Cuba si prepara per il recupero dopo l’epidemia

La più grande delle Antille si prepara ad entrare nella prima tappa del recupero, mantenendo sotto controllo l’epidemia della  COVID-19 nel territorio nazionale, «risultato del lavoro di tutte le istituzioni e della partecipazione de nostro popolo che è stato un elemento attivo nello scontro».

Il Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha fatto questa considerazione guidando la sessione straordinaria del Consiglio dei Ministri diretto dal primo ministro Manuel Marrero Cruz– mercoledì 10 – durante la quale è stato presentato il Piano di misure che s’implementerà in tre fasi e che avrà la prima tappa del recupero nel paese.

Il mandatario ha riferito che questa riunione del più alto organo del Governo cubano è stata preceduta da una riunione del Burò Politico del Comitato Centrale del Partido Comunista di Cuba, presieduta dal suo Primo Segretario, il Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, nella quale «è stata approvata la strategia di lavoro che dobbiamo realizzare».

Díaz-Canel  ha ricordato che è stata elaborata«la strategia per affrontare la pandemia, che prevede due tappe. La prima di queste è precisamente, quella del recupero post COVID-19, che prevede di ritornare alla maggior normalità possibile».

Nei prossimi giorni, ha aggiunto :«si preciseranno tutte le misure e le azioni per tenerle pronte e implementarle, nel momento in cui faremo questo passo».

Il Presidente della Repubblica si è riferito agli indici che indicano il controllo dell’epidemia in Cuba, tra i quali, ha detto, torniamo ai momenti in cui ci sono meno ricoveri che dimissioni nel Sistema di Salute, diminuiscono i contagi attivi e anche i casi positivi ogni giorno.

Quasi tutti i municipi e le province non presentano praticamente contagi da un mese e quindi sono in condizione di ritornare alla normalità.

A questo si somma il miglioramento dei protocolli di trattamento medico partendo dai criteri degli esperti, dalle esperienze internazionali e dall’apporto dell’industria biotecnologica e farmaceutica cubana, che ci hanno portato a una condizione di controllo della malattia, che ha permesso di non lamentare decessi per la COVID- 19  negli ultimi 11 giorni; sono anche stati pochi i casi gravi e critici.

Questo ci sta dando una stabilità, ha detto Díaz-Canel, e conferma ancora una volta che il risultato principale del paese è che non ci siamo mai trovati in situazioni avvenute in altre nazioni del mondo dove i sistemi di Salute sono collassati.

«Abbiamo lavorato intensamente per salvare vite e i risultati ci conducono a vedere che siamo arrivati al momento vicino per il passaggio al recupero», ha precisato.

Nel  suo intervento, il Presidente della Repubblica  ha commentato che si transiterà verso un momento nel quale «oltre a tornare alla normalità si lavorerà per evitare –ed è possibile– che questa malattia divenga endemica».

Poi ha chiarito che  COVID-19 sarà presente nel paese e che in alcuni momenti si potrà scoprire un numero determinato di casi. Il fatto di mantenere la tendenza al controllo significa che il nostro sistema di Salute può sopportare quello che succede nel futuro, ha considerato Díaz-Canel.

A Cuba, ha sostenuto, esiste esperienza in questi temi. Lo scontro alle malattie infettive nel territorio nazionale è diminuito considerevolmente negli ultimi decenni. Il sistema de Salute ha eliminato 14 di queste malattie e ha minimizzato significativamente altre nove.

Il mandatario ha sottolineato che «le misure a scalare sono state ben pensate ed hanno indici progettati dagli esperti di Salute,  che ci permettono di valutare il il comportamento della malattia e i suoi tassi d’incidenza».

 UN PROCESSO GRADUALE E ORGANIZZATO

Il primo ministro, Manuel Marrero Cruz, ha presentato ai membri del Consiglio dei Ministri le misure del Piano che è stato concepito in una prima tappa,divisa in tre fasi, precisamente per«ritornare alla normalità della vita del paese in maniera graduale e asimmetrica, evitare un nuovo focolaio e sviluppare le capacità per affrontarlo oltre a ridurre le vulnerabilità  come conseguenze della malattia».

Le misure disegnate coprono vari ambiti, tra i quali quelli relativi alla salute, il turismo, le questioni del lavoro e le tributarie, il commercio estero e interno, il trasporto, l’educazione, lo sport e la cultura. Inoltre sono previste le attività estive.

Marrero Cruz  ha chiarito che «non ci sarà un’apertura brusca nella prima fase, anche se reiniziano già varie attività». Amplieremo e flessibilizzeremo servizi in ogni momento, tracciati in maniera graduale.

L’implementazione di tutte le decisioni che formano parte del Piano è condizionata dai protocolli di Salute che permettono di mantenere il controllo dell’epidemia.

