Il messaggio della Rivoluzione cubana

Piuttosto che tradire il nostro obiettivo o permettere che la nostra Rivoluzione si deluda o degeneri, sotto la pressione del nemico o dell’azione di pochi decisi, dei codardi e degli opportunisti, noi trionferemo

Raúl Castro Ruz www.granma.cu

L’entusiasmo delle masse latinoamericane per la Rivoluzione cubana si mantiene, si riafferma e si estende, principalmente per il suo carattere, per la sua profondità, perché è una Rivoluzione radicale del popolo; una Rivoluzione che, sia politicamente che economicamente e socialmente, va alla radice dei mali dei nostri popoli e produce trasformazioni profonde, decisive, storiche.

I problemi capitali dei paesi latinoamericani sono simili, pur tra le molte differenze che abbia un paese con l’altro. Tutti i paesi avvertono, in misura maggiore o minore, il peso dello sfruttamento e dell’intervento degli interessi stranieri. Tutti resistono alle mediatizzazioni (repubblica mediatiza, neocoloniale Cuba 1902 ndt) che si impongono alla loro rispettive sovranità, alle ingerenze nei loro affari interni e nella politica internazionale che devono seguire, del controllo straniero delle loro ricchezze, delle condizioni svantaggiose di un commercio che, secondo le parole di un diplomatico colombiano, può considerarsi come un cambio di dollari per nichel, in cui quelli che danno i dollari siamo noi e in cambio di ciò riceviamo nichel.

Tutti i paesi latinoamericani soffrono per il sottosviluppo economico, per l’inflazione e la carestia, per la disoccupazione endemica, per il basso reddito nazionale, per la fame e miseria che opprime ampi settori di questi popoli. Tutti si lamentano, in misura maggiore o minore, dell’inflazione e dell’azione delle oligarchie, dei gruppi politici conservatori e reazionari che, al fine di raggiungere il potere o conservarlo, si subordinano ai potenti interessi degli sfruttatori stranieri, che rafforzano e aumentano il loro dominio con le frequenti cessioni e concessioni che fanno a scapito delle ricchezze nazionali e degli interessi degli stessi impresari nazionali.

Quando parliamo con un latinoamericano di qualsiasi dei nostri paesi, della classe sociale che sia, uomo d’affari o lavoratore, contadino o lavoratore della città, dirigente politico o sociale, troviamo, ad ogni passo, nelle loro descrizioni, casi e cose che ci ricordano i nostri stessi problemi, le nostre stesse difficoltà, i nostri stessi mali passati e presenti.

Quando Marti parlava della Nostra America, quando non limitava la sua patria alle nostre amate isole, ma si considerava come figlio e servitore di tutta la Nostra America, aveva presente, sicuramente, questa somiglianza dei mali che ci affliggono, dei nemici che ci attaccano, dei pericoli che ci minacciano.

ANDARE ALLA RADICE

 

La Rivoluzione cubana, a causa della sua drammaticità eroica e per la sua profondità radicale, è diventata un catalizzatore delle enormi energie dei popoli latinoamericani, come un catalizzatore di tutte le tendenze che vogliono, per i nostri paesi, libertà, sviluppo e progresso.

La Rivoluzione cubana sta attaccando risolutamente e nella stessa radice i mali, alcuni secolari, che assillano la nostro Patria, mali che sono, fondamentalmente e decisamente, comuni a tutta l’America Latina.

La Rivoluzione cubana è una rivoluzione vera, non di cerotti al mercurio cromo; una rivoluzione che non scende a patti né fa compromessi con gli interessi creati opposti al popolo.

Ecco perché conquista il cuore dell’America Latina, ecco perché ha proiezioni e ripercussioni così profonde nei paesi fratelli.

E’ che ogni nostra vittoria contro i controrivoluzionari, ogni importante misura fondamentale, ogni progresso della Rivoluzione, sebbene ci attiri più odio dei nemici e aumenti i loro sforzi per sconfiggerci, per dividere le forze rivoluzionarie e opporci, con qualsiasi pretesto, uno contro l’altro, per creare sfiducia nazionale nell’orientamento rivoluzionario, per ingannare e disorientare i popoli e tutti gli elementi che ci appoggiano e ci aiutano, aumenta la proiezione latinoamericana della nostra Rivoluzione.

