Se ha intenzione di mitragliare un’ambasciata, non tossisca!

 o sarà imprigionato come terrorista

A Cuba eccedono ragioni per esigere l’assunzione di una postura trasparente e ferma da parte della Casa Bianca, che impedisca la ripetizione di questo tipo di azioni violente, con una lungo, noto e triste curriculum.

Raúl Antonio Capote  www.granma.cu


26 giorni dopo l’attacco armato contro la sede diplomatica cubana a Washington, questo martedì il Governo di Cuba ha ribadito la sua denuncia del silenzio delle autorità USA in merito ai gravi eventi.

Il ministro degli Esteri, Bruno Rodríguez Parrilla, ha condannato l’assenza di una dichiarazione pubblica da parte del governo Donald Trump ed ha confrontato il modo in cui gli USA “registra casi in cui tossire deliberatamente su un altro sia considerato terrorismo.

“Ma il governo non è capace di pronunciarsi pubblicamente sul mitragliamento dell’ambasciata cubana a Washington con dieci persone all’interno”, ha concluso il tweet il ministro degli Esteri, in chiara allusione all’assurdo silenzio mantenuto, fino ad oggi, dalla Casa Bianca.

Meno di 24 ore dopo gli eventi verificatisi il 30 aprile, l’isola ha chiesto all’amministrazione USA di chiarirli in modo ufficiale. Tuttavia, la risposta non ha avuto luogo.

Diverse personalità nel mondo, tra cui rappresentanti politici, intellettuali e dei diritti umani, hanno chiesto che il caso venisse chiarito e che non fosse trattato come un episodio comune.

Il Movimento cubano per la Pace e la Sovranità dei Popoli ha invitato le organizzazioni affini ad esigere una risposta da parte del governo USA.

In una dichiarazione, quel gruppo ha qualificato come veramente vergognoso che le autorità della nazione del Nord non abbiano condannato l’atto criminale di natura terroristica.

A Cuba eccedono ragioni per esigere l’assunzione di una posizione trasparente e ferma da parte della Casa Bianca, che impedisca la ripetizione di questo tipo di azioni violente, con un lungo,noto e triste curriculum.

Per molti degli estremisti di origine cubana, il terrore è stato un modo di vita, un affare per il quale la CIA paga.

Cuba condanna il silenzio USA

 

Il cancelliere di Cuba, Bruno Rodríguez, ha condannato gli Stati Uniti per la mancanza di dichiarazioni pubbliche sull’attacco all’ambasciata dell’Isola a Washington, la capitale di quel paese.

«…il Governo è incapace di pronunciarsi pubblicamente sul mitragliamento all’Ambasciata  di Cuba a Washington con 10 persone dentro», ha scritto  Rodríguez nel suo account di Twitter, riferendosi all’azione terrorista contro la delegazione, lo scorso 30 aprile.

Con l’etichetta  #TerrorismoNuncaMás, il ministro delle Relazioni Estere cubano ha commentato che in quel paese si registrano casi  nei quali tossire deliberatamente su un’altro si considera terrorismo.

Nella notte del 30 aprile, il cittadino d’origine cubana Alexander Alazo  ha sparato 32 proiettili contro l’edificio con un fucile d’assalto di tipo AK-47.

Di fronte al silenzio della Casa Bianca, L’Avana lo ha relazionato a settori anti cubani violenti che risiedono nel sud della Florida.


Si va a ametrallar una embajada, no tosa; o irá preso por terrorista

A Cuba le sobran razones para exigir la asunción de una postura diáfana y firme por parte de la Casa Blanca, que impida la repetición de este tipo de acciones violentas, con un largo, conocido y triste historial

Autor: Raúl Antonio Capote

A 26 días del ataque armado contra la sede diplomática cubana en Washington, el Gobierno de Cuba reiteró este martes su denuncia al silencio de las autoridades de Estados Unidos respecto a los graves hechos.

El ministro de Relaciones Exteriores, Bruno Rodríguez Parrilla, condenó la ausencia de pronunciamiento público del Gobierno de Donald Trump, y comparó cómo ee. uu. «registra casos en los que toser deliberadamente sobre otro es considerado terrorismo.

«Pero el gobierno es incapaz de pronunciarse públicamente sobre el ametrallamiento a la Embajada de Cuba en Washington con diez personas dentro», completó el tuit el Canciller, en clara alusión a lo absurdo del silencio sostenido hasta hoy por la Casa Blanca.

Menos de 24 horas después de los sucesos, ocurridos el pasado 30 de abril, la Isla pidió a la administración estadounidense que los esclareciera de manera oficial. Sin embargo, la respuesta no ha ocurrido.

Varias personalidades del mundo, entre las que se incluyen representantes políticos, intelectuales y de los derechos humanos, han pedido que se esclarezca el caso y que no sea tratado como un episodio común.

El Movimiento Cubano por la Paz y la Soberanía de los Pueblos llamó a las organizaciones afines a exigir al Gobierno de Estados Unidos una contestación.

En un comunicado, esa agrupación calificó de verdaderamente vergonzoso que las autoridades de la nación del Norte no hayan condenado el criminal acto de naturaleza terrorista.

A Cuba le sobran razones para exigir la asunción de una postura diáfana y firme por parte de la Casa Blanca, que impida la repetición de este tipo de acciones violentas, con un largo, conocido y triste historial.

Para muchos de los extremistas de origen cubano, el terror ha sido un modo de vida, un negocio por el cual la CIA paga.

Share Button

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.