Tattica senza cambiamenti

Arthur González https://heraldocubano.wordpress.com

jacobson_guantanamaLa sottosegretario del Dipartimento di Stato per l’America Latina, Roberta Jacobson, durante la sua visita a Cuba per i colloqui sul ripristino delle relazioni diplomatiche, ha tenuto una conferenza stampa nella quale ha sottolineato: “Il mio paese sta cambiando la tattica o il modo di attuare la sua politica nei confronti di Cuba, ma non ha abbandonato i suoi scopi”.

Tradotta in spagnolo questa idea significa che gli USA manterranno i propri obiettivi di distruggere la Rivoluzione cubana, impiegando modi diversi da quelli che per più di mezzo secolo non gli hanno dato risultati.

Se questa è la nuova tendenza dei rapporti,  aspettiamo un quadro quasi identico a quello già eseguito e che ha avuto un totale fallimento. Ovviamente non imparano le lezioni.

In questo modo e come se sfidassero  Cuba, appena cinque giorni dopo che il presidente Barack Obama ha annunciato un pacchetto di misure adottate per la normalizzazione delle relazioni con l’isola, lo stesso Dipartimento di Stato ha informato dell’approvazione di  11 milioni di dollari per finanziare progetti che promuovano  i diritti civili, politici e sindacali a Cuba.

È così che si costruiscono rapporti di fiducia tra  due paesi ?

Il corso continuerà ad essere sbagliato, quello che proprio non riescono ad  interiorizzare quelli che  progettano la politica estera USA, perché non si può essere d’accordo allo steso tempo con Dio e con il diavolo.

La Casa Bianca, il Consiglio di Sicurezza e la Direzione di Intelligence hanno capito che è impossibile continuare con una posizione che gli ha portato più problemi che successi, per la quale sono condannati annualmente all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, per il loro criminale blocco economico contro Cuba, condannato anche dai loro principali alleati della NATO. In America Latina hanno il disprezzo di tutti i popoli e governi.

Tuttavia, si sentono legati alla mafia terroristica anti-cubana che non accetta un riconoscimento del fallimento e insistono nel picchiare contro un muro di cemento armato che non ha subito la minima frattura  in 56 anni.

Gli stessi diplomatici USA accreditati all’Avana riconoscono che la controrivoluzione, sotto il marchio Made in USA di “società civile dissidente”,  non è altro che una piccola massa di persone interessate ad ottenere denaro facile, senza sostegno popolare, capacità di leadership e privi della  possibilità di governare il paese.

Se di diritti umani si tratta , gli USA hanno il numero uno nella lista dei trasgressori.

h-tortureHanno invaso senza  giustificazione reale paesi  lontani dal loro confine, uccidendo migliaia di civili nel bombardamento delle città, imprigionando senza diritto al processo centinaia di persone, utilizza metodi crudeli di tortura stile medievale, riconosciuto pubblicamente in più di 500 pagine d’un recente rapporto della CIA e del Comitato contro la Tortura delle Nazioni Unite.

Alimenta forzatamente  i detenuti che si rifiutano di mangiare, assassina e persegue  i neri nel proprio paese, per il solo fatto d’avere un colore diverso da quello degli anglosassoni, senza  assicurare alla giustizia i poliziotti bianchi responsabili.

Assassina gli immigrati latini che cercano di attraversare il confine in cerca di lavoro e ha costruito un muro di centinaia di chilometri lungo il confine con il Messico, molto più alto e con più morti che il chiacchierato Muro di Berlino.

Esegue esperimenti con esseri umani per testare la loro resistenza alle malattie infettive, come hanno riconosciuto nel caso della gonorrea intenzionalmente infestata in  Guatemala.

Sostengono governi dittatoriali imposti da colpi di stato, come il caso di Honduras, dove il presidente Manuel Zelaya,  è stato sequestrato e portato fuori dal paese,  senza che tale azione fosse condannata dalla Casa Bianca.

Lo stesso è accaduto con il colpo di stato che hanno finanziato ed eseguito contro il presidente Hugo Chavez in Venezuela.

barbadosMantengono liberamente nel proprio territorio terroristi internazionali, tra cui Luis Posada Carriles, autore dell’esplosione in pieno volo di un aereo di linea cubano, che troncò la vita a 73 persone innocenti.

La lista delle violazioni è lunga e conosciuta in tutto il mondo, che comprende anche l’intercettazione illegale delle comunicazioni private di milioni di persone in tutto il mondo, tra cui autorità straniere, oltre a reclutare e finanziare centinaia di giornalisti per fornire informazioni false e distorte, secondo i propri interessi egemonici.

Se questa sarà la nuova  tattica che sognano  di applicare a Cuba, avranno 56 anni in  più di fallimento, fino a quando nasca una nuova classe di funzionari che  decida di riconoscerlo e accettare le differenze tra i due paesi vicini, che possono vivere in armonia se si rispettano a vicenda , in base al principio inalberato da Benito Juárez che “il rispetto dei diritti altrui è la pace”.

