Agevolazioni imp/exp per le forme di gestione non statale

Molte sono stati i quesiti sorti tra cubani e cubane dopo l’approvazione della strategia socioeconomica per spingere l’economia davanti alla crisi mondiale. Nel caso specifico della misura che permetterà la realizzazione di attività di commercio estero (importazione ed esportazione) alle forme di gestione non statale le domande non si sono fatte aspettare.

Come ha informato il ministro Rodrigo Malmierca nella Mensa Redonda del luglio scorso, le aziende statali specializzate potranno offrire servizi di esportazione ed importazione alle forme di gestione non statale. Questa misura, promossa nel Consiglio dei Ministri, fa parte di un gruppo di decisioni approvate dal governo con l’obiettivo di spingere l’economia nazionale.

Nell’organizzazione di questo processo non interviene solo il Ministero del Commercio Estero e dell’Investimento Straniero, ma anche la Banca Centrale ed i ministeri di Economia e di Finanze e Prezzi.

I principi dell’esportazione e di importazione del settore non statale sono presenti in una cornice legale che permette di stabilire accordi tra le parti ed include la soluzione di differenze, o qualunque altro elemento pertinente relazionato con doveri e diritti che assistono le persone.

Tra le regole per mettere in pratica i servizi, le forme di gestione non statale dovranno disporre di conti correnti in moneta liberamente convertibile (MLC), come di conti in CUC. I pagamenti e riscossioni delle entrate si realizzeranno mediante carte magnetiche.

Dell’entrata di denaro, che si riceva per l’esportazione, si sconterà solamente un ridotto margine commerciale per l’azienda statale che offre la possibilità di esportare, e si sconterà anche il resto delle spese che siano associate all’operazione. La forma non statale potrà trattenere le valute necessarie per il suo nuovo approvvigionamento, con lo scopo di continuare a produrre ed esportare.

Sono stati selezionate 37 ditte cubane, specializzate nell’attività di commercio estero, che brinderanno i servizi menzionati. Non tutte hanno sede a L’Avana, e molte di loro possiedono uffici in altre province del paese.

Dopo un investigazione realizzata si definiscono 382 forme di gestione non statale, di tutte le province del paese e del Municipio Speciale Isola della Gioventù, che hanno potenziale per esportare in settori come l’agroalimentare, l’artigianato, la costruzione, gli uccelli ornamentali, i prodotti plastici, i giocattoli didattici, i servizi della lavorazione del cuoio, restaurazione, cristalleria e tappezzeria, tra gli altri.

L’incremento delle esportazioni e lo stimolo ai produttori costituiscono le azioni chiave per spingere l’economia cubana. Ciò, insieme alla razionalizzazione delle importazioni ed all’incatenamento di tutte le forme di gestione, sono obiettivi cardinali che persegue questa misura.

da Cubadebate traduzione di Ida Garberi

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