Linee di lavoro della contras

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Quali sono state le correnti d’opinione anti-cubane nel gennaio 2015?

parole

Il previsto comportamento dei vari mezzi di comunicazione anti-cubani, la blog sfera controrivoluzionaria e l’attività dei mercenari interni nelle reti sociali, nel gennaio 2015, ha ruotato fondamentalmente intorno al processo di avvicinamento diplomatico tra Cuba e gli USA.

Intorno a questo processo, complesso, pieno di aspettative e per niente dinamico, il posizionamento della controrivoluzione e dei tradizionali nemici della Patria, ha cercato d’impostare varie correnti d’opinione che, nel loro complesso, hanno cercato di condizionare le posizioni di entrambi i governi mediante la manipolazione, la distorsione e l’attacco mediatico. C’è stata molta speculazione e molta pressione mediante critiche e polemiche, sperando di viziare e esercitare un’influenza nociva nell’opinione pubblica.

In generale, questo comportamento mediatico si è basato sui seguenti dubbi argomenti:

● La decisione di Cuba e USA di normalizzare le loro relazioni bilaterali deve partire da un condizionamento sulla questione dei diritti umani e la promozione della democrazia  – tenendo conto della percezione manipolata di questi temi da parte dei nemici di Cuba – cercando di porre in discussione la sovranità e la costituzionalità dell’isola. Inoltre, vi è stato un manipolato tentativo di richiedere d’includere l’ insignificante controrivoluzione interna e i suoi partner all’estero come condizione per realizzare un “dialogo” presumibilmente fattibile per il futuro del  paese.

● Anche se le posizioni moderate hanno percepito come positive le misure annunciate dal presidente Barack Obama, all’opposto delle reazioni avverse degli associati all’estrema destra reazionaria, le stesse hanno auspicato che queste non avranno un impatto significativo se Cuba non realizza i cambiamenti strutturali nella sua economia o elimini le restrizioni interne, in particolare con riguardo a norme doganali alle importazioni, libero accesso ad Internet, gravami sul dollaro e ricezione di segnali televisivi stranieri. È un altro modo di cercare di fare pressione sul governo cubano per assumere cambi non desiderati o che sono prematuri al momento.

● Hanno fatto percepire che i colloqui bilaterali hanno avuto negli USA il solo con l’animo di prendere misure concrete, mettendo in discussione una presunta inazione da parte di Cuba.

● Hanno mostrato le richieste sovrane di Cuba per quanto riguarda l’eliminazione del blocco, la restituzione della Base di Guantanamo, l’eliminazione della Legge di Aggiustamento Cubano, la politica dei Piedi Secchi – Piedi Bagnati, l’eliminazione di Cuba dalla lista dei paesi sponsor del terrorismo, il programma di concessione rapida di visti ed il sollecitare la diserzione di medici  in missione all’estero, il rifiuto della manipolazione del tema dei diritti umani e la legittima richiesta di Cuba che siano ufficialmente riconosciute le ONG che compongono la società civile socialista, come ostacoli per propiziare un fecondo dialogo tra le parti.

● Approfondendo ulteriormente l’attacco mediatico previo l’annuncio del 17 dicembre 2014, dopo il discorso di Raul al III Vertice CELAC e delle dichiarazioni della Direttrice del Nord America del MINREX, Josefina Vidal, hanno cercato di mostrare falsamente una reticenza cubana a proseguire un fluido dialogo con la parte USA.

● Hanno rifiutato la posizione cubana di ricerca di una “convivenza civile” e del “rispetto” tra le due nazioni, impostando un discorso di critica alla libertà di espressione a Cuba, manipolando detti temi sotto un’inesistente repressione e vessazione di chi la pensa diversamente, nascondendo lo scopo destabilizzante e sovversivo dei gruppi controrivoluzionari interni finanziati dall’estero.

● Hanno criticato la scarcerazione dei presunti ‘prigionieri politici’ da parte di Cuba come un atto fraudolento, sostenendo che non vi è stata una liberazione incondizionata, perché rimangono soggetti al permesso extra penale o altri meccanismi del sistema giudiziario. Essi hanno inoltre sostenuto che molti sono stati rilasciati prima dell’accordo e che anche alcuni avevano già scontato la loro sanzione, tra altre manipolate obiezioni. Hanno ignorato, naturalmente, che gli USA non hanno selezionato alcun controrivoluzionario detenuto nella loro lista di richieste, perché erano interessati a tenerli come “vittime” del governo cubano.

