Incontri Diaz-Canel

Solo la cultura salva

Il Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, si è riunito con 20 intellettuali e artisti provenienti da dieci paesi dell’America Latina e dei Caraibi, che fanno parte della Giuria del Premio Casa de las Américas.

Il Telegiornale Nazionale della Televisione, ha informato che durante l’incontro  al quale hanno partecipato Alpidio Alonso Grau, ministro di Cultura, e Abel Prieto Jiménez, presidente della Casa, il mandatario cubano ha caratterizzato la situazione degli ultimi tempi della regione latinoamericana e caraibica, ed ha sottolineato la posizione di principio di Cuba e la sua decisione di resistere e vincere la crescente ostilità imperialista.

L’importanza dell’esempio ispiratore di Cuba per i popoli della regione è stata risaltata da alcuni dei membri della giuria, che hanno riconosciuto il ruolo della cultura nella formazione della nostra identità latinoamericana.

La cultura salvatrice è stata presente anche nell’incontro sostenuto martedì 28 con i professori dell’Università di Scienze Pedagogiche Enrique José Varona, della capitale, nella terza riunione d’analisi dei metodi per contribuire ad elevare il processo d’insegnamento apprendimento della lingua spagnola e della letteratura.

Gli interventi hanno riguardato la necessità di stimolare questi temi in tutte le facoltà e il ruolo del professore in questo impegno. Si è parlato dell’importanza della neuroscienza applicata all’educazione e dei risultati avuti nel miglioramento del processo d’apprendimento dei bambini, così come le investigazioni che si realizzano tra il Centro delle Neuroscienze di Cuba e il ministero d’Educazione, per individuare e caratterizzare i bambini con talenti per la scienza, la tecnologia e l’ingegneria.

Giovani professori hanno spiegato a Díaz-Canel il nuovo progetto virtuale dei corsi liberi online, al quale, ha informato il Telegiornale, si può accedere da un cellulare e un computer.

«Questo è vera scienza, orientata ai problemi fondamentali che abbiamo oggi nella nostra società», ha detto il mandatario, valutando le esperienze presentate.

«Poter aiutare i bambini ad avere successo nella vita ha molto a che vedere con la vocazione umanista della Rivoluzione», ha sottolineato.

Díaz-Canel ha avvertito che nella nostra società quello che predomina non è un buon dominio del linguaggio ed ha aggiunto d’essere convinto che non si tratta solo dei risultati dell’apprendimento, e che è molto quello che possiamo ottenere in quanto alla condotta umana e alla decenza delle persone che si distinguono per il loro comportamento e la loro cultura. Il Presidente ha controllato anche il programma dell’informatizzazione della società.

Verso una trasformazione della gestione integrale dell’audiovisivo cubano

 

Il Presidente Miguel Díaz-Canel ha incontrato i creatori della UNEAC e i rappresentanti del Ministero di Cultura, del ICRT, l’Icaic e dei media di comunicazione di massa.

La trasformazione del modo di gestire la produzione audiovisiva in maniera che soddisfi le necessità e le aspettative della società cubana di oggi, sono stati al centro dell’agenda analizzata durate un incontro sostenuto ieri, mercoledì 29,  dal Presidente della Repubblica Miguel Díaz-Canel Bermúdez con i creatori della Uneac e i rappresentanti del Ministero di Cultura, del ICRT, l’Icaic e i media di comunicazione di massa.

Il Presidente ha precisato che si tratta d’avanzare in temi puntuali e formulare proposte che rianimino la produzione nazionale e la programmazione, come la formazione dei realizzatori, per cui la Commissione Permanente di Cultura, i media e le reti sociali della UNEAC dovranno favorire l’articolazione di azioni concrete.

Lo scambio di criteri ha messo in luce la pertinenza di pensare e strutturare la creazione, la programmazione e la promozione audiovisiva come un’industria culturale solidamente concepita dalla generazione dei contenuti alla circolazione dei prodotti nei diversi supporti e piattaforme, con speciale enfasi nell’ambito digitale, data l’identificazione dei giovani con le nuove tecnologie dell’informazione.

L’approvazione del Fondo di Fomento Cinematografico, nella cui concezione è stata decisiva la partecipazione degli stessi realizzatori, è stata valutata positivamente dai presenti all’incontro,  come le potenzialità di una più efficace concertazione del Icrt e dell’Icaic nel disegno di una proiezione nella quale si uniscano valori culturali e divertimento.

Inoltre è stato espresso un richiamo a rinforzare lo staff degli insegnanti e i contributi multidisciplinari del movimento intellettuale alla Facoltà dei media audiovisivi dell’Università delle Arti e coinvolgere i creatori e i critici nella programmazione cinematografica e televisiva.

Questo incontro ha seguito gli accordi del IX Congresso della UNEAC, realizzato nel giugno scorso ed è stato un primo avvicinamento al riflesso della cultura nei media audiovisivi che si è svolto ne dicembre scorso.

Nella sessione di chiusura il Presidente della Repubblica ha proposto di rendere sistematico questo tipo di scambio.

In questa opportunità hanno partecipato all’incontro anche  Víctor Gaute, membro della Segreteria del Comitato Centrale e capo del  suo Dipartimento  Ideologico; il ministro di Cultura Alpidio Alonso; il presidente della Uneac, Luis Morlote; membri della Segreteria della Uneac e dell’esecutivo dell’Associazione di Cinema, Radio e TV, e noti creatori dei media, con altri intellettuali.

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