Il Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez ha visitato Combiomed, un’impresa d’avanguardia che da 35 anni sviluppa tecnologie mediche per la Salute Pubblica cubana. Il mandatario ha parlato con gli scienziati ed ha vistato aree produttive del Centro dei Saggi d’Immunologia.
René Tamayo León
È una realtà tanto forte, che lascia senza fiato coloro che non conoscono questa materia; altri come quelli che hanno studiato scienza e tecnica nelle università cubane, guardano con orgoglio quello che fanno e sembra che si vogliano sedere al tavolo da lavoro per essere uno di più.
«Questo è quello che mi sarebbe piaciuto fare », ha commentato il Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, agli ingegneri e agli altri specialisti molto qualificati che creano e fabbricano vari strumenti modernissimi da usare nelle sale di terapia intensiva.
Il gioiello della corona in questi giorni è un ventilatore polmonare di ultima generazione, un ingegno tecnologico molto complesso che risponde al rigore delle documentazioni imposte per iniziare il suo uso e la scala di produzione.
Il Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez ha visitato Combiomed, un’impresa d’avanguardia che da 35 anni sviluppa tecnologie mediche per la Salute Pubblica cubana. Il mandatario ha parlato con gli scienziati ed ha vistato aree produttive del Centro dei Saggi d’Immunologia Combiomed Tecnologia Medica Digitale è un’impresa a ciclo chiuso che copre tutte le età, dall’idea del prodotto all’assistenza tecnica durante il suo utilizzo.
Arlem Lesmes Fernández Sigler, direttore generale dell’entità ha segnalato che le produzioni di questa industria da primo mondo per combatter la pandemia oltre al recupero di un centinaio di ventilatori polmonari ne hanno concepito uno proprio con alte prestazioni.
Nella sua prima visita come Presidente della Repubblica all’installazione, Díaz-Canel è stato accompagnato dal vice primo ministro Roberto Morales Ojeda, e dal presidente di BioCubaFarma, Eduardo Martínez Díaz.
Il mandatario cubano ha esaminato vari strumenti dell’impresa come quelli dedicati alla diagnosi e al recupero cardiovascolare, il monitoraggio dei pazienti e il supporto di vita, e per la diagnosi delle malattie respiratorie croniche.
Díaz-Canel nella giornata ha parlato con gli scienziati ed ha visitato le aree di produzione del Centro dei Saggi Immunologici, un istituto molto noto, per la sua tecnologia Suma e altri risultati della scienza che hanno apportato benefici in un modo o un altro alla maggioranza delle famiglie cubane.
La dottoressa in Scienze Niurka Carlos Pías, direttrice generale del centro, ha ratificato la volontà dei suoi lavoratori di divenire con il Minsap, gli attori principali nello sviluppo delle strategie per il sistema di salute cubano, attraverso la ricerca continua del perfezionamento dei prodotti e dei servizi e lo sviluppo di altri nuovi.
Díaz-Canel, già informato sulle creazioni del Centro dei Saggi Immunologici, ha ricevuto una dettagliata attualizzazione dei progetti dell’istituzione per lo scontro alla pandemia della COVID-19.
È stato ricordato che in meno di un anno l’entità ha realizzato lo sviluppo, la registrazione e la produzione di cinque nuovi apparecchi per diagnosi con questo proposito ed è stata data una risposta in maniera immediata alla produzione e al dimensionamento del prodotto.
Sono stati realizzati anche studi sul terreno per l’introduzione nel Sistema Nazionale della Salute degli astucci Umelisa per la diagnosi del SARS-COV-2, e sono stati sviluppati i prototipi del respiratore artificiale non
Invasivo. L’entità ha disegnato lo strumento per l’estrazione del ARN/ADN per il suo uso nei laboratori di biologia molecolare e la produzione dei PCR cubani.
Díaz-Canel ha elogiato la risposta dei lavoratori del Centro dei Saggi Immunologici, che hanno ottenuto sistemi di diagnosi e altri strumenti sollecitati come parte degli incontri stabiliti tra la direzione del paese, gli esperti e gli scienziati dall’inizio della pandemia della COVID-19.
La dottoressa Niurka Carlos Pías ha denunciato le restrizioni e i ritardi provocati dal blocco economico, commerciale e finanziario imposto dal Governo degli Stati Uniti nel lavoro del Centro, per lo scontro alla pandemia. Nonostante questo non hanno potuto evitare che continuiamo a contribuire alla sovranità tecnologica di Cuba, in difesa della vita.
Il Presidente della Repubblica ha segnalato la risposta degli investigatori cubani di fronte alle sfide apportate dall’epidemia partendo da una capacità scientifica che ha avuto la sua origine nelle idee e nei sogni del Comandante in Capo Fidel Castro Ruz.
«Voi, ha detto, avete contribuito a generare la tecnologia che ci dà la sovranità per affrontare la pandemia della COVID-19, e altre che sorgano nel futuro. Voi, ha ribadito, avete consegnato al popolo quello che il popolo sperava da voi e il popolo continua a sperare di più da voi, e voi continuerete a dare di più al popolo».