Matanzas – I cittadini di Matanzas hanno festeggiato, sabato 12 ottobre, il 326º anniversario della fondazione della città, in una giornata di fervore culturale e celebrazione, alla quale ha partecipato Esteban Lazo Hernández, presidente dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare e del Consiglio di Stato.
Lazo, che è membro del Burò Politico del Partito ha partecipato alla sessione solenne dell’Assemblea Municipale del Potere Popolare in occasione del compleanno di una città che cerca sempre di rinnovarsi e ha sempre scommesso per la cultura.
Il momento culminante della commemorazione è stata la riapertura del Teatro Sauto, dopo una ristrutturazione generale che si è estesa per diversi anni, un periodo eccezionale in cui è stato ricreato tutto lo splendore di questo gioiello architettonico.
Lazo ha definito il fatto vincolato al colosseo yumurino, nuovamente in piedi e con le sue porte aperte, come «spettacolare», al termine della gala artistica /El alma de la ciudad/.
La cerimonia, diretta dall’attore e direttore teatrale Rubén Darío Salazar, ha compreso un programma che illustra molto bene quanto significa il Sauto per i matanzeri, come si è fatto notare con lo stesso nome del concerto che nel suo primo segmento ha reso omaggio alla già scomparsa Cecilia Sodis Carrillo, direttrice dell’istituzione per più di vent’anni.
Questa giusta evocazione di una donna che ha lasciato il suo respiro in ognuno di questi spazi magici del teatro e che disgraziatamente è morta prima di vedere il finale felice dell’opera per cui ha tanto operato.
Il suo angelo è stato presente nell’interpretazione del Coro da Camera di Matanzas, diretto da José Antonio Méndez Valencia, dell’Orchestra Sinfonica de Matanzas, con la direzione del giovane César Eduardo Ramos, e la voce della soprano Lucelsy Fernández con altri solisti lirici.
Il finale che ha chiuso la venerabile tradizione culturale della detta Atene di Cuba lo ha offerto la compositrice e concertista Hilda Elvira Santiago, che ha composto per questa occasione un’opera sinfonica che consta di quattro parti : l’illusione, la gloria, la tristezza e e la speranza interpretate con classe dall’Orchestra Sinfonica di Matanzas.
Leonel Pérez Orozco, conservatore della città ha fatto un breve riassunto della storia del Teatro Sauto, fondato nel 1863 e disegnato dall’italiano Daniele Dall´Aglio, ed ha espresso parole di gratitudine per tutte quelle persone che hanno apportato quest’aria d’eccellenza che oggi mostra questo colosseo.
Kalec Acosta, attuale direttore del leggendario edificio, ha esclamato che non c’è Matanzas senza Sauto, né Sauto senza Matanzas, emozionato dall’allegria di vederlo così splendente.
Alpidio /Alonso, ministro di Cultura, ha considerato come un successo culturale la riapertura del Teatro Sauto, ha elogiato il restauro esemplare che gli ha restituito un alto grado d’originalità e ha detto che ora lo si deve curare e si deve realizzare una programmazione d’alta qualità.
Questo giorno d’entusiasmo per i yumurini ha contato anche sulla presenza di Omar Ruiz Martín, membro della Segreteria del Comitato Centrale del Partito; Liván Izquierdo Alonso, primo segretario del Partito nella provincia, e Tania León Silveira, presidente del Governo nel territorio.