8 marzo: la Patria va avanti con le sue donne

 

L’approvazione del Programma Nazionale per l’Avanzamento delle Donne è una dimostrazione di fiducia, rispetto e impegno del nostro paese con la parità di genere, ha detto venerdì Teresa Amarelle Boué, membro dell’Ufficio Politico del Partito e segretario generale della Federazione delle Donne Cubane (FMC).

Durante la presentazione delle linee guida del Programma, la componente del Consiglio di Stato ha sottolineato che, anche se nuovo, è la continuità di una politica inclusiva a favore delle donne, promossa dalla Rivoluzione dal 1959, e che oggi mostra i suoi risultati, con il protagonismo femminile nei compiti di sviluppo del paese.

“Per le donne cubane, la Rivoluzione, di per sé, è il nostro principale programma di uguaglianza, perché ha creato politiche volte a raggiungere il potenziamento in tutta la società e la parità di condizioni tra donne e uomini”, ha detto.

Il Programma Nazionale per l’Avanzamento della Donna, ha spiegato, nasce dalla necessità di integrare in un unico documento azioni che corrispondono ai principi e postulati riconosciuti nella Magna Carta e al nuovo scenario di aggiornamento del modello economico e sociale, così come gli impegni internazionali assunti da Cuba in questo ambito.

Come principio generale, si propone di promuovere l’avanzamento delle donne e l’uguaglianza di diritti, opportunità e possibilità, come sancito dalla nostra Costituzione, così come di approfondire i fattori oggettivi e soggettivi di discriminazione che ancora persistono nella società e ostacolano maggiori risultati economici, politici, sociali e familiari, al fine di eliminarli.

Gli obiettivi specifici del piano sono: raggiungere una maggiore sistematizzazione nell’implementazione di azioni congiunte per promuovere l’avanzamento delle donne; affrontare gli ostacoli legati all’uguaglianza di genere; promuovere attività educative, formative e divulgative a partire dall’infanzia, includendo le questioni di genere nei piani di studio e nei programmi in tutte le forme e livelli di istruzione; e incoraggiare le famiglie, le comunità, i media, le organizzazioni di massa, politiche e studentesche e i luoghi di lavoro a discutere il ruolo delle donne nella sfera pubblica e domestica.

La Segretaria Generale della FMC ha sottolineato che la creazione del piano, che ha già una norma giuridica, è il risultato del lavoro svolto dall’organizzazione nel suo legame permanente e il dialogo con le donne della comunità.

Fonte: Granma

Traduzione: italiacuba.it


8 marzo e i restanti 364 giorni

Teresa Melo  Fonte: CUBADEBATE

08.03 – Un regalo per il futuro mi viene fatto da Cuba, che presumo come simbolo della data, compreso: IO SONO una delle trentamila persone di Santiago che faranno parte dello studio del vaccino ABDALA nella sua terza fase. “Abdala”, come la drammatica poesia che Martí scrisse all’età di quindici anni, per la Patria.

Come donna, poeta, madre single, studentessa universitaria, redattrice, amica, federata, patriota, vicina di casa…, CUBANA, ringrazio, anche se non sono stata scelta da nessun giudizio di valore se non quello di vivere in un quartiere che ha avuto diversi casi positivi, e do il mio consenso a farne parte. E dove ogni partecipante ha decine di altri qualificazioni, siano esse donne o uomini, nel loro valore primordiale di essere frutti di questa terra.

Credo che la bellezza sia un’arma per la creazione di percorsi. Un fiore nella mano che si congratula, e soprattutto la mano che accompagna. Un versetto per ogni giorno, perché ci sono versetti che confortano e ci sono come frustate. La certezza di essere alla tua altezza e il sogno che tutti possano dirlo. Sapere che altri hanno aperto le porte che ho attraversato, e che ci sono molte altre porte da aprire. Che non porto un fazzoletto verde intorno alla gola, ma so che molti, milioni di persone nel mondo ne hanno ancora bisogno. Che quello che ci può mancare non cancellerà o supererà quello che abbiamo. Che anche così, quando canto la mia realtà di donna, sento nella mia voce le voci di coloro che sussurrano, o gridano, o vengono messi a tacere, o scrivono poesie che nessuno può leggere, o non hanno altro palcoscenico che la strada e l’essere amaro che li acceca.

Prima linea, linea rossa, linea di casa che gli altri non vedono, mani nella terra generosa e nei laboratori e nei governi e nelle istituzioni e nel sottosuolo e nei cieli; parola e azione fatte manto caldo per guarire, e come pugnale per difendere.

Questo è quello che sono per Cuba: DONNA. Proprio come te. Il tuo pari. Il fiore e la mano che lo accompagna.


