La polizia irrompe illegalmente nell’ambasciata del Vzla

Il gruppo di attivisti che protegge l’ambasciata ha respinto lo sgombero illegale ed ha assicurato che la lotta non è finita.

La Polizia Metropolitana di Washington ha fatto irruzione illegalmente nell’ambasciata venezuelana dopo aver rotto le serrature delle sue porte. Lì hanno consegnato un documento di sgombero, senza firma, agli attivisti che si trovano all’interno dell’edificio da metà aprile, di fronte alla minaccia di usurpazione da parte di Carlos Vecchio, “rappresentante” dell’oppositore Juan Guaidó.


Tuttavia, gli agenti si sono ritirati immediatamente e il Collettivo di Protettori dell’Ambasciata, come si chiama il gruppo di attivisti, rimane all’interno della sede diplomatica venezuelana.

I manifestanti all’interno e all’esterno dell’edificio hanno respinto l’attacco in quanto è una violazione della Convenzione di Vienna. Inoltre, hanno assicurato che la consegna illegale dell’ambasciata a dirigenti dell’opposizione venezuelana fa parte del colpo di Stato continuato contro il governo costituzionale di Nicolás Maduro.

Il documento dello sgombero, senza carta intestata o firma, indica che il Governo degli Stati Uniti riconosce Vecchio e per ordine di questo tutte le persone che si trovano all’interno dell’ambasciata venezuelana sarebbero sgomberate.

Il testo termina con una minaccia: “Chiunque rifiuti di obbedire alle richieste e agli ordini di sgomberare la proprietà violerà la legge federale e del Distretto di Columbia, e potrebbe essere arrestato e perseguito penalmente”.

Il Collettivo di Protezione dell’Ambasciata ha pubblicato un video con la sua dichiarazione di fronte alla minaccia di sgombero illegale.

“Questa è una truffa, sono loro che dovrebbero essere arrestati, ma sono orgoglioso di essere stato in grado di proteggere questa ambasciata durante i giorni in cui siamo stati qui. Questa lotta non è finita e sapremo che abbiamo fatto tutto il possibile per resistere a questa aggressione da parte dell’imperialismo e alla violazione della Convenzione di Vienna”, ha detto uno degli attivisti insieme ad altri tre compagni.

Allo stesso modo, un altro membro del collettivo ha affermato che “questo sarà conosciuto nella storia come un grande errore dell’Impero degli USA”. Ha aggiunto che “violando la Convenzione di Vienna gli Stati Uniti inviano un messaggio al mondo che le ambasciate a Washington non sono protette dal diritto internazionale”.

IL GOVERNO VENEZUELANO NON HA AUTORIZZATO L’INGRESSO DELLA POLIZIA NELLA SUA AMBASCIATA STATUNITENSE. 

Il Governo del Venezuela ha denunciato lunedì che non ha autorizzato l’ingresso della polizia degli Stati Uniti nell’edificio della sua ambasciata a Washington per lo sgombero illegale degli attivisti che difendono la struttura, autorizzati dall’amministrazione del presidente Nicolás Maduro.

Il vice ministro venezuelano per il Nord America, Carlos Ron, ha indicato attraverso il suo account Twitter che l’irruzione nelle strutture della sede diplomatica è illegale.

“Questa intromissione è un’ulteriore violazione del diritto internazionale da parte delle autorità degli Stati Uniti e un’aggressione contro il Venezuela”, ha detto il funzionario.

Inoltre, ha ribadito che difenderanno il rispetto del diritto internazionale nonostante le pressioni e le aggressioni che sono state commesse contro la nazione sudamericana per sovvertire la sua sovranità.

“Il Collettivo per la Protezione dell’Ambasciata non sta invadendo, è stato invitato dentro l’Ambasciata dalle autorità legittime e costituzionali del Venezuela”, ha detto.

Inoltre, Ron ha denunciato che sul posto sono arrivati anche manifestanti non autorizzati, che hanno attaccato gli attivisti presenti, “sono entrati e non ci sono stati arresti o tentativi di fermarli” da parte della polizia statunitense.

Con informazioni di teleSUR

http://www.cubadebate.cu


USA: cresce l’assedio contro i difensori dell’ambasciata venezuelana

 

Gli attivisti che difendono l’Ambasciata del Venezuela negli Stati Uniti,  con sede a Washington, hanno denunciato che l’assedio al quale sono sottoposti da quasi un mese è stato accresciuto, con il taglio dell’acqua potabile all’edificio.

«Invio un saluto solidale pieno di profonda ammirazione e gratitudine al Gruppo di protezione della nostra Ambasciata a Washington, che con valore affrontano le aggressioni di una destra malata e di un impero criminale. Questo è il degno popolo degli USA».  Nicolás Maduro

Senza luce e ora senz’acqua  

«Ora il Governo degli USA ha tagliato l’acqua nell’Ambasciata del Venezuela per farci andare via. Non c’è elettricità, non c’è acqua e poco cibo» ha denunciato  Medea Benjamin, una delle fondatrici dell’organizzazione femminista e pacifista Code Pink nel suo account di Twitter  «È così che il Grande Fratello cerca di schiacciare anche altri paesi. Noi ci manteniamo fermi» ha aggiunto.

Sono 15 gli attivisti che restano all’interno della recinzione dalla metà del mese d’aprile scorso, per impedire che Carlos Vecchio, il detto «rappresentante» del deputato dell’opposizione Juan Guaidó, che si è autoproclamato “presidente ad interim venezuelano”, occupi l’ambasciata.

Il rappresentante di Guaidó ha ordinato il taglio della luce 

Medea Benjamin ha denunciato che è stato Vecchio ad esigere dalle autorità statunitensi di tagliare l’energia elettrica della sede diplomatica.

Dopo aver rotto le relazioni diplomatiche con gli Stati Uniti, il presidente Nicolás Maduro, aveva chiesto, nel gennaio scorso, a tutto il personale diplomatico venezuelano di ritornare in patria ed i seguaci di Guaidó avevano informato pubblicamente della loro intenzione d’occupare l’ambasciata.

Code Pink ha ricordato che stanno dentro l’ambasciata con il permesso dei diplomatici venezuelani per proteggerla dall’occupazione delle forze dell’opposizione venezuelana, come parte del Colpo di Stato orchestrato dagli Stati Uniti».

Poi ha sottolineato che dal 1º maggio «una turba» di simpatizzanti di Guaidó mantiene attorno all’edificio un vero assedio, bloccando l’accesso di alimenti e di altri articoli per gli attivisti.

Il Presidente Maduro saluta gli attivisti

El presidente Maduro venerdì 10 ha espresso un ringraziamento pubblico al gruppo che difende l’ambasciata venezuelana a Washington, e che ha affrontato le aggressioni di una «destra malata» e l’ingerenza imperialista.

«Invio un saluto solidale, pieno di profonda ammirazione e gratitudine al gruppo di protezione della nostra ambasciata a Washington, che con coraggio ha affrontato le aggressioni di una destra malata e di un impero criminale», ha scritto il governante in un messaggio pubblicato nel suo account di Twitter.

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