Cubainformacion: media e Legge Helms-Burton

Lo strano comportamento della stampa spagnola difronte alla legge Helms-Burton

 

Impedire qualsiasi investimento a Cuba è l’obiettivo dell’amministrazione di Donald Trump all’applicare integralmente la Legge Helms-Burton.

Il suo capitolo IV -che sanziona i dirigenti di società che investono sull’isola- mai era stato messo in pratica. Fino ad ora.

Gabriel Escarrer, consigliere delegato della società alberghiera spagnola Meliá, ha ricevuto pochi giorni fa la notifica che non può entrare negli USA.

Sono già 14 gli alti dirigenti di società a cui, per lo stesso motivo, gli si impedisce d’entrare in quel paese e ci sono in corso altre 70 notifiche.

Inoltre, sono una ventina le società denunciate dalla Legge Helms-Burton.

Alberto Navarro, ambasciatore dell’Unione Europea, lo spiegava molto chiaramente: l’obiettivo della Casa Bianca è “creare confusione ed incertezza su Cuba” e “dissuadere gli imprenditori affinché non investano”.

È l’asfissia più brutale dell’economia di Cuba. Le si nega il commercio ed il credito, sono silurati i suoi accordi medici, si restringono le rimesse, e si vieta il suo turismo…

Sapendo che, dopo, i media diranno che le carenze provocate nella popolazione sono il prodotto dell’ “inefficienza” del governo cubano.

Ma il più sorprendente è il modo in cui la stampa spagnola ci parla delle sanzioni alle proprie aziende: con una sorprendente freddezza. Che cambierebbe molto se quelle compagnie spagnole fossero state danneggiate da una legge cubana, vero?


El extraño comportamiento de la prensa española ante la Ley Helms-Burton

 

Impedir toda inversión en Cuba es el objetivo de la administración de Donald Trump al aplicar, de manera íntegra, la Ley Helms-Burton.

Su capítulo IV –que sanciona a directivos de empresas inversoras en la Isla- jamás se había puesto en práctica. Hasta ahora.

Gabriel Escarrer, consejero delegado de la empresa hotelera española Meliá, recibía hace unos días la notificación de que no puede entrar en EEUU.

Son ya 14 los altos ejecutivos de compañías a los que, por la misma razón, se les impide entrar en ese país, y hay otras 70 notificaciones en curso.

Además, son cerca de veinte las empresas demandadas por la Ley Helms-Burton.

Alberto Navarro, embajador de la Unión Europea, lo explicaba muy claro: el objetivo de la Casa Blanca es “crear confusión e incertidumbre sobre Cuba” y “disuadir a los empresarios para que no inviertan”.

Es la asfixia más brutal a la economía de Cuba. Se le niega el comercio y el crédito, se torpedean sus acuerdos médicos, se restringen las remesas, se prohíbe su turismo…

Sabiendo que, después, los medios dirán que las carencias provocadas en la población son producto de la “ineficiencia” del gobierno cubano.

Pero lo más llamativo es cómo la prensa española nos habla de las sanciones a sus empresas: con una pasmosa frialdad. Que cambiaría bastante si esas compañías españolas hubieran sido afectadas por alguna ley cubana, ¿verdad?

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