Noi non esportiamo la rivoluzione. Non crediamo che il nostro aiuto ai paesi fratelli debba consistere nell’invio di spedizioni liberatrici.

Il miglior aiuto che possiamo dare oggi … agli altri popoli dell’America Latina è mantenere la nostra Rivoluzione, difenderla dagli attacchi di tutti i suoi nemici, portarla avanti nel raggiungimento dei suoi grandi obiettivi. Se la Rivoluzione cubana venisse sconfitta o snaturata, se le si facesse perdere il suo carattere radicale e profondo, le tirannie e i governi traditori sarebbero rafforzati a spese dei popoli.

I veri rivoluzionari cubani, quelli che sentono la trascendenza latinoamericana e umana della nostra opera, quelli che vogliono veramente aiutare gli altri popoli fanno della difesa della rivoluzione -radicale e del popolo- così com’è, e dell’unità di tutte le forze rivoluzionarie, il primo e il più fondamentale di tutti i suoi obblighi

PODEROSO SCUDO CONTRO TENTATIVI INTERVENTISTI

 

La campagna di diffamazione, di calunnie e di menzogne contro la Rivoluzione cubana, originata nei circoli dei grandi monopoli USA e mantenuta in modo persistente, con feroce tenacia ed odio non mascherato (…), non attacca solo la Rivoluzione cubana e noi che siamo a capo o collaboriamo, da qualsiasi posizione, al suo sviluppo e progresso, ma le più sentite aspirazioni e speranze dei paesi latinoamericani.

L’aiuto morale che ci danno i popoli latinoamericani è enorme. Ci difendono: formano come un poderoso scudo contro i tentativi interventisti stranieri di coloro che vogliono schiacciare la Rivoluzione cubana, di coloro che vogliono porre nuovamente in ginocchio il popolo di Cuba.

È commovente vedere l’amore che i nostri popoli fratelli esprimono per Fidel, l’amore con cui ci hanno accolto, l’amore con cui accolgono chiunque faccia parte della Rivoluzione cubana o la rappresenti.

Uno si sente contento e preoccupato, al contempo, nel comprovare il sentimento e la speranza che i popoli latinoamericani ripongono in noi.

Contenti perché il suo amore per Cuba e per la Rivoluzione è un aiuto formidabile, il più grande aiuto esterno che possiamo avere contro calunniatori, bugiardi, interventisti e controrivoluzionari che vogliono affondare la nostra Rivoluzione e soggiogare, di nuovo, la nostra Patria.

Preoccupati perché ci opprime il peso della responsabilità che abbiamo con nostra America, perché comprendiamo appieno che non possiamo deludere le speranze che questi popoli ripongono in noi, perché vogliamo e dobbiamo mantenerci degni del loro amore, della loro fiducia e del loro entusiasmo.

Imbarcandoci sul Granma per intraprendere la nostra cruenta lotta, noi giuriamo di essere liberi o morire nella lotta. Oggi, quando consideriamo i nostri doveri verso il popolo di Cuba e verso i popoli fratelli dell’America Latina, il nostro giuramento è quello di cadere con onore o morire con dignità piuttosto che deludere le speranze del nostro popolo e dei nostri popoli fratelli. Piuttosto che tradire il nostro obiettivo o permettere che la nostra Rivoluzione si deluda o degeneri, sotto la pressione del nemico o dell’azione di pochi decisi, dei codardi e degli opportunisti noi trionferemo.

Siamo un piccolo paese con una grande responsabilità. Stiamo esplorando i percorsi della storia della nuova indipendenza latinoamericana. La nostra rivoluzione, come un faro di speranza, proietta la sua luce sui nostri paesi fratelli. La Rivoluzione cubana -la Rivoluzione del nostro piccolo paese- ha scosso duecento milioni di latinoamericani, ha dato loro una nuova coscienza delle loro forze e del loro destino, ha elevato il sentimento di solidarietà e cooperazione latinoamericana a favore degli alti ideali di liberazione, progresso e libertà. Ha messo in moto nuove forze.

L’America Latina troverà i mezzi per unirsi e cooperare per accelerare il suo sviluppo e garantire la sua libertà.

Cuba è all’avanguardia in questo sforzo. Non lasceremo che la luce della Rivoluzione cubana si spenga per i popoli fratelli della nostra America.

