II Sessione Straordinaria della IX Legislatura ANPP

La nuova Costituzione garantisce la continuità della Rivoluzione e l’irrevocabilità del socialismo

Il Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito, proclamando la nuova Costituzione ha detto che costituisce un privilegio eccezionale, perchè si tratta della seconda occasione in cui compie questa responsabilità.

“Il 24 febbraio del 1976, 43 anni fa, il Comandante in Capo prima di partire per l’estero per realizzare un suo impegno irrinunciabile, m’incaricò di sostituirlo nella cerimonia di”Proclamazione”», ha ricordato.

La data scelta non è casuale. 150 anni fa i mambì riuniti in Assemblea Costituente accordarono la nostra prima Costituzione rivoluzionaria.

Quel testo, ha ricordato, si proiettava per l’unità, la libertà, l’indipendenza e il riconoscimento dell’uguaglianza tra tutti i cubani.

Questa Costituzione è continuità di quella, ha detto Raúl, perchè salvaguarda l’unità di tutti i cubani e l’indipendenza e la sovranità della Patria.

A Guáimaro, ha ricordato ancora, sono seguite le Costituzioni di Jimaguayú e La Yaya, come continuazione dello stesso processo.

Quindi non è ozioso ricordare che nonostante le lotte dei mambì, non si ottenne la libertà sognata e la vittoria fu strappata dall’intervento nordamericano.

Seguendo il corso della storia, ha segnalato che nel mezzo dell’intervento militare nordamericano si approvò la Costituzione del 1901 e si pose come appendice l’Emendamento Platt.

Con la presenza del Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri e altre autorità della Repubblica di Cuba, è cominciata la Seconda Sessione Straordinaria della IX Legislatura dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare, in cui sarà proclamata la Nuova Costituzione della Repubblica di Cuba.


Fervore patriottico

 

Son presenti anche José Ramón Machado Ventura, Secondo Segretario del Comitato Centrale del Partito, Esteban Lazo Hernández, Presidente del Parlamento, e altri dirigenti del Partito e del Governo.

Dopo le note dell’Inno Nazionale sono state sparate 21 salve di cannone sparate simultaneamente dalla fortezza de La Cabaña e dal cimitero Santa Ifigenia, a Santiago di Cuba, Monumento Nazionale.

In un momento di straordinario simbolismo sono entrati nel salone tre giovani del Battaglione delle Cerimonie delle FAR, vestiti con le uniformi dell’Esercuto Liberatore, portando la Costituzione di Guáimaro, la prima Carta Magna rivoluzionaria proclamata 150 anni fa in un giorno come oggi.

La sola giovane ha posto lo storico documento in un’urna, azione accompagnata da scroscianti applausi I momento d’emozione e patriottismo non terminavano e i Giovani del Battaglione delle Cerimonie delle FAR sono entrati nella sala portando la nuova Costituzione, dopo gli accordi di una marcia interpretata dalla banda dello Stato Maggiore delle FAR.

Raúl, Díaz Canel e Lazo li hanno aspettati in piedi e il primo ha ricevuto il documento già storico, e lo ha collocato su un piedestallo a lato di quello con della Carta Magna di Guáimaro, testimone della solenne Sessione Straordinaria del Parlamento.

Non pochi hanno cantato le note dell’Inno Invasore, cantato dal Coro Nazionale con, come sfondo, le immagini di una carica mambì e foto di Fidel nella Sierra Maestra, con Almeida, il Che e altri combattenti delle nostre ultime gesta libertarie.

Il Presidente del Parlamento ha dato per conclusa la sessione ed ha affermato che la Costituzione proclamata questo 10 aprile marca il presente e il futuro della nazione cubana, di uomini e donne liberi, in difesa della Rivoluzione cubana su tutti i fronti.

Raúl è sceso dal podio e ha dato la mano ai membri del Consiglio dei Ministri in situati in prima fila nella sala e Díaz-Canel ha salutato i membri del Parlamento e dei Consigli di Stato e dei Ministri, che hanno occupato i posti nella presidenza. Una voce ha gridato “Viva la Rivoluzione”, seguito da un “Viva!” unanime e da prolungati applausi, il modo migliore per liberare tante emozioni.


