Cuba condanna il ricatto

La Commissione delle Relazioni Internazionali dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare di Cuba ha condannato energicamente, lunedì 8, la risoluzione approvata dal Parlamento Europeo in una recente sessione generale, intitolata «Sulla situazione d’emergenza in Venezuela»

Nella dichiarazione si afferma che questa risoluzione costituisce un nuovo passo nella scalata di azioni contro il governo costituzionale del presidente Nicolás Maduro Moros e del popolo venezuelano che difende il suo legittimo diritto di costruire il suo futuro senza ingerenza esterne, e che i riferimenti calunniosi e inaccettabili su Cuba «sono una eco delle false accuse diffuse da alcuni rappresentanti del governo degli Stati Uniti sulle presunte presenze di forze della sicurezza e di agenti cubani che controllano la gestione del governo venezuelano e partecipano ad azioni d’intimidazione o repressione».

«Respingiamo in maniera categorica queste menzogne e il tentativo di minacciare uno Stato sovrano e indipendente come Cuba, con possibili “conseguenze” per le sue relazioni con l’Unione Europea», ha segnalato.

La dichiarazione ricorda inoltre la natura umanista della cooperazione cubana con altri paesi, includendo il Venezuela, dove lavorano poco più di 20000 collaboratori cubani, dei quali il 96 % appartiene al settore della salute il resto a sfere come l’educazione, lo sport, la cultura e l’ambito agricolo-alimentare.

«Associare questa cooperazione con azioni che violano i principi del Diritto Internazionale, includendo il rispetto alla sovranità e al non intervento nei temi interni degli Stati, è un atteggiamento irresponsabile e immorale».

La Commissione delle Relazioni Internazionali dell’ Assemblea Nazionale di Cuba reitera così «la sua adesione al Proclama dell’America Latina e dei Caraibi come Zona di Pace e alla volontà di continuare a sviluppare le relazioni con l’Unione Europea e con tutte le sue istituzioni, senza condizioni e sulla base dell’uguaglianza, la reciprocità e il rispetto mutuo».

Anche il cancelliere cubano Bruno Rodríguez Parrilla ha affermato nel suo account nella rete sociale Twitter, che l’assessore alla Sicurezza Nazionale degli USA, John Bolton, 59 anni dopo riprende l’infame Memorandum di Lester Mallory e lo supera in brutalità, monroismo e maccartismo.

«Cuba respinge il ricatto», ha precisato Rodríguez Parrilla indicando il frammento del Memorandum del 6 aprile del 1960, nel quale l’allora vice segretario di Stato nordamericano, Lester Mallory, affermava che l’unico mezzo per far sì che il popolo cubano smettesse d’appoggiare il suo governo era provocare la sfiducia e la delusione con l’insoddisfazione economica e la penuria», e per quello dovevano mettere in pratica tutto quello che poteva indebolire la vita economica del paese, provocando fame e disperazione.

Nei giorni scorsi il Cancelliere cubano aveva denunciato la scalata delle “aggressioni monroiste” degli USA contro le misure di pirateria economica adottate da Washington per danneggiare il Venezuela e rubare le sue risorse.

Rodríguez Parrilla ha detto anche che di fronte al fallimento dei loro tentativi di «cambio di regime» nella nazione sudamericana, «Washington utilizza vergognose menzogne per giustificare la sua condotta sempre più aggressiva» e che le calunnie contro Cuba sono un’infamia.

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