Mentre Washington assedia e opprime, i popoli si uniscono

La dichiarazione finale del X Incontro del Movimento di Fraternità e Solidarietà Mutua Venezuela-Cuba che si svolto qui nello scorso fine settimana, esige dagli Stati Uniti di porre fine al blocco economico, commerciale e finanziario mantenuto da circa 60 anni e di rispettare il richiamo della comunità internazionale d’eliminare questa politica criminale e obsoleta, pagando il risarcimento per i danni provocati.

Il documento, approvato da 160 delegati assistenti nazionali e stranieri, reclama la restituzione immediata a Cuba del territorio illegalmente occupato dalla base navale a Guantánamo, «territorio che gli Stati Uniti usurpano contro la volontà del Governo e del popolo di Cuba», precisa il proclama che inoltre manifesta la volontà del movimento di continuare a combattere per il socialismo e la lotta per la giustizia sociale per i due popoli, con l’esercizio della cooperazione solidale e riafferma l’appoggio assoluto ai governi guidati da Miguel Díaz-Canel Bermúdez e Nicolás Maduro Moros in un contesto internazionale marcato dall’ incremento dell’aggressione imperialista contro i popoli di Nuestra America.

Nella   giornata finale dell’incontro, Julio César García Rodríguez, capo dell’Ufficio d’Attenzione alle Missioni Sociali di Cuba in Venezuela, ha offerto la conferenza «Solidarietà come base delle nuove relazioni di cooperazione e complementazione», che rende visibile con esempi concreti l’impatto della complementarità nei settori chiave come la salute pubblica, l’educazione, lo sport e la cultura, il cui acceso era vietato alla maggioranza dei venezuelani.

Il membro del Comitato Centrale del Partito, ha ricordato che negli ultimi 18 anni e grazie alle idee umaniste di Fidel e Chávez, sono passati per il Venezuela circa 227.000 cubani e che oggi un totale superiore a 22.000 compatrioti collabora in 11 missioni che sostengono i programmi sociali guidati dalla Rivoluzione Bolivariana.

Yhonny García Calles, coordinatore generale del Movimento Nazionale di Amicizia e Solidarietà Mutua Venezuela-Cuba, ha definito l’incontro « un successo, perché abbiamo realizzato discussioni di grande interesse e ne samo uscit più forti», ed ha sotenuto che«i nostri popoli sono uniti dalle idee rivoluzionarie di Bolívar e di Martí; dall’intelligenza e dell’audacia di Hugo Chávez e Fidel Castro; dalla continuità del presidente Díaz-Canel e dal coraggio e il valore del nostro presidente compagno Nicolás Maduro Moros».

Simili linee di pensiero sono state difese da Aida Pilar Ramírez Fernández, vicepresidente dell’Associazione dei Cubani Residenti n Venezuela, (Acreven), nell’Isola di Margarita, stato Nueva Esparta, coordinatrice della Fondazione Barrio Adentro in questo Stato.

«Noi siamo mossi dalle responsabilità e dalle idde di Martí, di Fidel, e dal nostro impegno con Cuba e con il popolo bolivariano, e questo ci fa stare più uniti, difendendoci da questo impero che assedia e opprime i popoli».

Lilia María Zamora Rodríguez, direttrice dell’America Latina e i Caraibi nell’Istituto Cubano d’Amicizia con i Popoli (ICAP), ha commentato che le giornate hanno ratificato la necessaria unità nella diversità, per affrontare insieme la grande guerra economica che pratica, sia al Venezuela che a Cuba, l’imperialismo statunitense, e per contenere queste azioni e l’avanzata delle forze della destra fascista che minacciano la pace e l’auto determinazione dei popoli nel mondo e soprattutto nel nostro continente.

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