Cuba salva, risana e semina futuro

Il Presidente, a nome del Generale d’ Esercito Raúl Castro Ruz, del Partito e del Governo, ha elogiato le persone che hanno permesso «il «miracolo della resistenza cubana, con le loro realizzazioni,  i loro apporti con tutto quello che è buono e dà luce nel mezzo di questa complessa situazione che non è la prima e non sarà l’ultima che domanda sforzi e sacrifici collettivi»

Enrique Moreno Gimeranez

Dal prossimo lunedì, Cuba inizierà la nuova normalità dopo mesi di una realtà veramente sfidante di lotta alla pandemia, all’aggressività del blocco USA e senza tralasciare l’impegno d’avanzare nella strategia economica e sociale ha, informato ieri giovedì 8,  il Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, nel programma televisivo Mesa Redonda.

Sono tempi di lotta in cui le luci del popolo unito hanno rivelato nuovamente le forze che ci definiscono davanti al mondo e che non possono essere ignorate nemmeno dai più increduli.

«Sentiamo che è un momento in cui c’è un’abbondante mostra d’eroismo quotidiano del nostro popolo, in cui si osservano la perseveranza, la volontà che si oppone allo sciupio e alla stanchezza dopo sette lunghi mesi», ha affermato Díaz-Canel, che ha elogiato il lavoro di scienziati,  tecnici di laboratorio, medici, infermieri, lavoratori della salute e di tutti quelli che hanno appoggiato questa battaglia di fronte al nuovo coronavirus negli ospedali e nei centri d’isolamento e tra questi i giovani.

In questa lotta per la vita sono emersi i più bei valori della nostra società. La solidarietà, la dedizione, il sacrificio, la vocazione e il piacere di darsi agli altri sono state cause comuni dentro e fuori dalle frontiere.

«Ispira molto che la gente comune, che la gente del nostro popolo, ha offerto le spalle per mantenere in funzione l’imprescindibile, perchè sanno che da questo dipende la vita dei loro compatrioti», ha segnalato il Capo di Stato, che ha ricordato una frase della serie televisiva /LCB: L’ altra guerra/, che ricorda la lotta contro i banditi come opera audiovisiva che «ci ha fatto guardare dalla storia le nostre profonde e intime riserve morali ».

«Io non sono stato un eroe, però stavo lì», dichiara uno dei personaggi in una scena. In accordo con Díaz-Canel, questa frase «profonda e bella definisce chi ha accmpagnato e animato, chi ha creato e avuto fiducia, soprattutto chi ha lottato e affrontato questa pandemia che ci colpisce ancora».

Poi ha reiterato che sono momenti per potenziare la buona volontà di fare, l’energia per creare e l’unione di propositi per vincere.

Il Presidente, a nome del Generale d’ Esercito Raúl Castro Ruz, del Partito e del Governo, ha elogiato le persone che hanno permesso «il  «miracolo della resistenza cubana, con le loro realizzazioni,  i loro apporti, con tutto quello che è buono e da luce nel mezzo di questa complessa situazione che non è la prima e non sarà l’ultima che domanda sforzi e sacrifici collettivi».

Con loro e grazie a loro Cuba è all’avanguardia della lotta per costruire un mondo migliore che è possibile dopo la tragedia della pandemia».

Lunedì 12 ci addentriamo nella nuova normalità grazie allo sforzo e ai risultati realizzati da tutto un popolo e nello stesso tempo continuando a realizzare i nostri impegni in materia di responsabilità cittadina.

«Per un popolo come il nostro, unito solidamente attorno alla sovranità e l’indipendenza della nazione, che ha incontrato nel socialismo il suo cammino per la prosperità senza esclusioni e la sostenibilità indispensabile alla sopravvivenza planetaria, ci sono sfide e impegni enormi ma non impossibili. Li possiamo vincere tutti, li possiamo conquistare tutti», ha detto il Presidente cubano.

Díaz-Canale ha sostenuto che ogni giorno è  un’opportunità per provare che sì si può, come ci ha provato Rául e come stiamo dimostrando tutti.

Già nessuno potrà fermarsi. L’amore per Cuba ci lega e ci mobilita e questo amore ci salverà. In questo momento ogni pensiero è una semente, pensare come paese è seminare il futuro. Oggi Cuba salva, risana e semina futuro. Quando emanano altre ragioni, s’imporrà sempre la certezza che il futuro per Cuba dipende assolutamente da quel presente che insieme costruiamo oggi, qui e adesso », ha concluso.


Raúl ha presieduto la riunione del Burò Politico

 

Il 6 e il 7 ottobre si è riunito il Burò Politico del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba, presieduto dal suo Primo Segretario, il Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz.

L’agenda della riunione ha compreso l’analisi di varie leggi che saranno presentate all’approvazione dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare, tra le quali la Legge del  Presidente e del Vicepresidente della Repubblica;

la Legge di revoca degli  eletti negli organi del Potere Popolare; la Legge di organizzazione e funzionamento del Governo Provinciale del Potere Popolare e  la Legge di organizzazione e funzionamento del Consiglio dell’Amministrazione Municipale.

Inoltre è stata presentata la proposta dell’attualizzazione del Piano di misure per lo scontro alla COVID-19, che prossimamente si farà conoscere al nostro  popolo.

Sono stati valutati anche i preparativi del  VIII Congresso del Partito Comunista di Cuba che si realizzerà nel  2021.

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