● La liberazione dei prigionieri cubani è servita per sostenere il trito discorso su un presunto deterioramento delle condizioni carcerarie a Cuba.

● Hanno messo in discussione la sovrana e legittima posizione cubana di avvertire i controrivoluzionari liberati di astenersi dal continuare il loro lavoro provocatorio, sotto pena di rinviarli a processo secondo la nostra vigente legislazione.

● Ha spiccato nell’attacco mediatico la posizione di diversi controrivoluzionari che si oppongono alla normalizzazione dei rapporti bilaterali e alle nuove misure annunciate dal presidente USA, tra loro si sono posti in evidenza Berta Soler, Antonio Rodiles, Angel Moya, Guillermo Fariñas, Felix Reyes, Jorge Luis Garcia Perez Antunez, tra altri, che si sono prestati al circo mediatico orchestrato dentro il Congresso USA volto a mettere in discussione l’amministrazione Obama e a difendere le posizioni intolleranti dell’estrema destra anti cubana. Per loro, quelli che si oppongono a Cuba, sempre il Congresso USA sarà un foro disponibile.

● Ci sono state spiccate critiche la Decreto N 327 “Regolamento del processo d’investimento”, che regola tutti gli investimenti che si effettuano nel territorio nazionale, comprese imprese a capitale interamente straniero, sotto la malsana intenzione di viziare quei tentativi, da parte di Cuba, di sviluppare progetti d’investimenti che consentano l’acquisizione di nuovi capitali, nuove fonti di occupazione, l’accesso a nuove tecnologie di produzione e allo sviluppo di attività economiche nel paese. E’ stato uno sfacciato atteggiamento a favore del blocco e all’isolamento di Cuba.

● Si sono mantenute le infami ed infondate critiche sulla proiezione internazionale del nostro sistema sanitario pubblico, diffamando circa la presunta appropriazione indebita da parte dello Stato del 70% dello stipendio dei professionisti all’estero. Allo stesso modo, il discorso mediatico si è incentrato sulla messa in discussione delle conquiste di Cuba in materia di salute, presentando il sistema in un periodo di decadenza delle infrastrutture e del personale a beneficio dei nostri servizi medici all’estero. In questo senso, gli  attacchi sono stati diretti a criticare l’attività dei nostri medici nei confronto dell’Ebola in Africa.

● La realizzazione di nuovi progetti è un tema costante tra i mercenari in cerca di nuovi spazi, fondamentalmente in appoggio a quelle famiglie disfunzionali. Questa volta hanno implementato la “Zia Nana”, la cui base principale è volta a fornire laboratori per completare la formazione professionale impartita nelle scuole. Tutto questo ipocrita tentativo di operare all’interno delle comunità cerca di darsi importanza ed ottenere un impatto mediatico all’estero per ottenere maggiori fondi per i gruppuscoli controrivoluzionari.

● In questa fase, 26 mercenari sono andati all’estero allo scopo di ricevere formazione in programmi sovversivi e partecipare ai circhi mediatici montati contro Cuba all’estero. Le loro destinazioni principali sono state USA e Messico.

● Una delle questioni che è stata più manipolata dall’estero e dallafidel stessa controrivoluzione è stata ancora una presunta morte del compagno Fidel, che ha avuto come risultato la frustrazione dei necro speculatori di fronte alla sua apparizione in un incontro con Frei Betto e con il Presidente della FEU, Randy Perdomo. Ancora una volta Fidel gli ha dato dove, a loro, fa più male.

● Tutti i media controrivoluzionari hanno continuato il loro lavoro d’istigazione all’emigrazione illegale dal paese, a partire dalla diffusione di notizie false circa la possibilità che gli USA cambino la Legge di Aggiustamento Cubano a seguito del ripristino delle relazioni tra i due paesi.

Queste sono state alcune delle tendenze dell’attacco mediatico anti-cubano, nel gennaio 2015, e si augurano una sua intensificazione nei prossimi mesi.

Alcuni dei diversi scenari futuri delle provocazioni controrivoluzionarie sono il prossimo 24 febbraio – prendendo come centro la falsa accusa che Cuba abbatté gli aerei degli ‘Hermanos al Rescate’ nel 1996 in acque internazionali -; l’ 8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, in cui il gruppuscolo Damas de Blanco tenterà di creare show mediatici per le strade di città come Avana, Matanzas, Santiago de Cuba, tra altre; e la preparazione di diversi controrivoluzionari per partecipare a forum alternativi durante il Vertice delle Americhe a Panama.

