Prestito del FMI

Perché l’Argentina di Macri sí e il Venezuela rivoluzionario no?
«Sfortunatamente, il Fondo no: perché l’Argentina di Macri sí e il Venezuela rivoluzionario no?n è in condizione di considerare questa richiesta perché non c’è chiarezza sul riconoscimento internazionale del governo di questo paese sudamericano, ha detto martedì 17, un portavoce dell’organismo multilaterale.

Raúl Antonio Capote

Il Fondo Monetario Internazionale (FMI), è lo stesso organismo finanziario che ha concesso un prestito di 50.000 milioni di dollari al Governo pro yankee dell’ex presidente Mauricio Macri, in Argentina, ma ha respinto la petizione dell’ Esecutivo venezuelano di un prestito di 5000 milioni per frenare la pandemia del coronavirus.

«Sfortunatamente, il Fondo non è in condizione di considerare questa richiesta perché non c’è chiarezza sul riconoscimento internazionale del governo di questo paese sudamericano, ha detto martedì 17, un portavoce dell’organismo multilaterale.

Il cancelliere del Venezuela, Jorge Arreaza, aveva informato poche ore prima che il presidente venezuelano, Nicolás Maduro, aveva realizzato la richiesta del fondo d’emergenza, con il quale il paese bolivariano potrebbe «rinforzare le capacità di risposta» del sistema di salute locale alla propagazione del nuovo coronavirus.

Il prestito chiesto dal Venezuela, nazione che subisce una ferrea guerra economica ordita dagli Stati Uniti, che la costringe a carenze e sofferenze inaudite, era destinato a salvare vite, ad affrontare la pandemia.

Il denaro che il FMI «generosamente» ha consegnato all’Argentina nel 2018, era indirizzato a dare un forte sostegno alla gestione impopolare del reazionario Mauricio Macri, per indebitare gli argentini, e impoverire la nazione sudamericana.

Lo «strumento dello stesso demonio», come ha ben definito il FMI Nicolás Maduro, non è concepito per offrire aiuti disinteressati, è uno strumento di colonizzazione, di dominio imperiale.

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