Tra le misure sanitarie ha citato la garanzia della distanza fisica e l’uso obbligatorio della mascherina in tutte le attività della prima fase. Partendo dalla seconda la si dovrà usare solo nei luoghi pubblici dove esiste concentrazione di persone.

Resterà invece obbligatoria in ogni momento la proibizione dell’entrata nei centri d’occupazione di lavoratori con sintomi respiratori, la protezione a coloro che si espongono al contagio nelle aree di rischio e la disinfezione delle mani e delle superfici.

Ha spiegato che con il nuovo inizio del turismo internazionale si applicherà un pcr ad  ogni visitatore e si controllerà la temperatura. In ogni hotel si stabilirà una vigilanza clinico-epidemiologica, con un gruppo di specialisti.

Precisamente, a proposito di questo importante settore dell’economia, ha dattagliato che nella prima fase si aprirà solo al turismo locale.

In una seconda fase si aprirà all’internazionale in forma graduale e in funzione della domanda, unicamente nei cayos a nord e a sud dell’arcipelago cubano.

In queste installazioni, ha precisato, si limiterà l’occupazione e anche la capacità nei servizi gastronomici e ricreativi.

Il noleggio delle automobili e le escursioni in un primo momento saranno limitate all’interno dei cayos.

Ugualmente i “Campismos Populares” apriranno in estate con un protocollo di misure sanitarie proprie.

Nel senso del lavoro, è previsto che i lavoratori che non sono attivi nel loro centro, per disposizione delle autorità sanitarie, per isolamento o ricovero, ricevano il 100 % del salario.

Inoltre si mantengono le proroghe delle licenze non retribuite alle madri,  l’attenzione differenziata da parte dei lavoratori sociali verso le persone qualificate come vulnerabili.

Le misure del Piano approvato prevedono una flessibilità graduale dei servizi necrologici, così come la ripresa del pagamento dell’elettricità e del gas nella seconda fase.

Si ristabiliscono i servizi giuridici che includono la legalizzazione dei matrimoni.

Dalla prima fase, s’incorporano i processi penali, secondo l’urgenza, la natura e il peso sociale.

Nel commercio estero, si rendono flessibili le facoltà d’importazione in determinate nomenclature e si stimola la riattivazione dell’esportazione e l’investimento straniero dalla stessa fase iniziale del recupero post COVID-19.

Un aspetto importante in questa strategia è quello che riguarda il commercio interno. In questo si mantiene la vendita controllata del modulo d’igiene nelle botteghe e la regolazione della distribuzione di prodotti di alta domanda nelle catene dei supermercati.

A proposito del trasporto, il Primo Ministro  ha indicato che nella prima fase si mantengono le restrizioni d’entrata e uscita dal paese.

Intanto si ristabiliscono, con limiti, il trasporto pubblico urbano inter-municipale e rurale, statale e privato.

Il trasporto delle rotte regolari tra le province riprenderà nella seconda fase.

Il corso scolastico riaprirà nel mese di settembre per terminare, e in novembre  inizierà il nuovo corso. Mentre in Educazione Superiore restano rimandati le lezioni e gli esami d’ammissione, per tutto il tempo delle due prime fasi.

Per il settore dello sport restano sospesi gli incontri internazionali, anche se si tornerà ad allenarsi in vista di questi appuntamenti, e partendo dalla seconda fase, comincerà la 60ª  Serie Nazionale di Baseball, con le misure di distanza fisica necessaria per evitare i contagio.

Nel  settore della cultura, cominceranno ad aprire i musei e inizierà il commercio del talento artistico, partendo dalla domanda della gastronomia e del turismo, ma solo dentro le installazioni.

Per la seconda fase del recupero, cominceranno a funzionare le Case della Cultura, i teatri e li cinema, con le misure di salute definite.
In questo Piano, ha spiegato Marrero Cruz, non abbiamo tralasciato

la vicina tappa dell’estate in Cuba, dove le piscine apriranno al 30º della capacità e con un protocollo d’igiene; l’accesso alle spiagge sarà ridotto, sotto il controllo dei governi locali e delle forze del ministero degli Interni, per garantire il rispetto delle misure stabilite

In questo periodo estivo non si promuoveranno attività che possano incentivare affollamenti e concentrazioni di persone, come i carnevali e  altre feste  popolari.

Al termine, il Primo Ministro ha sottolineato che questo Piano «garantisce i passi avanti verso la normalità, gradualmente, senza affrettarsi, in maniera tale che di fronte a qualsiasi situazione che si presenti, si possa agire in tempo.

Il cambio da una fase all’altra, ha sottolineato, avverrà in funzione del rispetto degli indici di salute e della situazione specifica del momento in ogni attività.

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