Salvare vite è la priorità anche nella tappa di recupero

Yaima Puig Meneses

Il Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha espresso ieri mercoledì 17 la su fiducia che, grazie al modo in cui si è lavorato nel paese, siamo in condizione di passare, in tutte le province meno che L’Avana e Matanzas, alla prima fase di recupero della malattia e avanzare, se controlliamo bene, con sufficiente rapidità verso il resto delle fasi.


Il Capo di Stato ha fatto queste affermazioni intervenendo nella riunione del gruppo temporaneo di lavoro per la prevenzione e il controllo del nuovo coronavirus, che lui guida ogni pomeriggio assieme al primo ministro, Manuel Marrero Cruz, e in cui attraverso la videoconferenza con tutti i governatori e l’intendente del municipio speciale dell’Isola della Gioventù, sono state precisate le azioni che s’implementeranno a partire da questo giovedì 18 giugno, quando in 14 territori del paese inizia la prima fase della tappa di recupero dalla COVID-19.

Dal  Palazzo della Rivoluzione, dove s’incontravano anche il  vice presidente della Repubblica, Salvador Valdés Mesa, e tutti i primi vice ministri, il mandatario ha riconosciuto inoltre il lavoro responsabile che si realizza a L’Avana e a Matanzas nel momento in cui si trovano le due province, ed ha sottolineato la necessità d’intensificarlo per far sì che nel più breve tempo possibile le due province possano entrate nella tappa di recupero.

Di fronte ai nuovi impegni che ci aspettano, il Presidente Díaz-Canel ha insistito che: «Non si può perdere la priorità di salvare vite che abbiamo difeso durante tutto lo scontro all’epidemia. Per questo, ha assicurato, tutto quello che facciamo in questa tappa è orientato a questo, prima di tutto. Questo significa che non possiamo perdere i risultati che abbiamo realizzato. Dobbiamo mantenere la capacità di cominciare a rendere flessibili le restrizioni che è stato necessario applicare e ritornare alla normalità della vita, coesistendo con la malattia e senza che i risultati retrocedano. Al contrario, dobbiamo avanzare per continuare a migliorare tutti gli indici con il proposito che ci siamo imposti di far sì che la COVID–19  non diventi un’endemia», ha valutato.

Poi ha indicato la necessità che le misure pianificate per le tre fasi si controllino e s’implementino con rigore e che tutto si faccia bene.

«Qualsiasi errore apre una breccia alla possibilità di un nuovo focolaio e quindi si tratta di mantenere e consolidare i risultati che stiamo ottenendo, ha spiegato, e ha ricordato che tra gli obiettivi di questa nuova tappa c’è il ritorno alla normalità in maniera graduale e asimmetrica; evitare un nuovo focolaio del virus e continuare a lavorare per ridurre i rischi e le vulnerabilità come conseguenze della malattia nella nostra popolazione e anche nella nostra economia e nella vita sociale.

Come elementi essenziali che si devono mantenere in ogni momento, ha segnalato la necessità di continuare a stimolare il comportamento responsabile, decente, disciplinato e rispettoso da parte dei cubani.

Si chiede l’isolamento fisico, ha precisato, e che si trasformi adesso in  un’abitudine di vita, perché questo è il modo migliore di rispettarci tra tutti e non per capriccio, ma per evitare il contagio, per evitare la propagazione della malattia.

In particolare, sui temi associati direttamente al settore della salute, ha dettagliato che s’impone un maggior controllo con un’attenzione più precisa per ogni caso incontrato, perché questo costituisce una garanzia per il processo a scalare.

Da lì la sua enfasi sull’assistenza per ogni caso sospetto dal primo momento come fosse un paziente contagiato dalla COVID – 19, e nella priorità che si deve applicare nei metodi d’investigazione sviluppati nel paese.

Come principi del lavoro che è inevitabile mantenere, Díaz-Canel ha definito prima di tutto il risparmio che dev’essere una premessa.

Inoltre ha detto che l’intenzione è riattivare gradualmente l’attività economica e sociale in tutti i settori, sia statale che non statale, senza rinunciare al telelavoro a distanza dov’è possibile e non come eccezione.

