Assegnate nuove case, a L’Avana, ai danneggiati dal tornado

Non è passato un mese e dieci nuovi appartamenti sono stati consegnati a famiglie della capitale che avevano perso le loro case per il passaggio devastatore del tornado, il 27 gennaio scorso; sono passati solo 27 giorni dopo quella notte infernale vissuta nell’ospedale materno Hija de Galicia, nel quartiere  di Luyanó, e l’istituzione è tornata a dare luce alla vita.


Il Presidente cubano Miguel Díaz-Canel Bermúdez ha condiviso con i beneficati l’emozionante momento della consegna delle nuove case, si legge nell’account di twitter della giornalista cubana Leticia Martínez, che descrive anche il profondo sentimento che ha pervaso tutti, vedendo riaprire le porte dell’ospedale.

In quella notte e nelle ore seguenti erano state trasferite 195 pazienti e i loro bambini, in altre otto istituzioni della capitale.

Tra i trasferiti c’erano 14 bambini che erano ricoverati nella sala di neonatologia e quattro si trovavano in stato grave, ma nessuno ha sofferto complicazioni durante il passaggio in altri ospedali.

Anche quattro nati poche ore prima erano stati messi in salvo.

La nuova prodezza della Rivoluzione, basata sul sacro principio che a Cuba nessuno sarà abbandonato, è  anche un omaggio ai medici, donne e uomini, alle infermiere e agli infermieri  che hanno rischiato le loro vite per salvare quelle dei loro pazienti.

Le buone nuove sono collegate con le linee di lavoro del Governo Rivoluzionario che dalle prime ore dopo  il passaggio del fenomeno meteorologico non ha smesso l’impegno del recupero con la premessa di ricostruire in modo che le case e le entità danneggiate appaiano migliori di quelle abbattute dal tornado.

Díaz-Canel ha sottolineato mercoledì 20, nel Consiglio dei Ministri, che non si può perdere il ritmo raggiunto della riparazione dei municipi colpiti nella capitale e nello stesso organo di direzione si è saputo che nella ricostruzione delle case per crollo totale c’è l’intenzione di ricostuirne 459 nello stesso luogo in cui si trovavano e 72 in nuovi posti, mentre 273 saranno locali adattati.

Inoltre si abiliteranno 804 case – 52 più dei crolli totali provocati dal tornado- perché alcune famiglie vivevano insieme.

Sino ad oggi sono in esecuzione 689 case e s’inizieranno i lavori nei prossimi giorni in altre 115.

Il 90% dei danneggiati ha già comprato le risorse che necessita per riparare i danni ed è stata risolta l’installazione idraulica di 135 edifici. Si lavora anche alla soluzione di altri 23.

Il Governo valuta misure per favorire il pagamento delle imposte a una trentina di contribuenti che sono stati danneggiati nell’esercizio del loro lavoro e quindi nella generazione delle entrate.

Il Presidente cubano ha detto, parlando dei lavori e del loro ritmo che dopo il Referendum Costituzionale del 24 febbraio continueremo a lavorare con la stessa intensità, sino a quando avremo risolto tutti i problemi».

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