I volti dietro il fallito golpe contro il Venezuela

Sembra che Juan Guaidó pretendesse gemellarsi con Lopez, in quella che ha definito la fase finale dell’Operazione Libertà per cui -così sfacciatamente e senza pensare al popolo- in prima mattinata ha incitato alla violenza attraverso la rete sociale Twitter

Ana Laura Palomino García – www.granma.cu

Juan Guaidó, l’ “auto-proclamato” presidente del Venezuela, sembra aver preteso assumere, questo 30 aprile, il ruolo che i suoi capi alla Casa Bianca gli avevano indicato da quando lo hanno eletto come il fantoccio di turno nella guerra a tutti i costi contro il governo di Nicolás Maduro e la Rivoluzione Bolivariana del Venezuela.

Da qui che nel tentativo di golpe, questo martedì, pretendesse arrogarsi il ruolo di primo piano al fianco del dirigente dell’opposizione Leopoldo Lopez, che ha aiutato a fuggire -era agli arresti domiciliari- mentre chiamava il popolo ed i militari a scendere nelle strade del paese contro il governo legittimo.

Sembra che Juan Guaidó pretendesse gemellarsi con Lopez, in quella che ha definito la fase finale dell’Operazione Libertà per cui -così sfacciatamente e senza pensare al popolo- in prima mattinata ha incitato alla violenza attraverso la rete sociale Twitter

“Popolo del Venezuela, è necessario uscire insieme per strada, sostenere le forze democratiche e recuperare la nostra libertà. Organizzati ed insieme mobilitare le principali unità militari. Popolo di Caracas, tutti alla Carlota”, ha scritto.

Ma i volti dietro al golpe hanno una una portata ed un supporto che vanno al di là. Lo stesso vicepresidente USA Mike Pence, avrebbe inviato attraverso Twitter un messaggio a Guaidó in cui esprime il suo pieno sostegno e persino la sua soddisfazione: «To @jguaido, theNationalAssembly and allthefreedom-lovingpeople of Venezuela who are taking to thestreetstoday in #operacionlibertad—Estamos con ustedes! We are with you! America will stand with you until freedom & democracy are restored. Vayan con dios! #FreeVenezuela»

“Per @jguaido, l’Assemblea Nazionale e tutto il popolo amante della libertà del Venezuela che stanno prendendo le strade oggi in #operacionlibertad – Siamo con voi! L’America starà con voi finché la libertà e la democrazia non saranno ripristinate. Andate con Dio! #FreeVenezuela »

Come lo avrebbe qualificato il ministro degli Esteri venezuelano Jorge Arreaza, “Pence, assume il suo ruolo di capo del tentato colpo di stato. Nel nome di Dio fa appello alla violenza, distruzione e morte. Ciò è essere un buon cristiano? Il popolo del Venezuela e la sua Forza Armata Bolivariana sono garanzia di pace e rispetto della Costituzione”.

Da parte sua, anche il Segretario di Stato, Mike Pompeo, si è affrettato a celebrare il tentativo di golpe o “l’inizio dell’Operazione Verità”. «Today interim President Juan Guaido announced start of Operación Libertad. The U.S. Government fully supports the Venezuelan people in their quest for freedom and democracy. Democracycannot be defeated. #EstamosUnidosVE»

Oggi il Presidente ad interim Juan Guaido ha annunciato l’inizio dell’ Operazione Libertà. Il governo USA sostiene pienamente il popolo venezuelano nella sua ricerca di libertà e democrazia. La democrazia non può essere sconfitta. #EstamosUnidosVE»

A questo proposito, il capo della diplomazia venezuelana avrebbe detto che Pompeo “fa mostra di diplomazia, per promuovere e finanziare un violento colpo di stato in Venezuela. L’ossessione di Washington di controllare la ricchezza petrolifera del Venezuela li porta di goffaggine in goffaggine. Sottovalutano il Popolo di Simón Bolívar. #TrumpHandsOffVenezuela»

Luis Almagro, il famigerato Segretario Generale dell’OSA, non sarebbe rimasto dietro, pubblicando anche un messaggio di saluto all’ “adesione di militari alla Costituzione ed al Presidente in carica del Venezuela Guaidó” e ribadendo che “è necessario il più pieno supporto al processo di transizione democratica in modo pacifico».

Uno dei più attivi istigatori e vero artefice di questo tentativo è il senatore l’anti-cubano Marco Rubio, che non si nasconde per dimostrare il suo ruolo principale quando fin dalle prime ore di martedì 30 aprile, sta “mobilitando” nella campagna di ingerenza contro il Venezuela .

