa, il ministro della Costruzione, René Mesa Villafaña, ha confermato che i tetti degli immobili sono i più danneggiati e si stanno precisando per cominciare a consegnare risorse e dare soluzioni.

Il primo segretario del Partito a L’Avana, Luis Antonio Torres Iríbar, ha comunicato che sino ad ora il totale delle case danneggiate è di 1238, delle quali 123 con crollo totale e 625 parziale. 224 hanno perso completamente il tetto e 124 una parte.

Il Presidente Díaz-Canel ha indicato che una volta contabilizzate le perdite, si inizierà a distribuire rapidamente alla popolazione le risorse necessarie per le differenti vie stabilite, per far sì che si possano alleviare i problemi al più presto. A proposito della ripresa del servizio elettrico interrotto, il ministro di Energia e Miniere, Raúl García Barreiro, ha assicurato che si spera di risolverla entro il prossimo giovedì.

I danni si concentrano soprattutto nelle reti elettriche sia di trasmissione che di distribuzione e solo le stazioni di Berroa e Guanabacoa continuano ad essere danneggiate.

Antonio Rodríguez Rodríguez, presidente dell’Istituto Nazionale delle Risorse Idrauliche, ha segnalato la sistemazione di tutti i danni.

Per garantire la distribuzione dell’acqua potabile nelle zone sono state portare varie cisterne e sono stati ubicati contenitori per conservare il prezioso liquido in diversi punti di facile accesso alla popolazione.

Jorge Luis Perdomo Di-Lella, ministro alle Comunicazioni ha affermato che più di 130000 servizi telefonici sono stati danneggiati.

Due brigate di specialisti composte da 80 uomini con carri speciali, lavorano già per riparare i danni. Ugualmente si eseguono azioni nella rete cellulare e nei siti wifi, così come negli impianti esterni dove sono concentrati i danni principali.

Nell’agricoltura il danno maggiore lo ha subito la produzione di tabacco dei municipi (province di Pinar del Río) di San Juan e San Luis, ha informato il ministro del settore Gustavo Rodríguez Rollero.

Si devono ancora precisare i possibili danni alle aree di coltivazioni varie, dove ci sono state piogge torrenziali.

Iris Quiñones Rojas, titolare del Ministero dell’Industria Alimentare,ha assicurato che dalla mattina presto di lunedì è iniziata la lavorazione del pane per garantire quello che corrisponde alla canasta familiare anche se le 36 panetterie non lavorano per la mancanza d’elettricità.

48 mezzi di trasporto sono stati danneggiati, ha precisato il ministro del ramo, Eduardo Rodríguez Dávila. Al momento della riunione era già entrata in funzione la via centrale della ferrovia e dalla mattina funzionava il traghetto di Regla, come importante via di comunicazione con questo municipio.

«Le principali risorse per iniziare i lavori di recupero sono disponibili», ha affermato Alejandro Gil Fernández, ministro d’Economia e «Ieri sono ricominciate le lezioni nelle scuole, cercando differenti alternative in modo di non danneggiare il processo docente», ha detto la ministro di Educazione, Ena Elsa Velázquez Cobiella.

Mentre si avanza nei lavori di riparazione, i diversi media di comunicazione continueranno ad offrire al popolo tutti i dettagli con la maggiore rapidità.


Continua il Consiglio dei Ministri sull’organizzazione del recupero de L’Avana

 

31.01 – La notte di ieri, mercoledì 30, il Presidente cubano Miguel Díaz-Canel Bermúdez  ha nuovamente diretto la riunione del Consiglio dei Ministri che da lunedì scorso controlla la marcia del recupero de L’Avana, dopo il passaggio devastante di un potente tornado.

Díaz-Canel ha indicato ai dirigenti dei ministeri di proporre alternative per dare soluzioni al tema della casa, includendo locali che si possono adattare e consegnare ai danneggiati.

Ugualmente ha insistito che si precisino al dettaglio le persone che sono rimaste senza una casa dove pernottare, per cercare una soluzione.

Gli uffici delle documentazioni per l’acquisto dei materiali della costruzione devono funzionare già con l’adeguata attenzione per ogni persona.

Inoltre ha reiterato l’urgenza che i quadri principali siano presenti nei luoghi più necessitati, appoggiando, dando informazioni, risolvendo difficoltà e accompagnando la gente nei suoi problemi.
Il Presidente ha sottolineato d’ inviare le donazioni che si desidera fare agli abitanti colpiti dal tornado e di vegliare perchè ogni risorsa giunga alla sua destinazione.

