Díaz-Canel: dare il luogo che tocca all’impresa statale socialista

«Esistono insufficienti capacità di reazione all’implementazione delle misure approvate per perfezionare la gestione dell’impresa statale socialista. Si discutono sempre i problemi che frenano questa gestione, ma oggi si apprezza più agilità nella presentazione di misure che facilitano che nella loro applicazione»,  ha sottolineato Miguel Díaz-Canel Bermúdez, Presidente della Repubblica, durante la riunione di lavoro con le Giunte di Governo, realizzata ieri mercoledì 20, nel Palazzo delle Convenzioni.

«Abbiamo fatto dei passi per sostituire meccanismi finanziari e amministrativi per economico -finanziari e senza dubbio ancora non si approfittano tutte possibilità e siamo lenti nel vincolare le produzioni al turismo, l’investimento straniero e il settore non statale», ha considerato il Presidente nell’incontro, nel quale sono stati analizzati tra gli altri temi, il compimento dei principali indici di direzione alla fine del terzo trimestre del 2019, così come l’implementazione di alcune delle misure approvate per stimolare  l’economia.

«La mentalità importatrice  ci detiene perchè è più facile importare che pensare agli incatenamenti, perchè questi vanno gestiti, necessitano pensare, incentivi, strutture per realizzarli, creatività, e questo è quello può portare a imprese solide con una vera sovranità», ha dichiarato.

Díaz-Canel ha detto: «Necessitiamo che si esegua tutto quello che si approva e necessitiamo dimostrare la viabilità e il successo dell’ impresa statale come ente fondamentale dell’economia ».

«E tutto questo, ha aggiunto è necessario in un ambiente particolarmente complesso con l’indurimento del blocco, di persecuzione finanziaria unito alla tesa situazione politica nell’area.

Per questo l’importanza, ha sottolineato, di mantenere l’unità, di non permettere fratture o dare strada a ingerenze o manipolazioni.

Durante la riunione, il Presidente ha reiterato la necessità di continuare con un adeguato lavoro ideologico nei collettivi dei lavoratori ed ha sottolineato il lavoro delle Giunte di Governo come rappresentanti  dello Stato di fronte al settore delle imprese : «La loro funzione non è realizzare impegni, ma dirigere processi.  Si tratta di valutare, proporre, senza dare spazio alle deviazioni delle risorse, agli imbrogli…».

Nelle sue raccomandazioni è tornato ancora una volta al ruolo dei quadri ed ha segnalato che si devono identificare i meglio preparati, e si è riferito anche alla necessità di sostenere l’impegno con le misure di risparmio implementate per superare la crisi del combustibile che ha danneggiato il paese.

Non ha tralasciato nemmeno le indicazioni del lavoro che sono diventate priorità: attendere l’auto rifornimento municipale, la campagna della semina del freddo e la produzione dello zucchero, rinforzare l’appoggio al turismo, potenziare le  relazioni università – governo, la politica della casa, continuare lo scontro al furto del combustibile e approfittare meglio le potenzialità del governo elettronico per il settore delle imprese.

«Se le imprese applicano meglio le misure approvate e realizzano queste indicazioni, staremo pensando come paese, e questa è la maniera più brillante per esaltare il 61º anniversario del Trionfo della Rivoluzione».

Díaz-Canel respinge le menzogne degli USA contro i professionisti cubani della sanità

 

Il presidente di Cuba, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha condannato ieri mercoledì 20, le nuove calunnie del governo degli Stati Uniti contro i professionisti della salute cubani ed ha affermato che il mondo conterà sempre con la vocazione umanista e solidale di questi.

Díaz-Canel ha segnalato nella rete sociale Twitter, che Washington semina odio contro Cuba, proteggendosi con ingannevoli ingiurie per giustificare il fallimento di una politica che non riuscirà mai a far arrendere un popolo che non cede di fronte alle minacce imperiali.

La morale dei nostri collaboratori della salute vince le perversità, ha indicato il dignitario cubano alludendo alle recenti dichiarazioni di Mike Pompeo, sulla partenza dei medici cubani dalla Bolivia dopo le aggressioni dei seguaci dell’autoproclamata presidente Jeanine Añéz.

Nel suo messaggio il segretario di Stato nordamericano si è riferito all’espulsione di centinaia di funzionari cubani ed ha festeggiato il fatto come un’azione positiva del Governo di fatto, invece di rimarcare che la misura è stata un decisione sovrana di Cuba

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