Il blocco non frena Cuba

L’Ambasciatore cubano in Italia ha risaltato il valore di Cuba nello sviluppo dei candidati a vaccino contro la  COVID 19

Roma — L’Ambasciatore cubano in Italia, José Carlos Rodríguez Ruiz, ha concesso, venerdì 26, un’intervista al direttore dell’agenzia di notizie  AGI, Mario Sechi, nella quale ha segnalato, tra i molti temi  toccati, lo sviluppo dei cinque candidati cubani a vaccino contro la COVID 19,  alcuni già in fase avanzata di sviluppo, prove cliniche e applicazione.


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Nell’intervista, di quasi un’ora di durata, pubblicata integramente in un podcast dell’Agenzia AGI, il noto giornalista e analista  politico, Mario Sechi, si è interessato ai progressi di Cuba nello scontro alla  pandemia della COVID 19, e particolarmente ai risultati ch esi stanno ottenendo con lo sviluppo dei candidati a vaccini cubani: Soberana 01, Soberana 02, Abdala, Mambisa y Soberana Plus.

Dopo una spiegazione delle ragioni che hanno permesso a Cuba di gestire con successo da un punto di vista epidemiologico lo scontro e il contenimento della COVID 19 nel paese, Rodríguez Ruiz ha risaltato che le prove cliniche dei candidati a vaccino contro questa malattia stanno mostrando risultati molto positivi, soprattutto nel caso di Soberana 02 e Abdala, che sono le prime vaccinazioni cubane che avanzano in Fase III delle prove cliniche, e parallelamente, alla fase di applicazione progressiva di massa della vaccinazione

L’Ambasciatore cubano ha spiegato che non è una novità che Cuba ottenga risultati scientifici eccellenti e d’importanza internazionale grazie all’esperienza di 30 anni nel settore biotecnologico e farmaceutico cubano.

“La maggior parte delle vaccinazioni che si usano nel programma di base d’immunizzazione della popolazione cubana, sono prodotti nostri», ha sottolineato.

Il diplomatico cubano ha segnalato nell’intervista che per un paese come Cuba che assicura la salute della sua popolazione come una del più alte priorità e diritto assoluto di tutti i suoi cittadini, e che è danneggiato da sei decenni di blocco economico, commerciale e finanziario degli USA, è vitale avere una significativa capacità sovrana per affrontare i rischi sanitari come qualli implicati alla pandemia globale della COVID 19.

«Sviluppare candidati a vaccini propri ha anche un senso economico, inoltre i nostri vaccini hanno un costo di produzione minore di quello che attualmente  si commercia per altri paesi», ha aggiunto l’ambasciatore cubano che si è riferito all’ampia capacità e disposizione di Cuba di collaborare con altri paesi allo sviluppo  biofarmaceutico, come dimostrano ora i lavori congiunti cn a Cia e il disegno della vaccinazioni Penta Corona, concepita anch’essa per la lotta contro   COVID 19.

Rodríguez Ruiz ha sottolineato che Cuba ha cerato le condizioni per produrre quest’anno 100 milioni di dosi di vaccini contro la COVID-19 e questo permetterà d’ottenere il 100% dell’immunizzazione della popolazione cubana prima della fine del 2021 ed anche di mettere i vaccini a disposizione di altri paesi.

Poi ha specificato che in agosto dovrebbero essere già stati vaccinati sei milioni di cubani.

Il direttore della AGI   ha chiesto se ci sono possibilità di un accordo con l’Italia per l’introduzione e il commercio dei candidati cubani a vaccino contro la COVID-19.

«Non abbiamo ancora parlato in termini commerciali, ma posso confermare che abbiamo offerto alle autorità italiane la possibilità di realizzare prove cliniche congiunte con i candidati a vaccino cubani, come si sta già facendo in altri paesi », ha sostenuto l’Ambasciatore

«Cuba considera essenziale la cooperazione internazionale per affrontare la pandemia della COVID- 19», ha precisato  Rodríguez Ruiz, che ha fatto un riferimento alla lunga tradizione di solidarietà e umanesimo della Rivoluzione Cubana, della quale è stato un’espressione lodevole l’aiuto sanitario nelle regioni Lombardia e Piemonte nel nord d’Italia nel momento più difficile di questa crisi, con l’invio di due brigate mediche del Contingente Sanitario per interventi internazionali d’emergenza “Henry Reeve”, candidato quest’anno al  Premio Nobel della Pace.

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