Gli USA pianificano la minaccia più perentoria degli ultimi cinquant’anni

Raúl ha sottolineato che si sta allertando sulla condotta aggressiva che il governo statunitense ha scatenato contro l’America Latina e i Caraibi e lo fa in nome della dottrina Monroe, con un arrogante disprezzo maccartista per il socialismo, la libera determinazione dei popoli e i diritti sovrani dei paesi della regione. Ha ricordato che quel 26 luglio del 2018, commemorando il 65º anniversario della Moncada, e il primo gennaio di quest’anno, celebrando il 60º anniversario della Rivoluzione, aveva avvertito a proposito dello scenario avverso che si era formato, il risorgere dell’euforia e della fretta dei nostri nemici per distruggere l’esempio di Cuba.

«Nelle due occasioni ho segnalato la convinzione che si stava stringendo l’assedio dell’impero attorno a Venezuela, Nicaragua e Cuba. I fatti lo hanno confermato», ha dichiarato.

«La regione che Martí chiamò Nuestra America aveva, in tempi recenti, progredito nell’indipendenza regionale, in un clima di pace e armonia tra i suoi Stati membri», ha segnalato, ed ha aggiunto che con l’obiettivo di realizzare l’unità nella diversità si era avanzato in modo sostenuto verso l’integrazione, la complementarità e l’accordo tra tutti, per dare soluzioni ai problemi economici e sociali dei nostri popoli.

Tra le varie azioni ha citato la dichiarazione dell’America Latina e dei Caraibi come Zona di Pace e del progresso, con il proposito di realizzare una relazione più rispettosa con i vicini del nord.

«Ma, ha sottolineato, lo scenario di oggi è un altro e l’attuale governo degli Stati Uniti e la sua ambizione egemonica verso la regione, pianifica la minaccia più perentoria degli ultimi cinque decenni, dedicata alla pace, la sicurezza e il benessere dell’America Latina e dei Caraibi.

«A favore dei suoi obiettivi di dominio, l’impero ha orchestrato vari colpi di Stato: in un caso militare e in un altro di taglio parlamentare e per evitare l’ elezione dei leaders della sinistra, si è impedita la loro partecipazione alle elezioni mediante campagne mediatiche e oscure cause giudiziarie», ha segnalato.

«Precisamente domenica scorsa si è compiuto un anno dall’ingiusta reclusione di Luis Ignacio Lula da Silva, di cui reclamiamo la libertà», ha risaltato Raúl,

lamentando che esistano governi e forze politiche che in modo irresponsabile accompagnano l’impero in questa bellicosa scalata.


Una Costituzione che ceselli la continuità

18.04 – Presieduta dal Primo Segretario del PCC General d’ Esercito Raúl Castro Ruz, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, e Esteban Lazo Hernández, Presidente della ANPP, si è riunito in maniera straordinaria il parlamento nella sua 9ª Legislatura, per proclamare la nuova Costituzione della Repubblica votata dal popolo il 24 febbraio scorso in un Referendum.

/«…la Costituzione di Guáimaro, il 10 aprile del 1869, ha consacrato
definitivamente il diritto alla libertà di tutti i cubani (…)». /
/Fidel Castro Ruz/

Le coincidenze si possono trasformare in simboli. Possono sì lasciare indietro tutto l’alone del caso, possono ma solo quando definiscono la storia e il legato di un paese. Quando cesellano la   continuità.
Questo  10 aprile del 2019 ha smesso d’essere una coincidenza  per tornare ad essere radice.

Forse perché il simbolico si cominciò a scrivere in quell’altro aprile che 150 anni fa illuminò a Guáimaro la prima Costituzione rivoluzionaria.

E fu quello stesso spirito irredento di manigua mambì e di canti di unità quello che è vibrato ieri mercoledì 10, con la proclamazione della nuova Carta Magna, cerimonia che ha posto Cuba, ancora una volta di fronte alla sua lunga lotta per l’emancipazione.

È stata una proclamazione solenne. Ed è stata storica, potremmo dire, senza abusare del termine tante volte ripetuto, perché la storia che si è data appuntamento qui è stata tanta.

Per la seconda occasione, come il  24 febbraio del 1976, il Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito, ha avuto l’onore di proclamare la nuova Costituzione, della quale ha detto: «Garantisce la continuità della Rivoluzione e l irrevocabilità del Socialismo» e sintetizza gli ideali di tutti coloro che hanno lottato per una Cuba sovrana e indipendente.

