Una firma comune contro il blocco

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Cina, Russia, Iran, Siria, Repubblica Democratica Popolare di Corea, Cuba e Nicaragua hanno inviato una lettera congiunta al Segretario Generale dell’ONU, António Guterres, affinché questo organismo esiga la revoca delle misure coercitive unilaterali USA.

La missiva denuncia che le sanzioni di Washington “minano gli sforzi” che questi paesi stanno compiendo per combattere il coronavirus, “in particolare per quanto riguarda l’acquisizione di attrezzature e forniture mediche”.

“Non possiamo permettere che i calcoli politici s’interpongano sulla strada per salvare vite umane”, sottolinea la lettera inviata mercoledì, secondo informazioni di Telesur.

I firmatari confermano che questo momento “non per fomentare il caos, ma per la solidarietà, cooperazione e prudenza mondiali, di unire gli sforzi a livello nazionale, regionale ed internazionale, senza alcun tipo di discriminazione”.

Oltre a far fronte alla pandemia del nuovo coronavirus, “la più grande emergenza sanitaria del nostro tempo”, alcuni paesi “devono anche far fronte ad altre circostanze eccezionali, come l’impatto negativo di misure coercitive collaterali”.

L’effetto distruttivo di dette sanzioni ostacola la capacità dei governi di accedere regolarmente al sistema finanziario internazionale o al libero commercio, minando quindi gli sforzi che le amministrazioni stanno realizzando per affrontare il COVID-19.


La comunità mondiale esige l’eliminazione delle sanzioni unilaterali

António Guterres, segretario generale della ONU, ha chiamato a cancellare le sanzioni imposte a differenti paesi per garantire l’accesso agli alimenti, alle pratiche di salute e assistenza di fronte alla pandemia di Covid–19 che il mondo sta affrontando

Raúl Antonio Capote

Il segretario generale dell’ONU, ha chiamato a cancellare le sanzioni imposte a differenti paesi per garantire l’accesso agli alimenti, alle pratiche di salute e assistenza di fronte alla pandemia di Covid–19 che il mondo sta affrontando.

Con una lettera diffusa mercoledì 24 e indirizzata al Gruppo dei 20, il titolare della ONU ha realizzato questa richiesta segnalando che questo « è il momento della solidarietà e non dell’esclusione», ha informato Telesur.

Il cancelliere cubano Bruno Rodríguez Parrilla ha salutato dal suo account in Twitter le dichiarazioni dell’Alta Commissaria delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, Michelle Bachelet, che ha reclamato la sospensione delle sanzioni d fronte al Covid-19.

La Bachelet ha considerato che le sanzioni imposte dagli USA e dall’Unione Europea pesano in forma negativa sulla salute pubblica per la mancanza di medicinali e di strumenti per combattere la malattia generata dal coronavirus sars-Cov-2.

Il Servizio Mondiale delle Chiese si è unito al reclamo delle numerose organizzazioni basate nella fede e umanitarie che, nella potenza del Nord, domandano l’ immediata eliminazione di «quelle sanzioni imposte dagli Stati Uniti che pongono in difficoltà la risposta alla pandemia di Covid-19 nella Repubblica Islamica dell’Iran, la Repubblica Bolivariana del Venezuela, Cuba e altri paesi».

Rappresentanti di vari governi e altre note personalità si sono sommate a questi reclami.


Una firma conjunta contra el bloqueo

 

China, Rusia, Irán, Siria, la República Popular Democrática de Corea, Cuba y Nicaragua enviaron una carta conjunta al secretario general de la Organización de Naciones Unidas (ONU) António Guterres, para que este organismo solicite el levantamiento de las medidas coercitivas unilaterales de Estados Unidos.

En la misiva se denuncia que las sanciones de Washington «socavan los esfuerzos» que están realizando estos países para combatir el coronavirus, «especialmente en lo que respecta a la adquisición de equipos y suministros médicos».

«No podemos permitir que los cálculos políticos se interpongan en el camino de salvar vidas humanas», resalta la carta enviada el miércoles, según reseña Telesur.

Los firmantes ratificaron que este momento «no es para fomentar el caos, sino para la solidaridad, la cooperación y la prudencia mundiales, para unir esfuerzos a nivel nacional, regional e internacional, sin ningún tipo de discriminación».

Además de hacer frente a la pandemia del nuevo coronavirus, «la mayor emergencia de salud pública de nuestros tiempos», algunos países «también tienen que hacer frente a otras circunstancias excepcionales, como el impacto negativo de medidas coercitivas colaterales».

El efecto destructivo de dichas sanciones dificulta la capacidad de los gobiernos para acceder regularmente al sistema financiero internacional o al libre comercio, por lo tanto, socava los esfuerzos que están realizando las administraciones para enfrentar a la COVID-19.

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