Díaz-Canel: La festa dei lavoratori a Cuba onorerà gli operatori sanitari

Miguel Díaz-Canel Bermúdez, presidente della Repubblica, ha scritto su Twitter che il 1° maggio Festa dei lavoratori a Cuba renderà omaggio al personale sanitario, per il loro contributo nella lotta contro il COVID-19.

Il Capo dello Stato cubano ha detto che la giornata sarà celebrata dalla distanza fisica imposta dalla pandemia.

“La patria unita, dall’allontanamento fisico imposto dalla pandemia celebrerà la Giornata dei lavoratori, onorando coloro che eroicamente hanno contribuito nel confronto con il COVID. #CubaViva”, ha twittato il presidente.

Diaz-Canel ha accompagnato il suo messaggio nella rete sociale citata con un link all’appello per la data, emesso dalla Central de Trabajadores de Cuba e dai suoi sindacati nazionali.

Il testo sottolinea che sotto lo slogan: “Uniti: facciamo Cuba”, le attività ribadiranno davanti al mondo l’impegno maggioritario del popolo cubano per realizzare il progetto rivoluzionario: martiano, socialista e fidelista.

L’appello sottolinea anche che questo primo maggio sarà uno scenario importante per ribadire la testimonianza di gratitudine ai lavoratori della Salute e della Scienza, per la loro consacrazione e contributo alla cura della vita dei cubani e dei cittadini di più di 46 paesi del mondo.


Il presidente cubano riafferma la continuità della Rivoluzione

 

Il presidente cubano Miguel Diaz-Canel ha riaffermato oggi la continuità della Rivoluzione, dicendo che è una delle lotte per l’indipendenza dalla Spagna fino ad oggi.

Nel suo account Twitter il presidente ha evocato il momento in cui il leader storico Fidel Castro ha commemorato il centenario dello sbarco di José Martí, Máximo Gómez e altri patrioti da Playitas de Cajobabo (est), arrivati l’11 aprile 1895 per unirsi alla guerra contro la metropoli.

La notte dell’11 aprile 1995, Fidel andò a Playitas alla stessa ora in cui 100 anni prima, Martí arrivò con Gómez sulla spiaggia di ciottoli, ai piedi del Cajobabo. Ha alzato la bandiera, quasi in mare e ha salutato la storia”, ha scritto il capo dello Stato sul social network, aggiungendo che la rivoluzione è una sola.

Il 24 febbraio 1895, i cubani ripresero la loro lotta per l’indipendenza dalla Spagna, una lotta organizzata da José Martí, a capo del Partito Rivoluzionario Cubano.

Lo scoppio avvenne, tuttavia, senza la presenza dei principali leader, che dovevano arrivare al più presto in spedizioni per comandare le forze insurrezionali.

Il 1 aprile 1895, Antonio Maceo, Flor Crombet, José Maceo e altri patrioti raggiunsero le coste cubane attraverso Duaba, nell’est del paese; mentre Gómez, Martí, Marcos del Rosario e altri arrivarono 10 giorni dopo, dopo una traversata notturna con il mare mosso.

“Siamo arrivati a una spiaggia di ciottoli (…) Salto. Grande felicità”, scrisse l’eroe nazionale cubano nel suo diario di campagna su quel momento; un evento che Fidel Castro, nella celebrazione del centenario, catalogò come un’impresa straordinaria.

Fonte: Prensa Latina

Traduzione: italiacuba.it

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