Il nostro popolo è preparato ad affrontare tutte queste sfide.

¿Cuáles fueron las matrices de opinión anticubanas en enero de 2015?

El comportamiento esperado de los diversos medios de comunicación anticubanos, la blogosfera contrarrevolucionaria y la actividad de los mercenarios internos en las redes sociales, en enero de 2015, giró fundamentalmente en torno al proceso de acercamiento diplomático entre Cuba y los Estados Unidos.

En torno a este proceso, complejo, lleno de expectativas y nada dinámico, el posicionamiento de la contrarrevolución y los tradicionales enemigos de nuestra patria, trató de impostar diversas matrices de opinión que, en su conjunto, intentaron condicionar las posiciones de ambos gobiernos mediante la manipulación, la distorsión y el ataque mediático. Mucha especulación hubo y mucha presión mediante críticas y cuestionamientos, esperando viciar y ejercer una influencia nociva en la opinión pública.

A grandes rasgos, este comportamiento mediático se basó en los siguientes dudosos argumentos:

● La decisión de Cuba y EEUU de normalizar sus relaciones bilaterales debe partir de un condicionamiento al tema de la defensa de los derechos humanos y la promoción de la democracia –atendiendo a la percepción manipulada de estos por parte de los enemigos de Cuba-, tratando de cuestionar la soberanía y la constitucionalidad en la Isla. Asimismo, hubo un manipulado intento de solicitar incluir a la insignificante contrarrevolución interna y sus socios en el exterior como condición para realizar un “diálogo” supuestamente viable para el futuro del país.

● Aunque las posiciones moderadas percibieron como positivas las medidas anunciadas por el presidente Barack Obama, a contrapelo de las reacciones adversas de los asociados a la ultraderecha reaccionaria, las mismas auguraron que éstas no tendrían un impacto significativo si Cuba no realiza transformaciones estructurales en su economía ni elimina restricciones internas, sobre todo con respecto a normas aduaneras para las importaciones, acceso libre a Internet, gravamen al dólar y recepción de señales de televisión extranjera. Es otra manera de tratar de presionar al gobierno cubano a asumir cambios no deseados o que son prematuros por el momento.

● Percibieron que las conversaciones bilaterales han tenido en EEUU solo el ánimo de dar pasos concretos, cuestionando un supuesto inmovilismo por parte de Cuba.

● Mostraron los reclamos soberanos de Cuba con respecto al levantamiento del Bloqueo, la devolución de la Base de Guantánamo, la eliminación de la Ley de Ajuste Cubano, la política de Pies Secos-Pies Mojados, la eliminación de Cuba en la lista de países patrocinadores del terrorismo, el programa de otorgamiento de visas expeditas y el sonsacamiento para deserción a médicos que cumplen misión en el exterior, el rechazo a la manipulación del tema de los derechos humanos, así como el legítimo reclamo de Cuba de que sean reconocidas oficialmente las ONG que integran la sociedad civil socialista, como obstáculos para propiciar un diálogo fructífero entre las partes.

● Profundizando aún más en el ataque mediático previo al anuncio del 17D, luego del discurso de Raúl en la III Cumbre de la CELAC y las declaraciones de la Directora de América del Norte del MINREX, Josefina Vidal, se trató de mostrar falsamente una reticencia cubana a continuar un diálogo fluido con la parte norteamericana.

● Refutaron la posición cubana de búsqueda de una “convivencia civilizada” y el “respeto” entre ambas naciones, impostando un discurso de cuestionamiento a la libertad de expresión en Cuba, manipulando dichos temas bajo una inexistente represión y acoso a quienes piensan diferente, ocultado la finalidad desestabilizadora y subversiva de los grupúsculos contrarrevolucionarios internos, financiados desde el exterior.

● Cuestionaron la excarcelación de los supuestos “presos políticos” por parte de Cuba como un acto fraudulento, con el argumento de que no hubo liberación incondicional, pues se mantienen sujetos a licencia extra penal u otros mecanismos del sistema judicial. Asimismo, arguyeron que varios de ellos fueron liberados antes del acuerdo e, incluso, algunos ya habían cumplido su sanción, entre otras manipuladas objeciones. Obviaron, por supuesto, que EEUU no seleccionó a algunos contrarrevolucionarios detenidos en su lista de peticiones, pues les interesaba mantenerlos como “víctimas” del gobierno cubano.

