A Cuba si giocherà con la maglia dell’Atalanta

Marina Belotti  www.calcioatalanta.it

Grazie all’idea di mister Lorenzo Mambrini, legato affettivamente all’Italia e a Bergamo per quanto vissuto in questi mesi, Cuba renderà omaggio agli orobici

A separare Bergamo da L’Avana ci sono oltre ottomila chilometri, eppure l’amore per la città duramente colpita dal coronavirus è lo stesso.

Grazie a Lorenzo Mambrini, allenatore italiano originario di Città di Castello, che nel 2015 è atterrato a Cuba e negli ultimi cinque anni ha vinto tantissimo: “Tre campionati in totale, sono stato il primo italiano a conquistare il titolo dopo 24 allenatori che mi hanno preceduto senza fortuna. L’ho fatto con il Santiago de Cuba, la squadra del presidente Fidel Castro“, racconta a Tuttosport.

L’IDEA DAL CUORE. Il tecnico italiano, che ha anche allenato la squadra Nazionale di Cuba e ora guida la formazione del Ciego de Avila (prima in classifica a +5 dalla seconda a 10 giornate dalla fine del campionato), dopo aver visto i carri dell’esercito portare via le bare dei defunti dal Cimitero Monumentale di Bergamo, decide: “Quanto accaduto al popolo bergamasco mi ha colpito dentro, ho pianto e ogni volta che ci penso mi emoziono davvero. Parliamo della città più colpita, mi piacerebbe davvero vincere il campionato con le maglie dell’Atalanta”.

FINALE NERAZZURRO. Detto, fatto: l’ok dall’Italia e da Cuba è arrivato e l’ex calciatore umbro di Pisa e Arezzo classe 1978, ha ottenuto le autorizzazioni necessarie per giocare il finale di campionato dell’isola con le maglie dell’Atalanta, rendendo così omaggio alla bergamasca.

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