Apriranno nella UCI l’ospedale per positivi COVID-19

Aprire questo centro ha un’importanza straordinaria perché si tratta di un’installazione che offrirà assistenza in situazioni d’epidemia e perché è lontano dalla città, sulla strada per San Antonio de los Baños, al Km 2 1/2, nel municipio La Lisa, e offre un miglior isolamento

L’Ospedale Ernesto Che Guevara, ubicato nell’Università di Scienze Informatiche (UCI), a L’Avana si trova in un processo di marcia per l’assistenza di pazienti sospetti ad alto rischio e con diagnosi positiva della COVID-19.

Carlos Alberto Martínez Blanco, direttore provinciale di Salute, ha spiegato che l’installazione conterà con circa 100 letti, personale qualificato e tutta l’infrastruttura necessaria pere offrire assistenza a questi malati.

Inoltre l’ospedale si vincola con altre posizioni vicine all’istituzione che permettono di fare un complemento di 650 capacità.

Nel perimetro dell’installazione nella UCI si potranno ricevere anche contatti di casi positivi che devono restare isolati con la facilità della possibilità di giungere sino a duemila letti, un’infrastruttura che favorisce una risposta effettiva nel momento attuale, ha indicato.

Aprire questo centro ha un’importanza straordinaria perché si tratta di un’installazione che offrirà assistenza in situazioni d’epidemia e perché è lontano dalla città, sulla strada per San Antonio de los Baños, al Km 2 1/2, nel municipio La Lisa, e offre un miglior isolamento.

Inoltre permette che i pazienti possano stare in un ambiente di maggior tranquillità, dove seguire con precisione personalizzata tutti i casi, ha detto Martínez Blanco.

Il direttore provinciale di Salute ha detto che l’ubicazione dell’installazione facilita l’interazione con altre che si trovano vicine, come l’ospedale Frank País, per eventuali scambi tra pazienti, partendo dalla necessità che ci possa essere, per l’assistenza, qualcuno che per le sue condizioni  presenta qualche rischio ed è necessario che sia seguito in un’istituzione con maggiori capacità e possibilità soprattutto nelle terapie intensive.

In quanto al lavoro realizzato nel centro, ha dichiarato che è stato straordinario  e  che  «parla molto a favore di quanto possono fare gli uomini quando s’impongono la volontà, l’impegno, il desiderio, la difesa della salute del popolo in una lotta come quella che siamo affrontando».

È bastato mettere in funzione l’idea d’attivare l’installazione e immediatamente i costruttori hanno mostrato una totale disposizione, non solo in questa, ma anche in altre citate, ponendo nelle condizioni migliori possibili ogni servizio, ha indicato Martínez Blanco.

Abbiamo ottenuto che quest’opera è un’espressione di genuina integrazione tra diversi organismi, ha aggiunto, ed ha segnalato che sono in processo di messa in marcia  per cominciare ad offrire servizi.

Poi ha commentato che in questo momento ci sono cinque ospedali a L’Avana vincolati all’attenzione di casi relazionati  alla COVID-19: il Navale, il Salvador Allende, il Frank País, il Clinico-Chirurgico di 10 de Octubre, e come centro di riferimento, l’Istituto di Medicina Tropicale Pedro Kourí.

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