Cuba culturale

Artemisa e Villa Clara nelle pagine della Fiera

Ricardo Alonso Venereo

ARTEMISA: I LIBRI PER LE SUE STRADE

Dedicata al narratore, drammaturgo, poeta e giornalista Miguel Terry Valdespino, la Fiera del Libro in Artemisa ha preparato la presentazione del suo libro di racconti /La conga rusa/ (editrice Unicornio).

Importanti autori della nazione saranno protagonisti degli spazi principali: tra loro Eduardo Heras León, al quale è dedicata questa Fiera; Graziella Pogolotti e Mirta Yáñez, premi nazionali di Letteratura; Emerio Medina, Roberto Manzano, Nelton Pérez e Ciro Bianchi, tra i tanti. I lettori potranno apprezzare i romanzi /Asteroide B 610/, di Yordan Rey Oliva, e /El libro de Racha y otras obsesiones/, presentato da Marilú Rodríguez Castañeda.

Nel genere della poesia, si presentano /Diario al límite/, di Ediel Pérez Noguera; /Esta ciudad sin nombre/, di Reynaldo Riverón García, e /El pintor de los eternos soles/, di Arturo Manuel Márquez Mirabal.

Altri testi sono il quaderno di racconti /Los indocumentados, di Maikel Paneque; l’antologia /La primera colada/, una raccolta di racconti sul caffè realizzata da María Cristina Pérez Rosquete, nella quale appaiono racconti di un gruppo dei più importanti autori cubani attuali.

Progetti come “En la calle”, della AHS, prestazioni, mostre e audiovisivi, proiezioni di pellicole cubane, spazi di musica e lettere nella sede della Uneac, incontri di promozione artistico-letterari, premiazioni di concorsi, letture di narrazioni, decime e poesie… s’incaricano di dare calore alle strade di Artemisa animate in questi giorni dall’allegria dei libri.

LA FESTA È GIUNTA A VILLA CLARA

Più di 800 titoli di diverse editrici e circa 40 invitati di quasi tutte le province sono presenti nella XXVIII Fiera del Libro, la principale festa che diffonde il meglio della letteratura di Cuba e del mondo.

Durante la Fiera sono protagoniste le editrici di Villa Clara, Capiro e Sed de Belleza, che presentano titoli attraenti come /María Virginia y yo/, di Gumersindo Pacheco; /Antonio Guiteras, el héroe/, dello storiografo Rolando Rodríguez; /El verdugo y su conciencia/, di Julio Travieso; /Círculos de Cal/, di Yonnier Torres; /Powershot/, di Yunior Fernández, e /País sobre las aguas/, di Laura Domingo, tra i tanti.

Inoltre si onoreranno i 50 anni della rivista /Signos/ e il suo creatore Samuel Feijóo, poeta, pittore, scrittore e folclorista, al quale sono dedicati diversi spazi per ricordare la sua vasta opera nel 105º anniversario della sua nascita, ha assicurato alla stampa Sergio Mesa, presidente del Centro Provinciale del Libro e la Letteratura nel territorio, che ha segnato la importanza dell’avvenimento culturale fieristico appena iniziato.

«Oltre al commercio dei libri ci saranno presentazioni di testi, conversazioni con gli autori e omaggi a figure prestigiose dell’arte e la letteratura», ha aggiunto Mesa, dettagliando che dal punto di vista organizzativo la festa dei libri è distribuita in 12 programmi destinati a condividere novità letterarie e punti di vista attorno al mondo delle lettere, alle quali possono partecipare tutti i segmenti generazionali.

Durante le giornate letterarie, il pubblico parteciperà all’omaggio per il centenario di Benny Moré e della canzione /Longina/, di Manuel Corona, e ugualmente apprezzerà le attuazioni della compagnia Habana Compás Dance, del gruppo Interactivo, della cantante Ivette Cepeda e di Bobby Carcassés, premio nazionale della Musica.

Anche l’omaggio al 58º anniversario della fondazione dell’Esercito Centrale che si svolge oggi, giovedì 4, basato nell’ opera musicale del Comandante della Rivoluzione Juan Almeida Bosque, è un momento significativo, come l’attuazione del maestro Maykel Elizalde, con Juan Manuel Campos, la cantautrice Yudi Herrera, e le interpreti Yaila Corcho e Yudelkis Pérez.


Il legato di Fernando Ortiz è più vivo che mai

Pedro de la Hoz

A 103 anni dalla sua presentazione, l’edizione commemorativa del libro /I negri schiavi/, di Fernando Ortiz, presentata nella Casa d’Africa del centro storico della capitale, conferma gli straordinari valori di un’opera essenziale per la comprensione dell’essere cubano.

Il poeta etnologo Miguel Barnet, presidente della Fondazione Fernando Ortiz, istituzione che ha auspicato la pubblicazione con la Casa Editrice Ciencias Sociales, ha definito il saggio «un apporto insuperato e insuperabile», che ha segnato una tappa decisiva nel personale sviluppo del pensiero ortiziano e, in senso generale, in una nuova prospettiva della conoscenza dell’identità nazionale.

Poi ha segnalato che in soli dieci anni lo studioso aveva lasciato da parte i limiti della messa a fuoco positiva predominante in /I negri stregoni/, per ottenere con /I negri schiavi/, agli albori della Repubblica, una visione sino ad allora inedita sull’origine, l’impronta e il destino degli africani schiavizzati, partendo da fondamenta storiche, giuridiche, economiche e sociologiche.

Non è stao fortuito il fatto che con la nuova edizione del libro, la Fondazione ha posto in circolazione il numero 34 della sua rivista d’antropologia “Catauro”, il cui corpo centrale raccoglie saggi del nordamericano Ivo Miller e del cubano Tomás Fernández Robaina sui precedenti africani della società abakuá e la cubania della Regla di Ocha, tra i vari temi.

Secondo Barnet, l’istituzione in questo modo onora il suo mandato percorrendo i cammini aperti da Don Fernando e promuove un legato più vivo e necessario che mai per la nazione, quando siamo al punto di commemorare, il prossimo 10 aprile, il cinquantenario della sua morte.

Favorisce la lettura di /I negri schiavi/ il prologo scritto dal dottor Jesús Guanche, che sottolinea che rileggere questo studio «rende possibile comprendere quello che Ortiz ha fatto nella sua epoca e quanto si è avanzato per rendere omaggio alla sua memoria e soprattutto alla sua opera, patrimonio condiviso della nostra cultura, che si somma a quello che aveva accompagnato l’edizione del 1975, grazie a uno dei più lucidi intellettuali cubani del XX secolo, José Luciano Franco.

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