Diversi aerei spia USA violano lo spazio aereo del Venezuela

La Forza Armata Nazionale Bolivariana (FANB) ha emesso un comunicato stampa domenica 21, dove ha condannato energicamente l’incursione di un aereo spia degli Stati Uniti (EE.UU.) nello spazio aereo venezuelano lo scorso 19 luglio.

“Aerei intercettori della FANB, in missione di ricognizione, alle 11:33 hanno identificato visivamente l’aereo, confermando che si trattava di un aereo modello EP-3E ARIES (versione di riconoscimento e intelligence elettronica) appartenente all’esercito degli Stati Uniti d’America”, indica il comunicato.

Il corpo militare ha sottolineato che l’azione statunitense viola i procedimenti stabiliti dall’Organizzazione dell’Aviazione Civile Internazionale (OACI) ed ha qualificato questo tipo di azioni come una ripetuta e grave minaccia alla sicurezza per la gran quantità di aeronavi e di aviazione generale che transitano i cieli della costa caraibica venezuelana.

“Questo genere di fatti è successo in 76 occasioni durante l’anno 2019, e costituisce una ripetuta e grave minaccia alla sicurezza per la grande quantità di aerei commerciali e di aviazione generale che passano quotidianamente, particolarmente al nord della nostra zona economica esclusiva e nella quale Venezuela è il garante della sicurezza”, sostiene il comunicato della FANB.

Nel nuovo episodio successo questo sabato 27, l’aeronave statunitense non ha risposto ai tentativi di comunicazione via radio delle autorità aeree venezuelane, perciò è stato scortato fino a quando ha cambiato direzione.

Gli USA hanno confermato questa domenica la violazione dello spazio aereo in Venezuela, con la realizzazione di quello che loro hanno denominato come voli di vigilanza, ha ratificato il capo del Comando Sud, ammiraglio Craig Faller.

La situazione è stata denunciata dal cancelliere venezuelano, Jorge Arreaza, che ha dichiarato che porterà questa violazione dello spazio aereo del paese sud-americano ad istanze dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU).

Previamente, Faller ha assicurato che l’esercito statunitense “continuerà a volare ed ad operare dove sia che si applichino le norme internazionali e questo include attorno a Venezuela, al Sud America ed al mondo”.

da Telesur traduzione Marco Bertorello

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