Fonte: Estratti della conferenza “Il messaggio della Rivoluzione cubana”, offerto nella Casa de las Américas, l’11 settembre 1959 e pubblicato interamente 60 anni fa sul giornale Revolution, il 12 settembre 1959.


El mensaje de la Revolución Cubana

Antes que traicionar nuestro objetivo o permitir que nuestra Revolución se defraude o degenere, bajo la presión del enemigo o la acción de los pocos firmes, de los cobardes y de los oportunistas, nosotros triunfaremos

Autor: Raúl Castro Ruz

El entusiasmo de las masas latinoamericanas por la Revolución Cubana se mantiene, se reafirma y extiende debido, principalmente, a su carácter, a su profundidad, a que es una Revolución radical del pueblo; una Revolución que, tanto en lo político como en lo económico y lo social, va a la raíz de los males de nuestros pueblos y produce transformaciones profundas, decisivas, históricas.

Los problemas capitales de los países latinoamericanos son similares, por muchas diferencias que haya de uno a otro país. Todos los países sienten en mayor o menor grado el peso de la explotación y la intervención de los intereses extranjeros. Todos se resisten a las mediatizaciones que se imponen a sus soberanías respectivas, de las injerencias en sus asuntos internos y en la política internacional que deben seguir, del control extranjero de sus riquezas, de las condiciones desventajosas de un comercio que, según el decir de un diplomático colombiano, puede considerarse como de un cambio de dólares por níqueles, en el que los que dan los dólares somos nosotros y a cambio de ellos recibimos níqueles.

Todos los países latinoamericanos padecen por el subdesarrollo económico, por la inflación y la carestía, por el desempleo endémico, por la baja renta nacional, por el hambre y la miseria que agobia a amplios sectores de estos pueblos. Todos se quejan, en mayor o menor medida, de la inflación y la acción de las oligarquías, de los grupos políticos conservadores y reaccionarios que para alcanzar el poder o conservarlo se subordinan a los poderosos intereses explotadores extranjeros, que se fortalecen y aumentan su dominio con las cesiones y concesiones frecuentes que les hacen a costa de las riquezas nacionales y de los intereses de los propios empresarios nacionales.

Cuando hablamos con un latinoamericano de cualquiera de nuestros países, sea de la clase social que sea, empresario u obrero, hombre de campo o de la ciudad, líder político o líder social, encontramos a cada paso, en sus descripciones, casos y cosas que nos recuerdan nuestros propios problemas, nuestras propias dificultades, nuestros propios males pasados y presentes.

Cuando Martí hablaba de Nuestra América, cuando no limitaba su patria a nuestras queridas islas, sino que se consideraba como hijo y servidor de toda Nuestra América, tenía presente, seguramente, esta similitud de los males que nos azotan, de los enemigos que nos atacan, de los peligros que nos amenazan.

IR A LA RAÍZ

La Revolución Cubana, por su dramatismo heroico y por su profundidad radical, ha venido a ser como un catalizador de las enormes energías de los pueblos latinoamericanos, como un catalizador de todas las tendencias que quieren para nuestros países libertad, desarrollo y progreso.

La Revolución Cubana está atacando resueltamente y en la misma raíz los males, algunos seculares, que agobian a nuestra Patria, males que son, en lo fundamental y decisivo, comunes a toda la América Latina.

La Revolución Cubana es una revolución de verdad, no de curitas de mercurocromo; una revolución que no contemporiza ni entra en compromisos con los intereses creados opuestos al pueblo.

Por eso se gana el corazón de América Latina, por eso tiene tan hondas proyecciones y repercusiones en los países hermanos.

Se trata de que cada victoria nuestra frente a los contrarrevolucionarios, cada medida importante fundamental, cada avance de la Revolución, si bien nos atrae más odio de los enemigos y hace aumentar sus esfuerzos por vencernos, por dividir a las fuerzas revolucionarias y oponer, con cualquier pretexto, unas a otras, por crear la desconfianza nacional en la orientación revolucionaria, por engañar y desorientar a los pueblos y a todos los elementos que nos apoyan y nos ayudan, aumenta la proyección latinoamericana de nuestra Revolución.

Nosotros no exportamos la revolución. No creemos que nuestra ayuda a los países hermanos ha de consistir en el envío de expediciones libertadoras.