La donna cubana è figlia di una patria indomabile e libera

In un messaggio in occasione di questo 8 marzo, la Segreteria Nazionale della Federazione delle  Donne Cubane ha fatto i suoi auguri a tutte le donne del paese e le ha convocate a commemorare la giornata, nonostante, anche, le condizioni complesse imposte dalla COVID-19.

«Niente può oscurare i passi avanti che in materia d’uguaglianza e inclusione sociale abbiamo ottenuto in questi 62 anni di trionfo rivoluzionario che ci hanno portato ad essere protagoniste e beneficiarie dirette di programmi incamminati alla protezione della salute, la maternità, la differenza nella produzione di alimenti, la specializzazione professionale  e nei mestieri, la scelta di fronte alle fonti  d’impiego,  l’ascesa a posti di direzione e decisionali, la visibilità dell’apporto femminile in tutti i rami della creazione artistica e molto di più», riferisce il messaggio.

Il testo riferisce le distinte ragioni che nel mondo mobilitano le donne nel loro Giorno Internazionale, soprattutto per reclamare i diritti d’uguaglianza che per milioni sono sempre un’utopia.

Sottolinea la soddisfazione del fatto che le cubane hanno i loro diritti debitamente plasmati nella Costituzione della Repubblica, alla cui implementazione si lavora permanentemente mentre si perfeziona il lavoro di coloro che hanno la responsabilità di farli rispettare.

«Noi non i fermiamo avanziamo in una marcia unita verso nuove mete nelle quali si rinforza il funzionamento delle famiglie nella formazione dei valori promossi da una società come quella che costruiamo, si condannano le manifestazioni di violenze in qualsiasi scenario e l’equità rispetto la partecipazione delle donne nei diversi ambiti di sviluppo, proposito che la Federazione delle Donne Cubane fomenta dagli insegnamenti dell’eterna presidente Vilma Espín Guillois, con l’autorità morale guadagnata in questi 60 anni d’esistenza dell’organizzazione, e dello status dato dal nostro Governo d’essere il Meccanismo Nazionale per il Progresso delle Donne», dichiara il proclama.

La  Segreteria Nazionale della FMC ha reiterato la sua condizione di forza organizzata a favore delle  conquiste realizzate e definisce le donne cubane  «Figlie degne di questa Patria indomabile, libera, indipendente e sovrana», e riafferma la fedeltà alla Rivoluzione con il principio d’intransigenza che a Cuba significa la consegna Patria o Morte.

UN ABBRACCIO DA  CUBA

Conseguente con lo spirito di fraternità continentale che esprimono il nome e la ragione d’essere della Casa de las Americas, l’istituzione cubana ha ribadito la sua solidarietà  «con le lotte delle donne latinoamericane e caraibiche per i loro diritto e soprattutto per far sì che in un futuro migliore, dopo la pandemia , ci sia meno violenza, ci siano meno brecce di genere e più equità».

Nel suo messaggio ha riconosciuto le difficoltà che la COVID-19 ha moltiplicato per le donne del continente in materia di lavoro, entrate e responsabilità familiari ed ha reiterato la sua posizione d’accompagnamento nel reclamo di tutti i suoi diritti.


La grandezza di Cuba ha anche nome di donna

Simbolo delle lotte delle donne cubane per la sua piena emancipazione, l’eroina della lotta clandestina e guerrigliera, Vilma Espín Guillois, ha ricevuto l’omaggio della sua nazione ieri 8 marzo, davanti alla roccia monumentale che custodisce le sue ceneri.

Secondo Fronte, Santiago di Cuba – Simbolo delle lotte delle donne cubane per la sua piena emancipazione,l’eroina della lotta clandestina e guerrigliera, Vilma Espín Guillois, ha ricevuto l’omaggio della sua nazione ieri 8 marzo, davanti alla roccia monumentale che custodisce le sue ceneri nel mausoleo agli   eroi e ai martiri del Secondo Fronte Frank País.

Le rose bianche e i gigli posti vicino, come l’offerta di fiori ai piedi del monolito hanno dato all’omaggio la bellezza e il profumo propri della straordinaria santiaghera, il cui impegno, la sensibilità e l’amore per la famiglia e in particolare per i bambini, suscitarono ammirazione in Cuba e anche al di fuori.

Leyanis Riquelmes Batista e Yudith Aguilar Valverde, la presidente e la vice presidente del Consiglio di Difesa Municipale, hanno guidato nello stesso bel luogo l’offerta di fiori e il successivo incontro tra donne dei paraggi che hanno raccontato aneddoti sulla leggendaria combattente cubana.

In una data d’orgoglio per le cubane, una rappresentazione di santiaghere ha onorato un’altra donna, radice delle lotte emancipatrici della nazione in un omaggio a Mariana Grajales Cuello, Madre della Patria e dei leggendari Maceo, con una corona, a nome delle donne del paese, posta vicino alla tomba che custodisce i suoi resti nel cimitero patrimoniale Santa Ifigenia.

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