La Seconda Sessione Straordinaria della IX Legislatura dell’ Assemblea Nazionale del Potere Popolar (ANPP), scenario di questo avvenimento , ha contato con la presenza di Miguel Díaz-Canel Bermúdez, Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, di José Ramón Machado Ventura, Secondo Segretario del Comitato Centrale del Partito, e di Esteban Lazo Hernández, Presidente de la ANPP, così come di altri dirigenti del Partito e del Governo.

CON LO SPIRITO DI GUÁIMARO

Dopo le note dell’Inno Nazionale, interpretato dal Coro Nazionale e dalla banda dello Stato Maggiore Generale delle Forze Armate Rivoluzionarie (FAR), è stao relizzato il slauto della nazione con 21 salve di cannone sparte simultanemante dalla Fortezza di San Carlos de La Cabaña e dal cimitero Santa Ifigenia, a Santiago di Cuba, Monumento Nazionale.

In un momento di forte simbolismo, tre giovani del Battaglione delle Cerimonie delle FAR, che indossavano le uniformi  dell’Esercito Liberatore, sono entrati ne salone del plenario portando la Costituzione di Guáimaro, e l’hanno posta su un piedistallo

Poi, davanti ai 589 deputati presenti, il presidente del Parlamento, Esteban Lazo Hernández, ha ricordato la promulgazione della Costituzione della Repubblica in Armi a Guáimaro, il 10 aprile del 1869.

Lazo ha ricordato chi furono i firmatari, tra i quali non c’era nessuna donna ed ha citato l’atteggiamanto avanzato di Ana Betancourt, che anticipandosi nel suo tempo, disse che era arrivato il momento di emancipare la donna.

Il Presidente della ANPP ha segnalato che solo a partire dal trionfo della Rivoluzione nel 1959, il sogno di Ana Betancourt  è diventato realtà con la partecipazione attiva e decisa delle donne nella Rivoluzione, e oggi le donne sono il 53,22 % di questo organo supremo del potere del popolo.

Partendo da quel testo costituzionale – ha precisato– e per tutta la lotta  indipendentista sono state scritte altre costituzioni, Baraguá, nel 1878, Jimaguayú, nel 1895, e la Yaya en 1897, e  tutte furono  espressione dei desideri di stabilire uno Stato sovrano e indipendente e, come disse Martí, una nazione «con tutti e per il bene di tutti».

Lazo ha riferito che la Costituzione del 1976 ci ha guidato sino ad oggi e l’ha considerata come una pietra miliare nella storia giuridica e politica  contemporanea di Cuba, che ha riflesso le conquiste della Rivoluzione nei suoi primi anni, come una bussola del processo d’istituzionalizzazione del paese.

Poi ha risaltato che quel testo difendeva l’unità nazionale, l’autodeterminazione dello Stato e l’esistenza di un Partito unico come forza dirigente che unisce la volontà di una nazione in difesa della libertà e l’indipendenza.

A questa IX legislatura – ha indicato – ha corrisposto l’onore d’assumere e condurre il processo di riforma costituzionale,  che ha avuto i suo momento culminante il 24 febbraio, quando è stato constatato l’impegno della maggioranza di un popolo in Rivoluzione, ed ha stata ratificata la nuova Costituzione che prenderà vita con le leggi che deriveranno da lei, per continuare a costruire questa Cuba che è e sarà sempre socialista.

Alina Balseiro Gutiérrez, presidente della Commissione Elettorale Nazionale, ha reiterato i risultati del  Referendum, quando i cubani Hanno ratificato con il loro voto diretto e segreto la Legge delle Leggi, che ha cominciato a guidare da questo mercoledì con la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

Durante il suo intervento  ha riaffermato la qualità del processo elettorale ed ha ricordato ogni tappa di preparazione e d’esecuzione del Referendum costituzionale.

FERVORE PATRIOTTICO

I momento d’emozione e patriottismo non terminavano e i Giovani del Battaglione delle Cerimonie delle FAR sono entrati nella sala portando la nuova Costituzione, dopo gli accordi di una marcia interpretata dalla banda dello Stato Maggiore delle FAR.

Raúl, Díaz Canel e Lazo li hanno aspettati in piedi e il primo ha ricevuto il documento già storico, e lo ha collocato su un piedistallo a lato di quello con della Carta Magna di Guáimaro, testimone della solenne Sessione Straordinaria del Parlamento.

Non pochi hanno cantato le note dell’Inno Invasore, cantato dal Coro Nazionale con, come sfondo, le immagini di una carica mambì e foto di Fidel nella Sierra Maestra, con Almeida, il Che e altri combattenti delle nostre ultime gesta libertarie.