La mejor ayuda que hoy podemos dar (…) a los demás pueblos de América Latina es mantener nuestra Revolución, defenderla de los ataques de todos sus enemigos, llevarla adelante en el cumplimiento de sus grandes objetivos. Si la Revolución Cubana fuera derrotada o desvirtuada, si se le hiciera perder su carácter radical y profundo, las tiranías y los gobiernos traidores se fortalecerían a costa de los pueblos.

Los verdaderos revolucionarios cubanos, los que sienten la transcendencia latinoamericana y humana de nuestra tarea, los que quieren ayudar de veras a los demás pueblos hacen de la defensa de la revolución –radical y del pueblo– como es, y de la unidad de todas las fuerzas revolucionarias, la primera y la más fundamental de todas sus obligaciones

ESCUDO PODEROSO CONTRA INTENTOS INTERVENCIONISTAS

La campaña de difamación, de calumnias y mentiras contra la Revolución Cubana, originada en los círculos de los grandes monopolios de los Estados Unidos y mantenida persistentemente, con tenacidad feroz y odio no disimulado (…), no ataca solo a la Revolución Cubana y a los que estamos en su frente o colaboramos desde cualquier posición a su desarrollo y avance, sino a las aspiraciones y esperanzas más sentidas de los países latinoamericanos.

La ayuda moral que nos dan los pueblos latinoamericanos es enorme. Ellos nos defienden: ellos forman como un escudo poderoso contra los intentos intervencionistas extranjeros de los que quieren aplastar la Revolución Cubana, de los que quieren poner nuevamente de rodillas al pueblo de Cuba.

Es conmovedor ver el cariño que nuestros pueblos hermanos expresan por Fidel, el cariño con que nos acogieron a nosotros, el cariño con que acogen a cualquiera que forma parte de la Revolución Cubana o la representa.

Se siente uno contento y preocupado, a la vez, al comprobar el sentimiento y la esperanza que ponen en nosotros los pueblos latinoamericanos.

Contentos porque su cariño por Cuba y por la Revolución es una ayuda formidable, la más grande ayuda exterior que podemos tener contra los extranjeros calumniadores, mentirosos, intervencionistas y contrarrevolucionarios que quieren hundir nuestra Revolución y sojuzgar de nuevo a nuestra Patria.

Preocupados porque nos abruma el peso de la responsabilidad que tenemos con nuestra América, porque comprendemos a cabalidad que no podemos defraudar las esperanzas que esos pueblos ponen en nosotros, porque queremos y tenemos que mantenernos dignos de su cariño, de su confianza y de su entusiasmo.

Al embarcar en el Granma para emprender nuestra cruenta lucha, nosotros juramos ser libres o morir en la lucha. Hoy al considerar nuestros deberes para con el pueblo de Cuba y para con los pueblos hermanos de la América Latina, nuestro juramento es el de caer con honor o morir con dignidad antes que defraudar las esperanzas de nuestro pueblo y de los pueblos hermanos. Antes que traicionar nuestro objetivo o permitir que nuestra Revolución se defraude o degenere, bajo la presión del enemigo o la acción de los pocos firmes, de los cobardes y de los oportunistas, nosotros triunfaremos.

Somos un país pequeño con una gran responsabilidad. Estamos explorando los caminos de la historia de la nueva independencia latinoamericana. Nuestra revolución, como un faro de esperanza, proyecta su luz sobre nuestros países hermanos. La Revolución Cubana –la Revolución de nuestro pequeño país–, ha sacudido a doscientos millones de latinoamericanos, les ha dado una nueva conciencia de sus fuerzas y de su destino, ha elevado el sentimiento de solidaridad y de cooperación latinoamericana en pro de los altos ideales de liberación, de progreso y de libertad ha puesto en movimiento nuevas fuerzas.

América Latina encontrará los medios de juntarse y cooperar para acelerar su desarrollo y garantizar su libertad.

Cuba está en la vanguardia de ese empeño. No dejaremos que la luz de la Revolución Cubana se apague para los pueblos hermanos de nuestra América.

Fuente: Fragmentos de la conferencia «El mensaje de la Revolución Cubana», ofrecida en Casa de las Américas, el 11 de septiembre de 1959 y publicada íntegramente hace 60 años en el periódico Revolución, el 12 de septiembre de 1959.

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