Operazione Gedeon partita dalla Colombia

La procura colombiana ha reso noto lunedì che l’incursione armata  contro il Venezuela denominata “Operazione Gedeone con la quale lo scorso anno fu tentato un colpo di stato nei confronti del Presidente Nicolas Maduro” è stata pianificata nella capitale Bogotá.

Secondo le informazioni fornite dall’organismo colombiano, l’intera operazione è stata pianificata nella città di Bogotá dall’ex militare venezuelano Clíver Alcalá.

La Procura colombiana ha accusato quattro persone tra cui due membri delle forze armate venezuelane di aver reclutato ed addestrato i mercenari implicati nel tentativo di colpo di stato del maggio scorso.  Tre di loro, Rayder Alexander Russo alias “Tenente Pico”, il maggiore Juvenal Sequea Torres e José Sequea Torres,  hanno patteggiato la pena di sei anni in cambio della loro ammissione alla partecipazione all’Operazione Gedeon.

La quarta persona accusata, la signora  Yacsy Alejandra Alvarez Mirabal, traduttrice del mercenario statunitense e titolare della società Silver Corp, incaricata delle operazioni,  Jordan Goudreau non ha accettato di patteggiare la pena ed al momento la sua posizione non è ancora stata definita.  Yacsy Alejandra Alvarez Mirabal rincara la dose accusando l’intellegence colombiana di essere stata al corrente di quanto stava accadendo coinvolgendo di fatto l’intero governo di Ivan Duque nel tentativo di colpo di stato.

La Alvarez Mirabal ha dichiarato ad un mezzo di stampa colombiano che i servizi segreti colombiani erano al corrente di quanto stava succedendo, aggiungendo poi che “Mi è stato dato il numero di questo signore (Clíver Alcalá) e mi ha detto che il mio nome di contatto sarebbe stato “Rosa, che tutto ciò di cui avrei avuto bisogno e, che qualsiasi urgenza avessi lo avrei dovuto  , contattare”.

La signora ha dichiarato che Flankin Sánchez , membro della Direzione Nazionale d’Intelligence colombiana, era il suo contatto: “in nessun momento pensavo di essere arrestata, stavo collaborando. Il giorno in cui sono stata catturata stavo per incontrare l’ufficiale Franklin Sanchez. Lui stesso mi suggerì di cambiare la sim del mio telefono cellulare e di non chiamarlo continuamente?.

Le autorità colombiane accusano Alvarez Mirabal di aver finanziato ed aver sostenuto l’ex Generale Clíver Alcalá al fine di compiere un colpo di stato contro Nicolas Maduro. Le accuse di Alvarez Mirabal coinvolgono quindi anche il governo colombiano che però ancora non commenta tali Dichiarazioni.

L’operazione Gedeon.

ad un anno di distanza dal goffo tentativo di colpo di stato organizzato dall’autoproclamato presidente venezuelano Juan Guaidò con cui  gli insorti avevano cercato di occupare la base militare de La Carlotta a Caracas, nella notte del 3 maggio del 2020 un gruppo di mercenari ha tentato di entrare nel territorio venezuelano con barche veloci provenienti dalla Colombia.

Il Ministro degli Interni e Pace del Venezuela Nestor Reverol ha denunciato il tentativo da parte di un commando armato proveniente dalla Colombia di entrare illegalmente nel territorio venezuelano attraverso lo stato de La Guaira a 30 chilometri da Caracas. Lo scopo del commando una volta entrato nel paese era quello di assassinare membri del governo, commettere attentati e generare confusione nel paese allo scopo di tentare un nuovo colpo di stato.

Il colpo di stato fu organizzato da una società statunitense, la Silver Coorp di Jordan Godreau, che per la somma di oltre 200 milioni di dollari si incaricava di reclutare, addestrare i mercenari e compiere tutte le operazioni militari. Il contratto con la società fu firmato dall’autoproclamato presidente Juan Guaidò che doveva diventare presidente del Venezuela dopo che Nicolas Maduro fosse stato ucciso o trasportato negli Stati Uniti.

Secondo quanto riferito, nei giorni successivi al tentativo di colpo di stato, dal Ministro delle Comunicazioni del Venezuela Jorge Rodriguez nel contratto risultava che il nuovo presidente sarebbe dovuto essere proprio Juan Guaidò che era anche il capo della missione. Altre importanti cariche di governo erano poi riservate ai due testimoni della firma dell’accordo con Silvercorp JJ Rendon e Sergio Vergaras.

Il titolare del Ministero  ha sottolineato che “un evento del genere non si era mai visto prima in Venezuela, in cui un gruppo di persone guidate dalla loro ambizione di denaro e dall’odio senza limiti avevano firmato un contratto per sostenere non solo la deroga della Costituzione, ma per mettere in atto  l’invasione e assassinio del presidente Maduro”.

Il contrato prevedeva che il gruppo dei mercenari diventasse una forza sovranazionale che controllasse l’intero paese.  In questo modo, Goudreau sarebbe diventato “il capo” di tutte le forze armate venezuelane.  Analogamente, il contratto stabiliva la sospensione di servizi di base come le comunicazioni e il servizio elettrico.

Per quanto riguarda l’uso delle armi, era consentito l’uso di mine sia a scoppio per contatto che a distanza. Nel controllo delle manifestazioni di piazza è autorizzato l’uso delle forze armate e di qualunque forma di repressione incluso l’uso delle armi da fuoco se necessario.

I membri della società statunitense Silvercorp sarebbero stati esonerati dall’uso di passaporti e visti per entrare ed uscire dal Venezuela: a loro era solo richiesto di mostrare alle autorità doganali il tesserino di appartenenza alla società. Mezzo questo che gli avrebbe garantito l’impunità in quanto soggetti non identificabili.

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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