Il Presidente cubano denuncia la política genocida del bloqueo

Miguel Díaz-Canel Bermúdez, presidente della Repubblica di Cuba, ha denunciato oggi su Twitter la politica genocida del blocco economico, commerciale e finanziario imposto al paese 61 anni fa.

 

Nel suo messaggio su Social Network, il leader cubano cita stralci del Memorandum Mallory, un documento segreto del Vice Assistente Segretario di Stato per gli Affari Interamericani, Lester D. Mallory, che definiva una strategia per portare fame e miseria al popolo cubano.

“##TenemosMemoria”. Mallory ha scritto: “l’unico modo efficace per fare perdere il sostegno interno al governo cubano (è) provocare disillusione e scoraggiamento attraverso l’insoddisfazione e le difficoltà economiche”. 61 anni di una politica genocida #AbajoElBloqueo”, ha twittato Diaz-Canel.

Nella stessa Rete Sociale, il ministro degli Affari Esteri, Bruno Rodríguez Parrilla, ha evidenziato la validità del Memorandum Mallory, un documento che affermava anche che l’unico modo per minare l’appoggio alla Rivoluzione Cubana e al suo leader storico, Fidel Castro, era il disincanto e l’insoddisfazione derivanti dal malessere economico e dalle difficoltà materiali.

Rodríguez Parrilla ha anche sottolineato che il blocco statunitense soffoca Cuba economicamente e finanziariamente, cercando di impedire il nostro sviluppo e provocare, attraverso la fame e la disperazione, la resa del cammino scelto in modo sovrano dal popolo.

“Il ‘Memorandum Mallory’ è ancora in vigore. Il blocco statunitense soffoca economicamente e finanziariamente la #Cuba Bandera de Cuba; intende impedire il nostro sviluppo e provocare, attraverso la fame e la disperazione, la resa del cammino scelto in modo sovrano dal popolo. Non avrà successo”, ha twittato il ministro degli esteri cubano.

Secondo il sito web del Ministero degli Esteri cubano (Cubaminrex), il 6 aprile 1960, Lester D. Mallory, vice assistente segretario di Stato per gli affari interamericani, definì in un memorandum segreto del Dipartimento di Stato che si dovevano impiegare rapidamente tutti i mezzi possibili per indebolire la vita economica di Cuba.

Una linea d’azione che, essendo la più abile e discreta possibile, avrebbe ottenuto il maggior progresso nel privare l’isola del denaro e delle provviste.

Oggi, secondo Cubaminrex, il blocco contro Cuba comprende una persecuzione, a volte spietata, contro coloro che cercano di eluderlo in qualsiasi campo, anche in quelli più insoliti.

Data questa realtà, la politica statunitense che viola la sovranità, viola il diritto internazionale e danneggia il multilateralismo, è stata universalmente respinta per quasi 60 anni.

Fonte: acn

Traduzione: italiacuba.it

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