Come una questione fondamentale per lo sviluppo del paese, il mandatario ha segnalato la produzione di alimenti, «un tema che dobbiamo risolvere  definitivamente», perché non possiamo continuare a dipendere dalle importazioni, soprattutto adesso che si avvicinano mesi complicati», ha valutato.

Tra le altre priorità ha segnalato la sicurezza della continuazione dei servizi a domicilio, nel commercio elettronico, nell’apertura al turismo nazionale e internazionale, nell’incentivo di nuove produzioni, approfittando di tutte le possibilità che abbiamo con le esportazioni.

Il Presidente ha assicurato che il Governo cubano continuerà ad utilizzare e stimolare come metodo di lavoro; a convocare la scienza e gli esperti per valutare le differenti istituzioni del paese.

«Lo abbiamo applicato in questo momento di scontro e continueremo a farlo nei più diversi settori per cercare soluzioni ai problemi che abbiamo, senza tralasciare le investigazioni scientifiche che sono aperte per la ricerca del vaccino e nello scontro alla COVID-19, con medicinali e tecnologie moderne.

QUANDO INIZIA LA TAPPA DI RECUPERO

Com’è stato annunciato, 13 province dell’Isola e il municipio speciale Isola della Gioventù iniziano da oggi  la prima fase della tappa di recupero dalla malattia, decisione per la quale sono stati considerati i valori dei cinque indici sanitari definiti dal Ministero di Salute Pubblica  (MINSAP): il tasso d’incidenza, l’indice riproduttivo, i casi attivi, il numero dei casi positivi con fonte d’infezione nota negli ultimi 15 giorni e i contagi per trasmissione locale.

Il ministro del settore, José Angel Portal Miranda, riferendosi a questi ha dettagliato che  «permettono di valutare la situazione della pandemia in ogni territorio e le fasi che si possono applicare dalla prima tappa del recupero ».

Questi indici, ha assicurato, saranno sottoposti a valutazioni periodiche per determinare la loro efficacia.

Poi ha sostenuto che il MINSAP, partendo dalle sue analisi per provincie e municipi al termine del 16 di giugno, ha valutato che eccetto L’Avana e Matanzas, il resto del province e il municipio speciale Isola della Gioventù erano in condizione di passare alla prima fase del recupero.

Il vice primo ministro e titolare dell’Economia e Pianificazione, Alejandro Gil Fernández,  ha informato che durante la prima fase della tappa di recupero si mantiene il pagamento del 60 % del salario ai lavoratori in interruzione e che si permette di mantenere la sospensione delle licenze ai lavoratori indipendenti che non possono tornare ancora alle loro attività.

L’intenzione della prima fase – ha riferito – è realizzare un ritorno graduale dell’attività produttiva anche quando non è stata tolta la protezione offerta dallo Stato ai lavoratori che possono aver subito danni.

Quello che si cerca di fare è che le persone ritornino al lavoro in maniera graduale e rispettando le misure di distanza fisica, ha precisato ed ha segnalato la necessità di produrre di più per avere realmente maggiori offerte, e questo necessita un incremento dell’attività produttiva, dei beni e dei servizi alla popolazione, con una priorità nella prima fase.

Con questo, ha ricordato, è necessario mantenere tutte le misure di risparmio energetico e il cambio delle attività nelle ore di punta, senza tralasciare nessun dettaglio previsto precedentemente in questo senso.

Durante la giornata di lavoro, i ministri del Trasporto, del Turismo e del Commercio Interni hanno puntualizzato le azioni previste nei loro sttori per la prima fase di recupero, azioni ampiamente documentate durante il programma televisivo  Mesa Redonda di  ieri mercoledì 17.

Dopo il dialogo con i  governatori e l’intendente del municipio speciale dell’Isola della Gioventù, il primo ministro, Manuel Marrero Cruz, ha ratificato l’importanza di mantenere lo scontro alle indiscipline sociali e alle illegalità, così come di prestare attenzione ai criteri che in vari momenti possa esprimere il popolo,  perché costituiscono importanti strumenti di lavoro per il Governo.

Al termine ha insistito sull’importanza di lavorare con coerenza nell’applicazione delle nuove misure, cosa vitale per ridurre i rischi di contagio nella nuova tappa che si comincerà a vivere nella maggioranza dei territori.

Share Button

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.