I ministro del Commercio Estero e l’Investimento Straniero, Rodrigo Malmierca Díaz, ha informato che questo proceso è ben strutturato e si è posto in funzione ogni volta che il paese ha vissuto situazioni simili.

Poi ha spiegato che le donazioni dall’estero, siano di governi, imprese, organizzazioni non governative o persone naturali, si realizzino attraverso la nostra ambasciata in ogni paese. Il governo cubano s’incarica d’organizzare l’arrivo e l’entrata senza pagare dogana e della distribuzione .

Se è denaro quello che si desidera donare, il Banco Financiero Internacional ha un conto abilitato con il numero 0300000005093523.

Nel territorio nazionale le donazioni delle risorse si canalizzano attraverso il Consiglio d’Amministrazione Provinciale de L’Avana.  Per quelle monetarie  è stato aperto un conto nel  Banco Metropolitano con il numero 0598770003953216.

Gli interessati possono scrivere anche alla seguente direzione di posta elettronica : : donacionxlahabana@mincex.gob.cu
<mailto:donacionxlahabana@mincex.gob.cu>

La titolare del ministero di Finanze e Prezzi, Meisi Bolaños Weiss,ha informato sulla decisione del governo che il bilancio dello Stato finanzi il 50% del prezzo dei materiali per la costruzione che si vendono alle persone danneggiate dal tornado, le cui case sono crollate totalmente o parzialmente.

Ugualmente è stato autorizzato un calo del 70% dei prezzi al dettaglio dei contenitori per l’acqua che si vendono ai danneggiati. Le persone le cui entrate non sono sufficienti, potranno chiedere crediti bancari o sollecitare sussidi o bonifici parziali  coperti dal Bilancio dello Stato.

Questi temi saranno spiegati dettagliatamente alle persone attraverso i media di comunicazione provinciali.

Raúl García Barreiro, ministro di Energia e Miniere ha affermato che nei municipi Diez de Octubre, Guanabacoa e Regla,  il recupero dei danni al servizio elettrico supera il 70%.  I cumulo di detrito nelle vie d’accesso ha impedito d’ avanzare con la rapidità prevista e nonostante tutto si lavora senza tregua per far sì che per domani il servizio sia ristabilito in questi territori.

Ieri sono stati distribuiti materiali per la costruzione in vari punti e questo permette di cominciare da oggi la vendita alla popolazione, ha assicurato  il titolare della costruzione , René Mesa Villafaña che ha spiegato che i punti di vendita  dei materiali per la costruzione si trovano negli isolati in condizioni di fortuna, ma con garanzie per la sicurezza .

Non possiamo  ovviare che questo è un evento anormale e non somiglia per niente ad altri avvenuti precedentemente, ha commentato.

Nel  caso del settore della Salute, il ministro José Angel Portal Miranda ha informato che nelle prossime ore si comincerà ad offrire servizi nel Pronto Soccorso dell’ospedale Materno Hijas de Galicia, seriamente danneggiato dal tornado.

Più di 500 studenti di medicina si sono uniti ai lavori d’indagine nella comunità. Questo è stato molto importante per poter identificare e aiutare le persone  che hanno perso i loro medicinali e le carte d credito per comprare quelli controllati. Inoltre sono stati distribuiti materiali per curare i necessitati.

Circa  700 materassi singoli saranno consegnati ai danneggiati, ha detto la ministro del Commercio Interno, Betsy Díaz Velázquez. E si continua ad abilitare i punti di vendita degli alimenti dove esistono condizioni per questo,  con il fine d’avvicinare i servizi alle famiglie.

La ministro di Educazione, Ena Elsa Velázquez Cobiella, ha informato che anche se non si possono aprire nuovi centri, gli studenti sono stati inviati in altre scuole ed ha richiamato i genitori e i familiari perchè accompagnino i bambini alle aule e questi non perdano le lezioni senza necessità.


Luyanó si recupera

 

30.01  – Il panorama a Luyanó, municipio di Diez de Octubre, la mattina di lunedì era desolante. Pali della luce sul selciato, macchine sotto le macerie, edifici mutilati, case crollate… Senza dubbio alle prime luci del giorno e anche prima le famiglie della comunità hanno cominciato le riparazioni di questo quartiere della capitale, uno dei più danneggiati dal passaggio di un tornado, come parte della tormenta che ha colpito la capitale le notte di domenica 26.

