Cuba: pandemia utilizzata dagli Usa per strangolarci

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Il ministro degli Esteri cubano Bruno Rodríguez ha tenuto una conferenza stampa per spiegare le azioni – veri e propri atti di ingerenza – da parte delle aziende e dei leader politici statunitensi sull’attuale situazione nella nazione caraibica.

Rodríguez ha accusato Washington di aver attuato nei giorni scorsi una “operazione di comunicazione di alto profilo” per mobilitare i cittadini, approfittando dell’attuale situazione del coronavirus.

“Gli Stati Uniti hanno individuato l’impatto del coronavirus e della pandemia come un’opportunità per rafforzare il blocco con motivazioni politiche e applicare quelle che hanno chiamato misure di massima pressione per rafforzare l’aggressione contro il nostro paese”, ha affermato Rodríguez.

Per il ministro degli Esteri cubano si è trattato di “un tentativo deliberato, crudele, opportunistico di approfittare di una pandemia per cercare di strangolare” l’economia nazionale.

Inoltre, Rodríguez ha fatto notare al governo degli Stati Uniti di fare un “uso impudente e osceno di menzogne, calunnie, manipolazione dei dati” con l’obiettivo “di mobilitare, convocare, incitare e manipolare le persone”, ha aggiunto.

La campagna mediatica

 

Per la destabilizzazione di Cuba, Washington avrebbe usato i suoi “strumenti high-tech, potenti e sofisticati” per sfruttare le “dure condizioni sociali che la pandemia ha generato sul pianeta”, secondo Rodríguez.

Per quanto riguarda le manifestazioni dell’11 luglio, il ministro degli Esteri ha precisato che si è trattato di “disturbi su scala molto limitata”, in cui il governo degli Stati Uniti era “direttamente coinvolto”, attraverso una campagna mediatica su Twitter utilizzando risorse multimilionarie, laboratori e piattaforme tecnologiche installate nella nazione nordamericana.

Attraverso questa campagna mediatica su Twitter, è stato lanciato un appello per un intervento umanitario a Cuba, che, secondo Rodríguez, implica di fatto chiedere “un intervento militare statunitense” sull’isola .

Inoltre, per applicare questa strategia sulle reti sociali sono stati utilizzati i cosiddetti ‘bot and trolley farm’ per diffondere su vasta scala le presunte richieste di aiuto sull’isola attraverso gli hashtag #SOSCuba e #SOSMatanzas.

“Fantasia di una falsa epidemia sociale”

 

Questa strategia ha creato la “fantasia di un’epidemia sociale che non si è verificata a Cuba, ma sui server delle aziende nordamericane che proteggono queste operazioni digitali” secondo il capo della diplomazia cubana.

Rodríguez ha anche ricordato che questa campagna ha rappresentato una “grossolana violazione delle politiche” applicate dalla piattaforma Twitter. In questo senso, il diplomatico ha sottolineato che questo social network “è molto efficace quando gli conviene influenzare con determinati account”, ma che non ha bloccato nessuno degli account che diffondono informazioni false su larga scala.

“Avviso il governo degli Stati Uniti che sarà responsabile delle conseguenze che derivano dal persistere in questa politica di strangolamento”, ha poi avvertito il ministro degli Esteri cubano.

D’altra parte, Rodríguez ha esortato il presidente Joe Biden ad ascoltare la comunità internazionale, che chiede la fine del blocco commerciale, economico e finanziario mantenuto dagli Stati Uniti, come è stato evidenziato dalla risoluzione approvata a maggioranza nell’Assemblea Generale del le Nazioni Unite (ONU) lo scorso 23 giugno.

Nel suo primo messaggio sulla situazione attuale nella nazione latinoamericana, Biden ha mostrato il suo sostegno al popolo cubano di fronte al clamore “di libertà e sollievo dal tragico controllo della pandemia”, secondo una  dichiarazione  pubblicata dalla Casa Biaanca.

Covid-19 a Cuba

 

Dall’inizio di luglio Cuba ha registrato un aumento dei casi di Covid-19, come conseguenza della diffusione nel territorio di nuove varianti, come il ceppo Delta, e per la bassa percezione di rischio da parte della popolazione. Tuttavia, le autorità sanitarie riferiscono che il tasso di mortalità nell’isola è dello 0,64% dei decessi rispetto al totale dei pazienti; una statistica molto inferiore alla media registrata in America (2,62%) o alla media registrata nel mondo (2,16%).

Il governo cubano riconosce le “condizioni difficili” che l’isola sta vivendo nel bel mezzo della pandemia da Covid-19. Tuttavia, il blocco imposto da Washington ha aggravato la situazione economica e sanitaria della nazione latinoamericana.

In questo contesto, il presidente cubano Miguel Díaz-Canel ha accusato gli Stati Uniti di applicare  “una politica di soffocamento economico” con l’obiettivo di provocare “focolai sociali nel Paese”.

Cuba è sotto il blocco economico, finanziario e commerciale degli Stati Uniti da 60 anni. I danni accumulati in sei decenni raggiungono i 147.853 milioni di dollari, ha riferito il ministro degli Esteri cubano lo scorso giugno.

Il presidente del Messico, Andrés Manuel López Obrador , e il suo omologo argentino, Alberto Fernández, hanno convenuto che il blocco economico sull’isola deve finire se la nazione deve essere aiutata in materia sanitaria o alimentare.

“Se volete aiutare Cuba, la prima cosa che dovete fare è sospendere il blocco contro Cuba, come chiedono la maggior parte dei paesi del mondo. Sarebbe un gesto veramente umanitario”, ha sostenuto López Obrador.

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