Matanzas al recupero; l’Avana con buon passo

Il gruppo temporaneo di lavoro per la prevenzione e il controllo della COVID–19, guidato ogni giorno dal Palazzo della Rivoluzione dal Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, e dal Primo Ministro, Manuel Marrero Cruz, ha approvato ieri lunedì 22 il passaggio della  provincia di Matanzas alla fase uno della prima tappa del recupero. Resta così solo alla capitale del paese entrare in questa fase.

Il Primo Ministro ha spiegato che la decisione  è effettiva da oggi 23 giugno in tutti i municipi di Matanzas. L’occidentale provincia si somma ai 14 territori dell’Isola grande della Antille che sono già entrati gradualmente nella nuova normalità.

A sei  giorni da quando Cuba ha decretato la prima fase della scalata, Matanzas è riuscita a rispondere ai cinque indici definiti dal Ministero di Salute.

Una nota ufficiale del Consiglio dei Ministri del 18 giugno aveva informato che questi sono: il tasso d’incidenza, l’indice riproduttivo, i casi attivi, il numero dei casi positivi con fonte d’infezione nota negli ultimi 15 giorni e gli eventi di trasmissione locale della malattia.

Il governatore Mario Sabines Lorenzo  ha informato la direzione del paese che la provincia ha contato 204 casi dell’inizio della trasmissione della COVID- 19, e restano solo due persone attive e ricoverate. Da otto giorni non si riportano nuovi malati e non ce ne sono  gravi o critici nelle istituzioni di salute dedicate al trattamento di questa pericolosa malattia.

Sino ad oggi sono guarite 195 persone e questo rappresenta il 95,09% del totale dei contagiati. Nelle installazioni d’isolamento ci son solo otto viaggiatori della Salute che hanno terminato il loro encomiabile lavoro di lotta all’epidemia.

Nell’incontro ha illustrato la provincia de L’Avana, che sta lavorando a fondo per mantenere sotto controllo la malattia e passare al recupero.

La vice governatore Yanet Hernández Pérez  ha precisato su questo tema che nell’ultima giornata, nella capitale, sono state realizzate 1 533 prove PCR, delle quali  solo tre sono risultate positive, tutte con fonti di trasmissione dimostrate.

Negli ospedali de l’Avana sono ricoverate 108 persone confermate con la COVID-19, una cifra calata negli ultimi giorni.

Il tasso d’ incidenza dei casi positivi  per ogni  100.000 abitanti diminuisce e ieri lunedì 22 era di  5,43.

Marrero Cruz, annunciando la notizia dell’entrata di Matanzas nel recupero, a proposito di questo passaggio nella capitale di tutti cubani, ha convocato a nome del Consiglio dei Ministri, i cittadini a non interrompere questo impegno e far sì che la capitale possa prossimamente entrare nella tappa di recupero».

I governatori di Cienfuegos e Sancti Spíritus, parlando delle loro esperienze in questa riunione, hanno affermato che i due territori hanno vissuto con normalità questo primo periodo di recupero.

Hanno precisato che si seguono tutte le misure igieniche che, sono state aperte con limite alcune attività nel trasporto, nelle visite ospedaliere, nei servizi giuridici, la gastronomia, il campeggio popolare, gli asili, le piscine e l’accesso alle spiagge.

Nel mezzo di questo ritorno alla normalità, Cuba presenta numeri promettenti come quelli riferiti lunedì 23 dal Ministro di Salute Pubblica, José Angel Portal Miranda: «Dei 2 315 pazienti diagnosticati sono stati confermati e ricoverati 115; di loro 114 presentano un’evoluzione clinica stabile. Non ci sono stati morti in questa giornata e sono state dimesse dieci persone».

Nell’Isola, ha detto, sono stati dimessi sino ad oggi 2.113 pazienti recuperati dalla  COVID-19, il 91,4 % del totale. Una cifra che parla di speranze e di un paese impegnato con la vita della sua gente.


L’Avana, assieme al paese, sferra la sua battaglia contro la COVID-19

Matanzas si è unita agli altri 14 territori del paese che erano già in fase uno della tappa di recupero, e il gruppo temporaneo di lavoro per la prevenzione e il controllo della malattia, guidato dal  Presidente della Repubblica e dal Primo Ministro, ha continuato l’analisi della situazione epidemiologica a L’Avana ed ha valutato l’implementazione delle misure corrispondenti al nuovo momento che si vive a Ciego de Ávila e Las Tunas

24.06 – L’Avana è l’unica provincia del paese che non è ancora passata alla fase uno della tappa di recupero della COVD- 19. Sono ricoverati nella capitale 102 casi attivi confermati dl nuovo coronavirus, tre nella giornata di ieri martedì 23,  in maggioranza contagiati da infezioni conosciute; due eventi ( contagi senza infezioni conosciute) di trasmissione locale aperti; un tasso d’incidenza per ogni 100.000 abitanti di 5.20 negli ultimi 15 giorni, con tendenza al calo in questo periodo e un indice riproduttivo della malattia  di 0,62.