Il Contingente Blas Roca, del Ministero della Costruzione, con gli abitanti della zona, ha aiutato nei lavori di riparazione cominciati nella Calzada di Luyanó, estesi poi al resto del strade e dei viali di questo territorio durante la giornata.

«Diciotto camion e tre rimorchi raccolgono e rimuovono i detriti dalla mattina presto. Ci sono decine di lavoratori coinvolti e staremo qui tutto il tempo che sarà necessario», ha informato DamianCardonet, vicepresidente del Governo del municipio di Diez de Octubre.

«Domenica ho sentito il rumore più assordante mai sentito, come la turbina di un aereo al punto di precipitare e ho avuto paura, come tutti quelli che abbiamo vissuto il tornado, per la stabilità della mia casa e per la mia vita», ha raccontato Anairis Borges.

La sua casa ha perso i vetri delle finestre della sala e la porta che dà al marciapiede è stata raschiata dagli oggetti lanciati nell’aria. Una delle antiche grandi macchine americane, trascinata dalla forza del vento si è quasi stampata sulla porta di casa. L’ha fermata una palma che strappata dalle radici è caduta nel mezzo della strada ed è servita da barriera.

«Non c’è tempo per lamentarsi, è ora di lavorare», ha detto Anairis con il marito, tutti e due con una scopa in mano.

Yosvani Díaz è restato intrappolato sotto i detriti della sua casa mentre guardava la televisione con la sua famiglia. Il tetto è crollato pochi secondi dopo aver sentito un rumore simile a una turbina d’aereo e aver visto luci rosse attraverso le finastre nello steso tempo, probabilmente, se n’è andata la luce elettrica .

«In meno di un minuto, il tornado che ha colpito la capitale nella notte di domenica ha provocato disastri che non avrei mai pensato di vedere», ha raccontato Díaz.

«Il mio primo istinto è stato far uscire mia moglie e i miei figli dal polverone e quando siamo stati in salvo dal crollo, ci hanno assistito ed evacuato immediatamente. Quando ho potuto riprendermi dall’impatto, ho guardato danni provocati in tutto l’isolato. È il panorama più triste che ho visto in tutta la mia vita», ha aggiunto.

Le storie si ripetono mentre avanziamo per le strade di Luyanó.

«Questo è stato peggiore di un ciclone», dice un signore con un berretto che parla con qualcuno dal suo cellulare.

Due donne si abbracciano in strada e una piange L’altra, senza un tremito nella voce le dice di smettere di piangere dato che almeno sono vive. «Siamo delle sopravvissute», le suggerisce.

Félix Díaz, di 71 anni ha visto crollargli addosso la casa ed è riuscito ad uscire da una angolino di quella che era la sua camera. Ha potuto prendere solo il suo bastone. In piedi vicino ai resti della sua casa, vigila geloso le poche cose restate:          un letto, una sedia di ferro … « Verranno tempi migliori», si anima.

«Nonostante la desolazione non siamo abbandonati», ha detto Anairis Borges, che vive davanti all’ospedale Universitario Materno Diez de Octubre.

«Da quando sono iniziati i venti forti, i corpi di sicurezza hanno evacuato le donne incinte e operate dell’ospedale in tempo record. Inoltre si sono preoccupati della sicurezza degli abitanti dell’isolato. Ci hanno fatto sentire protetti anche in pieno disastro… sapevamo di non essere soli», ha aggiunto.

La città inizia ad alzarsi. Un giovane arrampicato nella terrazza di un edificio lancia detriti di sotto e avverte i passanti per evitare di colpirli con una pietra. Due uomini caricano un pezzo di zinco caduto nel portale di un vicino; una signora vestita di rosso trascina con una carriola un pezzo di quello che era il suo tetto, diventato polvere.

«Non possiamo restare in piedi ad aspettare che questo si raccolga da solo o che qualcuno venga a ripulire il nostro… Dobbiamo muoverci», grida.


