ONU i deliri di Bolsonaro

L’Assemblea generale delle Nazioni Unite, dopo i saluti di rito del Segretario Gutierrez, ha iniziato i suoi lavori con gli interventi di Bolsonaro e Trump. A sottolineare il livello drammatico delle relazioni internazionali attuali.

E’ una fake news che l’Amazzonia è il polmone del mondo e che sia un patrimonio dell’umanità. Questa l’affermazione di chi oggi è presidente del Brasile grazie al doppio colpo di stato orchestrato contro Dilma prima e Lula, ancora in carcere, dopo. Parla addirittura di “spirito colonialista” contro il Brasile nel definire la reazione internazionale per la discutibile gestione degli incendi in Amazzonia e soprattutto l’istigazione a essi attraverso famigerate dichiarazioni. E lo fa lui, Bolsonaro, vassallo di quel neo-liberismo che sta attaccando la sovranità e l’indipendenza di paesi come il Venezuela e Cuba.

Bolsonaro è arrivato anche a denunciare dal palco dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite un accordo stretto dai suoi predecessori con l’Avana. La “dittatura cubana” aveva portato in Brasile “medici senza formazione” nell’ambito di un accordo di cooperazione. Ma i deliri di Bolsonaro non sono finiti. La storia, ha proseguito, “dimostra che agenti cubani sono stati inviati per sviluppare dittature. Hanno tentato di far cambiare l’ordinamento brasiliano ma non ci sono riusciti”, ha insistito.

La delegazione cubana ha abbandonato l’Aula.

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