Cuba: quattro vaccini per la sovranità

Fabrizio Verde  www.lantidiplomatico.it

In Europa le vaccinazioni procedono a rilento. I paesi del vecchio continente sono rimasti scottati dall’essersi affidati completamente alle multinazionali del farmaco per procedere all’immunizzazione di massa della popolazione. Queste tra ritardi, imprevisti, e manovre per ottenere maggiore profitto dalla vendita vaccini dettano di fatto l’agenda ai governo nell’immunizzazione contro il nuovo coronavirus causa dell’attuale pandemia.

Ci sono paesi che non hanno questi problemi. Tra questi troviamo Cuba. L’isola nonostante un durissimo blocco economico ormai sessantennale imposto dagli Stati Uniti procede nello sviluppo sovrano dei vaccini. Così Cuba prevede già entro quest’anno di immunizzare tutta la popolazione.

Lo scopo fondamentale del Paese è raggiungere la sovranità tecnologica nello sviluppo e produzione, in modo che possa avere vaccini nazionali contro la SARS-COV-2, aspetto fondamentale in un momento così speciale e critico nella storia dell’umanità. E alla luce delle enormi difficoltà riscontrate dai paesi occidentali che hanno deciso di affidarsi completamente alle multinazionali del farmaco.

Cuba è stato il primo paese dell’America Latina e dei Caraibi dove c’è stata l’autorizzazione ad avviare le sperimentazioni cliniche di un candidato vaccino contro la Covid-19, Soberana 01, nell’agosto dello scorso anno, evidenzia il quotidiano Granma.

A novembre, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha inserito un secondo candidato nazionale (Soberana 02) nel sito ufficiale dei progetti in fasi di sperimentazione clinica contro la malattia. Entrambi sono sviluppati dal Finlay Institute for Vaccines.

Nello stesso mese è stato autorizzato l’avvio delle sperimentazioni cliniche dei vaccini candidati Mambisa e Abdala, portate avanti dal Centro di Ingegneria Genetica e Biotecnologie (CIGB).

I risultati straordinari di Cuba in questo ambito non sono una novità. Sin dalla Rivoluzione il paese ha dato massima preminenza alla salute. I suoi medici, inoltre, raggiungono ogni angolo del globo dove si renda necessario il loro intervento. Non possiamo dimenticare il loro lavoro anche in Italia, durante la prima fase della pandemia, quando il Covid-19 ha colpito con particolare virulenza le regioni del nord Italia.

L’industria biofarmaceutica nazionale è un’eccellenza ed è preceduta da una storia di successi che, ad esempio, ha permesso al Paese di avere una copertura del 100% nel programma di vaccinazione, indicatore che la pone in prima linea a livello mondiale e che ha completamente debellato le malattie e ridotto i danni causati al resto della popolazione.

Circa 30 anni fa è stato somministrato a Cuba il vaccino contro la meningite di tipo B e C, il primo del suo genere su scala universale. I progressi su questo fronte sono dovuti anche al vaccino contro l’epatite B, il primo ad ottenere la certificazione OMS in America Latina.

Va aggiunto, tra gli altri, Heberpenta contro la difterite, il tetano, la pertosse e altre affezioni; oltre a quello registrato contro Haemophilus Influenzae di tipo b (allo stesso modo, il primo in America Latina e il secondo del suo genere nel mondo).

E’ quindi naturale che la popolazione cubana abbia sviluppato una grande fiducia nei propri scienziati e nell’efficacia di di Soberana 01, Soberana 02, Mambisa e Abdala. Quelli che possiamo definire i 4 vaccini per la sovranità di Cuba.

Le previsioni per l’anno in corso, a fronte di una massiccia immunizzazione, sono promettenti, afferma il Granma. I quattro vaccini della sovranità proteggeranno questo popolo dignitoso ed eroico che continua a resistere nonostante gli assalti dell’Impero.

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