Per L’Avana il più grande sforzo

 

31.01.19 – Una giornata decisiva nella tappa di recupero è quella che si vive oggi nei municipi danneggiati dal tornado, perchè deve terminare il lavoro di ristabilimento dei servizi di base come l’elettricità, è stato segnalato nel Consiglio della Difesa Provinciale (CDP) de L’Avana, al quale hanno partecipato Esteban Lazo Hernández, membro del Burò Politico e presidente dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare (ANPP), e il generale di divisione della riserva Ramón Pardo Guerra, capo dello Stato Maggiore Nazionale della Difesa Civile.

Con la disponibilità dell’elettricità si potrà pompare l’acqua negli edifici e rispondere a una domanda di prima necessità; l’altra sfida è continuare a lavorare rapidamente per cominciare a distribuire i materiali e la gente possa disporre dei blocchi, dei mattoni e dei tetti, ha indicato Luis Antonio Torres Iríbar, presidente del CDP.

Nuovamente sono stati passati in rivista i passi avanti e le difficoltà nella giornata di martedì 29, con la soddisfazione di vedere il ritmo intenso posto nei lavori d’igienizzazione, con la raccolta, lunedì 28, di 25.305 m3 di detriti solidi.

Per questo hanno lavorato 489 gruppi considerati insufficienti, data la quantità dei materiali da raccogliere e l’impegno di concludere questo compito domenica 3 febbraio.

Per questo il Ministero della Costruzione ha incorporato alle brigate della capitale quelle di Artemisa e Pinar del Río, e oggi devono arrivare anche quelle di Matanzas e Cienfuegos.

Il presidente della ANPP, Estebán Lazo, è stato informato che coloro che aiutano e provengono da municipi che non sono stati colpiti dal tornado, portano il loro vettovagliamento e che centinaia di giovani della Federazione Studentesca Universitaria, dell’ Unione dei Giovani Comunisti, dell’Associazione Hermanos Saíz e della brigata José Martí, si sono uniti in questo grande sforzo per l’igienizzazione nei municipi colpiti.

Lazo si è preoccupato per l’attenzione a coloro che provengono da altre province e la mobilitazione dei dipendenti dei centri di lavoro che non hanno subito danni, affinchè contribuiscano al recupero.

Nell’analisi è stato inserito il municipio del Cerro, perché, va ricordato, il tornado è cominciato proprio nel Consiglio Popolare Armada, dove si riportano 285 case danneggiate.

La casa è, senza dubbio, il maggior problema da risolvere per i danneggiati.

Si adottano le misure per far sì che le documentazioni siano rapide e i danneggiati risolvano rapidamente il problema dell’abitazione.

Già sono operativi 14 uffici per la parte tecnica e altri 14 punti per la vendita dei materiali. È stato stabilito che il governo e i centri di lavoro della località sono responsabili del trasferimento di queste risorse con il danneggiato; inoltre stanno giungendo moduli d falegnameria e dei tetti e ci sono 1080 contenitori per l’acqua da assegnare.

Approvato il ricevimento di donazioni

Tatiana Viera Hernández, vicepresidente dell’Assemblea Provinciale del Potere Popolare, ha dichiarato a Granma che il gruppo temporaneo del Consiglio di Difesa Provinciale ha accordato che persone naturali e giuridiche dentro e fuori dal paese, possono fare donazioni per i danneggiati dal tornado.

Nel caso di beni materiali – ha detto – la persona deve raggiungere, in orario di lavoro, il magazzino del centro delle donazioni situato in Ciudad Escolar Libertad, davanti al rettorato dell’Università di Scienze Pedagogiche, dove riempirà i documenti di rigore e verrà informato della destinazione del suo contributo.

Se è moneta nazionale, il bonifico si può realizzare in qualsiasi succursale del Banco Metropolitano e facendo la donazione sul conto Anniversario 500 de L’Avana, specificando che è destinato ai danneggiati dal tornado.

Per qualsiasi latra moneta si deve andare in una filiale della Banca Giraldilla de L’Avana.

La funzionaria ha precisato che nei due casi si controlla quotidianamente lo stato dei conti.

Nella riunione del Consiglio dei Ministri è stato precisato che le donazioni sono inviate ai governi municipali incaricati della distribuzione, secondo le priorità.

IN CIFRE

4783 danneggiati alloggiati in casa di familiari o amici e solo 164 in centri statali.

1901 case danneggiate, di queste 200 crolli totali e 379 perdite totali dei tetti, oltre a 282 di tipologia I e 22.553 persone che ricevono acqua con autocisterne.

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