Evo Morales in Argentina

Il presidente boliviano Evo Morales è arrivato giovedì 12 in  Argentina, dove Prevede di restar per un periodo indefinito dopo l’abbandono del suo paese per  il colpo di Stato perpetrato il 10 novembre.

«Viene per  restare in Argentina», ha detto il cancelliere argentino Felipe Solá ricevendolo dopo il suo viaggio a Cuba, dov’è restato alcuni giorni.

Come ha detto Solá, Morales entra in condizione d’asilo, e nei  prossimi giorni chiederà la dichiarazione di rifugiato.

Il leader boliviano è arrivato con il suo  vicepresidente, Álvaro García Linera, una ministro e un ex ambasciatore del suo Governo.

Il mandatario indigeno, in novembre, ha lasciato la Bolivia per il Messico grazie a un’operazione congiunta guidata dal presidente del Messico, Andrés Manuel López Obrador, e dell’Argentina Alberto Fernández.

In Messico  è rimasto in condizione di protetto con diritto d’asilo per poco meno di un mese ed òra è in Argentina per incontrare i suoi figli, che hanno dovuto abbandonare la Bolivia a loro volta dopo l’affronto anti democratico.

Dal suo account nella rete sociale Twitter, Morales giungendo a Buenos Aires, ha ringraziato il Messico e l’Argentina per l’appoggio e a solidarietà che hanno permesso di salvargli la vita.

«Un mese fa sono arrivato in Messico, paese fraterno che ci ha salvato la vita, ed ero triste e sconfortato. Ora sono arrivato in Argentina per continuare a lottare per i più umili e per unire la Patria Grande, e sono forte e animato. Ringrazio il Messico e l’Argentina per tutto il loro appoggio e la solidarietà», ha scritto.

Inoltre ha espresso la sua eterna gratitudine al presidente, al popolo al governo del Messico, per salvarmi la vita e proteggermi.

«Mi sono sentito a casa con le sorelle e i fratelli messicani per tutto un mese», ha indicato ancora.

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