Il Presidente del Parlamento ha dato per conclusa la sessione ed ha affermato che la Costituzione proclamata questo 10 aprile marca il presente e il futuro della nazione cubana, di uomini e donne liberi, in difesa della Rivoluzione cubana su tutti i fronti.

Raúl è sceso dal podio e ha dato la mano ai membri del Consiglio dei Ministri in situati in prima fila nella sala e Díaz-Canel ha salutato i membri del Parlamento e dei Consigli di Stato e dei Ministri, che hanno occupato i posti nella presidenza.

Una voce ha gridato “Viva la Rivoluzione”, seguito da un “Viva!” unanime e da prolungati applausi, il modo migliore per liberare tante emozioni.

LA COSTITUZIONE PASSO A PASSO

– 2 giugno del 2018
Per accordo dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare si crea una Commissione incaricata d’elaborare il Pre – Progetto di Costituzione.  Questa commissione, presieduta dal Generale dell’Esercito Raúl Castro Ruz che, con la presenza del Presidente dei Consigli  di Stato e dei Ministri, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, e del Secondo Segretario del Partito, José Ramón Machado Ventura, così come di altri 30 membri e quattro assessori, ha lavorato  intensamente  alla redazione  del Pre – Progetto.

Per questo impegno, è stato considerato il lavoro precedente di un gruppo di specialisti sugli elementi che si dovevano incorporare  alla Carta Magna, partendo dalle trasformazioni intraprese e dalla nostra esperienza nella costruzione del socialismo.

«Lavoriamo per ottenere una norma costituzionale che rifletta la perdurabilità d’una nazione sovrana, indipendente, socialista, democratica, prospera e sostenibile, e nello stesso tempo più inclusiva, in cui si rinforzi l’istituzionalità dello Stato Rivoluzionario e prevalga la predica martiana che la prima legge della nostra Repubblica sia il culto dei cubani alla dignità piena dell’uomo», ha detto allora  Miguel Díaz-Canel.

LISTA DEI 33 DEPUTATI CHE HANNO FORMATO LA COMMISSIONE INCARICATA D’ ELABORARE E  PRESENTARE IL PROGETTO DI COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA DI CUBA

Presidente della Commissione:
Generale d’ Esercito Raúl Castro Ruz, Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba.

Vicepresidente:
Miguel Díaz-Canel Bermúdez, Presidente dei  Consigli di Stato e dei Ministri

Membri:
• José Ramón Machado Ventura, Secondo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba.
• Teresa Amarelle Boué, segretaria generale della Federazione delle Donne Cubane.
• Ulises Guilarte de Nacimiento, segretario generale della Centrale dei Lavoratori di Cuba.
• Abelardo Álvarez Gil, membro della Segreteria del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba.
• Ana María Mari Machado, vicepresidente dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare.
• Homero Acosta Álvarez, seggretario del Consiglio di Stato.
•  José Amado Ricardo Guerra, segretario del Consiglio dei Ministri.
• Carlos Rafael Miranda Martínez, coordinatore nazionale dei
Comitati di Difesa della Rivoluzione ( CDR).
• Rafael Santiesteban Pozo, presidente dell’Associazione Nazionale dei Piccoli Agricoltori.
• José Luis Toledo Santander, presidente della Commissione dei Temi  Costituzionali e Giuridici, dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare.
• Miguel Ángel Barnet Lanza, presidente dell’Unione Nazionale degli Scrittori e gli Artisti di Cuba.
• Eduardo Moisés Torres Cuevas, presidente dell’Accademia di Storia  di Cuba e direttore della Biblioteca Nazionale José Martí.
• Ariel Mantecón Ramos, presidente dell’Organizzazione Nazionale degli studi legali collettivi.
• Antonio Hernández López, funzionario dell’ufficio del Secondo
Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba.
• Yumil Rodríguez Fernández, vice capo della Segreteria del
Consiglio di Stato.
• Elba Martínez Amador, capo dell’Area giuridica della Segreteria
del Consiglio dei Ministri.
• Johana Odriozola Guitart, direttrice giuridica del Ministero d’
Economia e Pianificazione  (in questa data).
• Raúl Alejandro Palmero Fernández, presidente della Federazione
Studentesca  Universitaria.
•  Elier Ramírez Cañedo, storiografo.
• Marcia Cristobalina Chicoy Ramírez, giudice del Tribunale
Provinciale di Camagüey.
•  Yoraida Núñez Bello, vice procuratrice generale di Santiago di
Cuba.
• Luis Rodobaldo Velázquez Pérez, presidente dell’Accademia
delle Scienze  di Cuba.
• Nancy Acosta Hernández, presidente dell’Assemblea Provinciale
del Potere Popolare a Guantánamo (in queste data).
•Yailin Orta Rivera, direttrice del quotidiano  Granma.
• Santiago Eduardo Lajes Choy, rettore dell’Università di
Camagüey.
• Alexis Lorente Jiménez, presidente dell’Assemblea Municipale
Del Potere Popolare a Sancti Spíritus.
•  Yansi María Bravo O´Farril, controllore capo provinciale in
Mayabeque (in questa data).
• Ania María Aparicio Albelo, direttrice provinciale di Giustizia a
Villa Clara.
• Janet Hernández Pérez, assessore della Ministro d’Educazione.
• Regla María Ferrer Domínguez, vicepresidente per l’Organo dell’
Amministrazione Provinciale a Pinar del Río.
• Ana Teresa Igarza Martínez, direttrice generale dell’Ufficio della
Zona Speciale di Sviluppo  Mariel.