Táctica sin cambios

La subsecretaria del Departamento de Estado para Latinoamérica, Roberta Jacobson, durante su visita a Cuba para las conversaciones sobre el restablecimiento de relaciones diplomáticas, ofreció una conferencia de prensa en la que enfatizó: “Mi país está cambiando la táctica o la forma de implementar su política hacia Cuba, pero no ha abandonado sus fines”. 

Traducida al español esta idea quiere decir que Estados Unidos mantendrá sus objetivos de destruir a la Revolución cubana, empleando caminos diferentes a los que en más de medio siglo no le dieron resultados. 

Si esa será la nueva tónica de las relaciones esperemos un panorama casi idéntico al que ya ejecutaron y que tuvo un fracaso total. Evidentemente no aprenden las lecciones. 

En ese camino y como si desafiaran a Cuba, solo 5 días después que el presidente Barack Obama anunció el paquete de medidas aprobadas para la normalización de relaciones con la isla, el propio Departamento de Estado informó la aprobación de 11 millones de dólares para financiar proyectos que promuevan los derechos civiles, políticos y laborales en Cuba. 

¿Es así como se construyen relaciones de confianza entre dos países? 

El rumbo continuará errado, algo que al parecer no acaban de interiorizar los que diseñan la política exterior de Estados Unidos, pues no se puede estar bien con dios y con el diablo a la vez. 

La Casa Blanca, el Consejo de Seguridad y el Directorado de Inteligencias comprendieron que es imposible continuar en una posición que le trajo más problemas que éxitos, por la que son condenados anualmente en la Asamblea General de la ONU, debido a su criminal bloqueo económico contra Cuba, incluidos sus principales aliados de la OTAN. En Latinoamérica tienen el desprecio de todos los pueblos y gobiernos. 

Sin embargo, se sienten atados a la mafia terrorista anticubana que no acepta un reconocimiento del fracaso e insisten en darse golpes contra una pared de hormigón armado que no ha sufrido la menor fractura en 56 años. 

Los propios diplomáticos estadounidenses acreditados en La Habana reconocen que la contrarrevolución, bajo la etiqueta made in USA de “sociedad civil disidente”, no es más que una minúscula masa de personas interesadas en obtener dinero fácil, sin respaldo popular, capacidad de liderazgo y ausentes de la menor posibilidad de dirigir el país.

 

Si de derechos humanos se trata, Estados Unidos tiene el número uno en la lista de violadores. 

Ha invadido sin justificación real a países lejanos a su frontera, asesinando a miles de civiles en los bombardeos a ciudades, encarcelado sin derecho a juicio a centenares de personas, emplea métodos crueles de tortura al estilo medieval, reconocido públicamente en más de 500 páginas de un reciente informe de la CIA y por el Comité contra la Tortura de la ONU. 

Alimenta por la fuerza a los detenidos que se niegan a comer, asesina y persigue a personas de raza negra en su propio país, por solo tener un color diferente al de los anglosajones, sin llevar a los tribunales a los policías blancos responsables. 

Asesina a inmigrantes latinos que intentan cruzar la frontera en busca de trabajo y construyó un muro de cientos de kilómetros a lo largo de su frontera con México, mucho más alto y con más muertos que el cacareado Muro de Berlín. 

Ejecuta experimentos con seres humanos para probar su resistencia a enfermedades contagiosas, como reconocieron en el caso de la gonorrea infestada intencionalmente en Guatemala. 

Apoyan gobiernos dictatoriales impuestos mediante golpes de Estado, como el caso de Honduras, en el cual su presidente Manuel Zelaya, fue secuestrado y trasladado fuera del país, sin que dicha acción fuese condenada por la Casa Blanca. 

Otro tanto sucedió con el golpe de Estado que financiaron y ejecutaron contra el presidente Hugo Chávez en Venezuela. 

Mantienen libremente en su territorio a terroristas internacionales, entre ellos Luis Posada Carriles, autor de la voladura en pleno vuelo de un avión civil cubano, que cercenó la vida de 73 personas inocentes. 

La lista de violaciones es larga y conocida en el mundo, que incluye además la intercepción ilegal de las comunicaciones privadas de millones de personas del mundo, incluso de mandatarios extranjeros, además de reclutar y financiar a cientos de periodistas para trasladar informaciones falsas y tergiversadas, acorde a sus intereses hegemónicos. 

Si esa será la nueva táctica que sueñan en aplicarle a Cuba, tendrán 56 años más de fracaso, hasta que surja una nueva clase de funcionarios que se decida a reconocerlo y aceptar las diferencias entre dos países vecinos, los que pueden vivir en armonía si se respetan mutuamente, bajo el principio enarbolado por Benito Juárez de que “el respeto al derecho ajeno es la paz”.

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