Questi sono indubbiamente i volti più visibili del tentato golpe di questo 30 aprile; dietro di loro si alza un impero che non può né vuole né potrà mai perdonare il governo di Nicolas Maduro e la Rivoluzione chavista per mantenere la sua fermezza, resistenza e dignità di fronte all’ignominia e irragionevolezza, di fronte all’enorme sfida di non porsi in ginocchio.


Las caras detrás del fallido golpe de estado contra Venezuela

Al parecer Juan Guaidó pretendía también hermanarse con López, en lo que llamó la fase final de la Operación Libertad, por lo que -con total descaro y sin pensar en el pueblo- amaneció incitando a la violencia a través de la red social Twitter

Autor: Ana Laura Palomino García

Juan Guaidó, el «autoproclamado» presidente de Venezuela, parece haber pretendido asumir este 30 de abril, el papel que sus jefes de la Casa Blanca le habían indicado desde que lo eligieron como el títere de turno en la guerra a toda costa contra el gobierno de Nicolás Maduro y la Revolución Bolivariana de Venezuela.

De ahí que el intento de golpe de Estado de este martes pretendiera arrogarse el papel protagónico junto al líder opositor Leopoldo López, a quien ayudó a escapar – se encontraba en prisión domiciliaria- a la vez que llamaba al pueblo y a los militares a tomar las calles del país en contra del gobierno legitimo.

Al parecer Juan Guaidó pretendía también hermanarse con López, en lo que llamó la fase final de la Operación Libertad, por lo que -con total descaro y sin pensar en el pueblo- amaneció incitando a la violencia a través de la red social Twitter.

«Pueblo de Venezuela, es necesario que salgamos juntos a la calle, a respaldar a las fuerzas democráticas y a recuperar nuestra libertad. Organizados y juntos movilícense a las principales unidades militares. Pueblo de Caracas, todos a la Carlota», escribió.

Pero los rostros tras el golpe tienen un alcance y un respaldo que van más allá. El propio Vicepresidente estadounidense Mike Pence, enviaría a través de Twitter un mensaje a Guaidó en el que expresa su total apoyo y hasta su satisfacción: «To @jguaido, the National Assembly and all the freedom-loving people of Venezuela who are taking to thestreetstoday in #operacionlibertad—Estamos con ustedes! We are with you! America will stand with you until freedom & democracy are restored. Vayan con dios! #FreeVenezuela»

Tal como lo calificara el canciller venezolano Jorge Arreaza, «Pence «asume su rol de jefatura del intento de golpe de Estado. En nombre de Dios hace llamados a la violencia,la destrucción y la muerte. ¿Eso es ser buen cristiano? El Pueblo de Venezuela y su Fuerza Armada Bolivariana son garantía de paz y respeto a la Constitución»

Por su parte, el Secretario de Estado Mike Pompeo se apresuró también a celebrar el intento de Golpe de Estado o «el inicio de la Operación Verdad».«Today interim President Juan Guaido announced start of Operación Libertad. The U.S. Government fully supports the Venezuelan people in their quest for freedom and democracy. Democracycannot be defeated. #EstamosUnidosVE»

Al respecto, el jefe de la diplomacia venezolana diría que Pompeo «hace un alarde de diplomacia, al promover y financiar un golpe de Estado violento en Venezuela. La obsesión de Washington por controlar la riqueza petrolera venezolana, los lleva de torpeza en torpeza. Subestiman al Pueblo de Simón Bolívar. #TrumpHandsOffVenezuela»

Luis Almagro, el tristemente célebre secretario General de la OEA, no se quedaría atrás, publicando también un mensaje de salutación a la «adhesión de militares a la Constitución y al Presidente encargado de Venezuela Guaidó» y reiterando que «es necesario el más pleno respaldo al proceso de transición democrática de forma pacífica».

Uno de los más activos instigadores y verdadero artífice de este intento es el Senador anticubano Marco Rubio, quien no se esconde para demostrar su papel principal cuando desde la madrugada de este martes 30 de abril, esytá «movilizando» en la campaña de injerencia contra Venezuela.

Estos son sin dudas, los rostros más visibles del intento de golpe de Estado de este 30 de Abril; detrás de ellos se alza un imperio que no puede ni quiere ni perdonará nunca al gobierno de Nicolás Maduro y a la Revolución chavista por mantener su firmeza, resistencia y dignidad ante la ignominia y la sinrazón, ante el desafío enorme de no ponerse de rodillas.

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