Bolivia: autorità della sanità golpiste mentono

Autorità golpiste della Bolivia mentono qualificando come “danno” la cooperazione di Cuba in questo paese, ha dichiarato questo venerdì il ministro di Salute Pubblica dell’Isola, Josè Angel Portal Miranda, nella rete sociale Twitter.

Portal Miranda ha denunciato che “è una grave offesa e mancanza di rispetto per i milioni di boliviani curati dai medici cubani.”

In una pubblicazione in Facebook, il ministro ha aggiunto che “nessuno potrà cancellare l’impronta amorosa di Cuba in Bolivia, come neanche potranno spegnere la luce dell’internazionalismo e la solidarietà del nostro paese, un principio della nostra Rivoluzione e della salute pubblica cubana.”

Più di 407000 lavoratori della salute cubani hanno offerto i loro servizi in 156 paesi per 56 anni di collaborazione medica internazionale.

Il 15 novembre, il Ministero di Relazioni Estere ha informato che:

“Nelle ultime ore diverse autorità presenti nello Stato Plurinazionale della Bolivia hanno presentato l’idea che alcuni collaboratori cubani incoraggiano le proteste che si stanno producendo in Bolivia, ed a questo si unisce una denuncia simile nelle reti sociali, attraverso account di provenienza dubbiosa e profili falsi, che incitano alla violenza contro il personale della salute”.

“In questo contesto, il 13 novembre, quattro membri della Brigata Medica ne El Alto sono stati fermati dalla polizia mentre si trasferivano verso la loro residenza, col denaro estratto da una banca per pagare i servizi di base e gli affitti dei 107 membri della Brigata Medica in questa regione”.

“La detenzione è stata fatta sotto la presunzione calunniosa che il denaro avrebbe dovuto finanziare le proteste. I rappresentanti della polizia e del Pubblico Ministero, hanno visitato le sedi della Brigata Medica ad El Alto e La Paz e si è confermato, a partire dai documenti, da elenchi e da dati bancari, che la cifra di denaro coincideva con la quantità estratta regolarmente tutti i mesi”.

da Cubadebate traduzione Ida Garberi

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