• – 22 luglio 2018

Dopo varie sessioni di dibattito, i deputati hanno approvato il Progetto di Costituzione della Repubblica e questo è stato portato alla più ampia consultazione popolare.

«Possiamo affermare, ha detto Díaz-Canel nella chiusura del Primo Periodo Ordinario di Sessioni della IX Legislatura della ANPP, che stiamo di fronte a un progetto che contribuirà dopo la consultazione popolare e i referendum, a rinforzare l’unità dei cuba attorno alla Rivoluzione».

«Inizieremo un trascendentale esercizio politico e democratico»,ha assicurato il Generale d’ Esercito Raúl Castro durante la manifestazione  del 26 di Luglio, «il cui esito dipenderà prima di tutto dalla partecipazione attiva e impegnata dei cubani  (…), nel quale dovremmo ottenere che ogni cittadino comprenda la necessità e la portata dei cambi che dobbiamo introdurre nella Costituzione, in modo che si garantiscano il carattere irrevocabile del socialismo e la continuità della Rivoluzione».

• -13 agosto  2018

Inizia in tutto il paese il processo di consultazione popolare che si è esteso sono al 15 novembre ed ha mobilitato anche i cubani residenti all’estero, che hanno avuto la possibilità di partecipare.

Tutte queste informazioni sono state ricevute da un Gruppo di Lavoro formato da 30 compagni: nove membri e due assessori della Commissione redattrice e 19 di altre istituzioni. Il nuovo progetto risultato ha incluso cambi in circa il 60% degli articoli.

• – 22 dicembre 2018

L’Assemblea Nazionale del Potere Popolare, durante il Secondo Periodo Ordinario di Sessioni della IX Legislatura, dopo ave discusso e analizzato i nuovo testo costituzionale arricchito con le proposte della popolazione, ha approvato in votazione nominale la nuova Carta Magna . Esteban Lazo Hernández, presidente del Parlamento, ha convocato i cittadini con diritto al voto al Referendum da realizzare il 24 febbraio del 2019.

•- 28 dicembre 2018

I membri della Commissione Elettorale Nazionale, presieduta da Alina Balseiro Gutiérrez, hanno preso possesso dei loro incarichi mentre le commissioni elettorali provinciali, municipali, di circoscrizione e speciali, sono state designate e costituite successivamente.

•- 17 febbraio 2019

Si realizza la prova dinamica in vista del Referendum costituzionale. Le autorità elettorali hanno definito soddisfacente ed effettivo lo sviluppo della prova in tutto il territorio nazionale, esercizio che è stato realizzato con rapidità,trasparenza e rispetto dalla legge

•- 24 febbraio 2019

Ill Referendum costituzionale è stato realizzato in tutto il paese ed ha riflesso l’appoggio della stragrande maggioranza del popolo alla sua Rivoluzione; precedentemente era stato effettuato il voto all’estero, svolto come pianificato con trasparenza e totale rispetto della legge.

•- 10 aprile del 2019

Proclamazione della Costituzione. Una volta proclamata e pubblicata in questo giorno nella Gazzetta Ufficiale, la Carta Magna, ratificata da voto libero e segreto del popolo, comincia a guidare il destino del paese.

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