Il Congresso nega ad Obama l’autorità per chiudere Guantánamo

guantacloseI legislatori repubblicani hanno  negato l’autorità al presidente statunitense, Barack Obama, per negoziare la liberazione dei prigionieri nel carcere della base navale di Guantánamo, durante la discussione del progetto di legge della difesa.

Obama aveva sollecitato che gli si concedesse la potestà, per negoziare il trasferimento dei prigionieri in altri paesi.

La richiesta del presidente faceva parte di un piano integrale per chiudere il carcere militare ubicato nella base navale di Guantánamo, territorio che gli Stati Uniti occupano contro la volontà del popolo e del governo di Cuba.

All’inizio del mese di maggio scorso il senatore Carl Levin, democratico del Michigan, aveva reclamato che il progetto di legge includesse una disposizione con l’autorizzazione del trasferimento dei prigionieri in suolo statunitense, come una via per far terminare l’esistenza prolungata della prigione a Guantánamo.

La proposta di Levin ha ricevuto una forte resistenza dei legislatori repubblicani e di alcuni democratici che esigono strette restrizioni per garantire il trasferimento dei detenuti negli Stati Uniti o nei loro paesi d’origine.

Il Presidente nel 2009 aveva firmato un ordine esecutivo per chiudere il carcere di  Guantánamo in un anno, ma cinque anni dopo è sempre aperto.

I congressisti dei due partiti hanno fatto resistenza alla chiusura della prigione, sostenendo che il trasferimento dei prigionieri nei loro paesi d’origine, senza l’adeguata revisione potrebbe essere  “pericoloso e  temerario”.

Si spera che la  Camera dei Rappresentanti e il Senato approvino il progetto di legge di politica della difesa nei prossimi giorni.

Nella prigione della base navale di Guantánamo ci sono 142 prigionieri, 73 con l’opzione del trasferimento

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