«Nel territorio si mantine uno stretto controllo di ogun dei cinque indici sanitari definiti dal Ministero di Salute Pubblica per la transizione alle differenti fasi della tappa di recupero», ha assicurato la  vice governatore della capitale, Yanet Hernández Pérez, in video conferenza, nell’abituale riunione del gruppo temporaneo di lavoro per la prevenzione e il controllo del  nuovo coronavirus, diretto dal Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, e dal primo ministro, Manuel Marrero Cruz.

In questi momenti – ha commentato Yanet Hernández Pérez– l’unico di questi indici che non va bene è quello dei casi attivi che rappresentano il  8,06 % dei 1.264 confermati nella capitaale dall’inizio dell’epidemia, che deve scendere al 5 % per passare almeno alla fase uno della prossima tappa.

Il governatore Mario Sabines Lorenzo, trascorse poche ore da quando la provincia di Matanzas si è unita agli altri 14 territori in fase uno di recupero, ha informato che la giornata è trascorsa con tranquillità e poco a poco sono iniziati i diversi servizi.  Ha detto che sta già funzionando il trasporto in tutte le rotte previste includendo il treno Matanzas-Los Arabos.

Poi ha dettagliato che oggi mercoledì 24 inizierà  la vendita delle prenotazioni per gli hotels e per i campeggi; diversi ristoranti hanno ripreso le attività abituali,con le misure corrispondenti.

Intanto, si mantengono le offerte a domicilio di diversi tra questi.

Poi ha ricordato che sino a lunedì 22  erano ricoverati solo due casi attivi e che continua a scendere il numero delle persone con sintomi associati alla COVID- 19 e dei contatti nei centri d’isolamento.

Durante la riunione nel Palazzo della Rivoluzione, si è saputo come sono trascorse le ultime giornate nelle provincie di Las Tunas e Ciego de Ávila, che dal 18 giugno sono transitate nella fase uno della tappa di recupero.

Dopo 37 giorni con casi positivi alla COVID-19 nel Balcone dell’Oriente cubano,  il governatore  Jaime Ernesto Chiang Vega ha assicurato che nel territorio si applica un rigoroso esame delle misure orientate  per questa fase, in maniera particolare quelle igienico-sanitarie in tuti gli scenari, i cui compimento viene valutato ogni giorno dal Consiglio di Difesa Provinciale.

Poi ha segnalato che tra i vari indirizzi di lavoro si assegna un controllo speciale alla produzione, la distribuzione e il commercio degli alimenti per la popolazione,  allo scontro delle manifestazioni di reati, indiscipline, illegalità e accaparramenti.

Ha riferito che non si tralasciano la protezione delle persone vulnerabili, l’attenzione alle istituzioni sociali, l’investigazione attiva, l’organizzazione e la garanzia per il termine dell’attuale anno scolastico e l’inizio del prossimo.

Ha informato che in questi giorni ha ripreso l’attività circa il 50,8 % dei lavoratori indipendenti  che avevano interrotto le attività, soprattutto  nel trasporto e che lavora già il 67,4% dei lavoratori. I restanti lo devono fare prima della fine del mese di giugno.

Più di 30.000 lavoratori  applicano la modalità a distanza  e altri  1.319 realizzano il telelavoro, ha precisato.

A proposito di Ciego de Ávila, il ministro di Salute Pubblica, José Angel Portal Miranda, ha notificato la chiusura dell’evento di trasmissione locale della malattia  a Turiguanó, nel municipio di Morón, con il quale si sommano 43 fatti di questo tipo conclusi, dei 45 contati nell’Isola grande delle Antille.

Il governatore avilegno, Tomás Alexis Martín Venegas, ha precisato che nell’area sono state adottate diverse misure per la continuità e il controllo della situazione epidemiologica, in accordo con il protocollo previsto dagli specialisti del Minsap.

Poi ha ratificato che in 28 giorni non stati confermati casi positivi del nuovo coronavirus nella provincia e che restano isolate solo 11 persone, che due sono  contatti  e nove viaggiatori internazionali.

Ha considerato che questo primo periodo di recupero trascorre con normalità e in modo particolare ha specificato che si è lavorato con intensità nel settore del trasporto, considerando non solo le soluzioni corrispondenti alla fase uno, ma anche prevedendo quelle che si relazionano  alle due fasi successive, per evitare complicazioni nei prossimi giorni.

Così, in maniera  graduale e ordinata, Cuba transita con passi fermi nel suo scontro alla COVID-19, senza tralasciare nessuno  dei dettagli che decidono il successo delle differenti azioni che il Governo cubano si è proposto di portare avanti. In tutto questo, lo sappiamo già, è imprescindibile eliminare ogni eccesso di fiducia.

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