● La liberación de los presos cubanos sirvió para apuntalar el discurso manido sobre un supuesto deterioro de las condiciones carcelarias en Cuba.

● Cuestionaron la soberana y legítima posición cubana de advertir a los contrarrevolucionarios liberados de abstenerse a continuar en su labor provocativa, so pena de reiniciarle juicios de acuerdo con nuestra legislación vigente.

● Sobresalió en el ataque mediático la posición de varios contrarrevolucionarios que se oponen a la normalización de los vínculos bilaterales y las nuevas medidas anunciadas por el presidente norteamericano, entre los que se destacaron Berta Soler, Antonio Rodiles, Ángel Moya, Guillermo Fariñas, Félix Reyes, Jorge Luis García Pérez, Antúnez, entre otros, los que se prestaron al circo mediático orquestado dentro del Congreso norteamericano dirigido a cuestionar a la administración Obama, así como a defender las posturas intolerantes de la ultraderecha anticubana. Para ellos, los que se oponen a Cuba, siempre el Congreso USA será un foro disponible.

● Hubo destacadas críticas al Decreto No. 327 “Reglamento del proceso inversionista”, que regula todas las inversiones que se ejecutan en el territorio nacional, incluyendo empresas de capital totalmente extranjero, bajo la malsana intención de viciar aquellos intentos por parte de Cuba de desarrollar proyectos inversionistas que permitan la adquisición de capitales frescos, nuevas fuentes de empleo, acceso a nuevas tecnologías de la producción, así como el desarrollo de la actividad económica en el país. Fue una descarada postura a favor del bloqueo y el aislamiento de Cuba.

● Se mantuvieron las infames e infundadas críticas a la proyección internacional de nuestro sistema de salud pública, difamando sobre la supuesta apropiación indebida por parte del Estado del 70% del salario de los profesionales en el exterior. De la misma manera, el discurso mediático se centró en cuestionar los logros de Cuba en materia de salud, presentando al mismo en un período de decadencia de infraestructura y personal en beneficio de nuestros servicios médicos en ultramar. En este sentido, sus ataques estuvieron dirigidos a cuestionar la actividad de nuestros médicos en el enfrentamiento al ébola en África.

● La puesta en marcha de nuevos proyectos es tema constante entre los mercenarios en busca de nuevos espacios, fundamentalmente apoyo de aquellas familias disfuncionales. En esta ocasión pusieron en práctica el “Tía Nana” cuyo principal fundamento va dirigido a impartir talleres que complementarán la formación vocacional impartida en las escuelas. Todo este hipócrita intento de accionar dentro de las comunidades busca prestigiarse y lograr impacto mediático en el exterior para obtener mayores fondos para los grupúsculos contrarrevolucionarios.

● En esta etapa, 26 mercenarios salieron al exterior con el objetivo de recibir capacitación en programas subversivos, así como para participar en los circos mediáticos montados contra Cuba en el exterior. Sus destinos principales fueron EEUU y México.

● Uno de los temas que fue más manipulado desde el exterior y la propia contrarrevolución fue nuevamente un supuesto deceso del compañero Fidel, el cual tuvo como desenlace la frustración de los necro especuladores ante su aparición en un encuentro con Fray Betto y con el presidente de la FEU, Randy Perdomo. Otra vez Fidel les dio donde más les duele.

● Todos los medios contrarrevolucionarios continuaron su labor de incitación a las salidas ilegales del país, a partir de la difusión de falsos rumores sobre la posibilidad de que EEUU cambie la Ley de Ajuste Cubano como resultado del restablecimiento de las relaciones entre ambos países.

Estas fueron algunas de las tendencias del ataque mediático anticubano en enero del 2015, augurándose su recrudecimiento en los próximos meses.

Unos de los diversos escenarios futuros de las provocaciones contrarrevolucionarias son el próximo 24 de febrero –tomando como centro la falsa acusación de que Cuba derribó las avionetas de Hermanos al Rescate en 1996 en aguas internacionales-; el 8 de marzo, Día Internacional de la Mujer, en que el grupúsculo Damas de Blanco tratará de crear shows mediáticos en las calles de ciudades como La Habana, Matanzas, Santiago de Cuba, entre otras; así como la preparación de varios contrarrevolucionarios para participar en los foros alternativos durante la Cumbre de Las Américas en Panamá.

Nuestro pueblo está preparado para enfrentar todos esos desafíos.

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