Haiti: mercenari contro i governi progressisti

Blivarinfos, 14 luglio 2021

La Tabla rivelava informazioni su una società mercenaria legata all’assassinio di Jovenel Moïse ad Haiti, suggerendo l’esistenza di una cospirazione il cui scopo è seminare violenze paramilitari contro i governi progressisti.

Secondo La Tabla, i capi della società mercenaria, Tony Intriago (venezuelano) e Antonio Esquivel (cubano), parteciparono agli eventi nel paese caraibico così come l’ex-candidato al Senato di Haiti Anis Blemur, le cui azioni “si nascondono dietro ONG (organizzazioni non governative) e fondazioni riconosciute”.

L’inchiesta giornalistica specifica che il loro modo di operare non è sostenere un’invasione organizzata dallo Stato ma scommettere su guerre private:

“Le fondamenta sono sostenute dai falchi di Washington e da personalità politiche della Florida. Sui social network (attraverso l’attivismo digitale) espongono le loro idee e pubblicano le loro intenzioni”.

Tali operazioni furono rivelate quando la procura di Haiti iniziò gli interrogatori dopo l’assassinio del presidente e due ex-parlamentari a lui contrari, gli ex senatori Youri Latortue e Steven Benoît, i magnati Réginald Boulos e Dimitri Vorbe, e quattro agenti di polizia e i soldati che avevano la responsabilità della sicurezza del presidente furono convocati dal pubblico ministero Bed-Ford Claude.

Chi sono?

 

La Tabla indica che Antonio Esquivel fa parte del management di almeno 12 società o organizzazioni politiche presenti negli Stati Uniti (USA), alcune collegate a Venezuela, Cuba e Haiti. Tra queste società vi sono: Venezuela somo todos Inc, Vene Courierr Express Inc, Alianza Constitucional Cubana, Haitian American National Council Inc, Consorcio Internacional para la Democracia Cipdem y Esquicargo Marketing Services. Esquivel fu anche presidente della cosiddetta “Assemblea patriottica cubana” ed è attualmente accusato di terrorismo dal governo cubano.

“Esquivel è il capo del Movimento Rivoluzionario di Restaurazione che, il 17 febbraio 2006, chiese la distruzione della Rivoluzione Cubana”. “È il capo di Lulac of Florida, ONG che promuove l’influenza politica e i diritti civili degli ispanici negli Stati Uniti e molte compagnie di cui Esquivel fa parte (non a caso) sono compagnie di navigazione degli Stati Uniti per America Latina”, affermava La Tabla.

Da parte sua, Tony Intriago è il capo della società CTU Security, fondata in Florida nel 2019. È una delle quattro società di mercenari degli ex-soldati che parteciparono all’assassinio di Jovenel Moïse. “Intriago è membro e tesoriere della United Latin American Foundation, un’organizzazione di destra con forte presenza politica, sociale e mediatica in Florida”, aggiunse La Tabla. E i media spiegano che Intriago ha una delle organizzazioni il cui obiettivo è promuovere la guerra: “Fa parte di una confraternita chiamata ‘Gli uomini di guerra Crisol. È una sorta di confraternita di partecipanti a un programma di addestramento guerriero e filosofico “guerriero” addestrato da ex-agenti dei Navy Seals, comandanti SWAT, mercenari d’élite ed esperti di arti marziali”.

Un altro individuo indicato in questa indagine è l’ex-candidato al Senato haitiano Anis Blemur, che è un agente immobiliare che nel 2016 fu accusato dall’ufficio del procuratore degli Stati Uniti di frode telematica.

“Ha almeno due attività in Florida: Le Bourgeois Restaurant LLC e Firstchoice Nurses Unlimited Inc”. “Blemur è haitiano e ha rubato almeno 1600000 dollari alle sue vittime, per lo più compatrioti, nel sud della Florida. L’inchiesta scoprì altre frodi: usò le informazioni personali delle sue vittime per richiedere 26 carte di credito”.

La Tabla conferma che Esquivel, Intriago e Blemur influenzano lo spazio multinazionale formato da aziende latine negli Stati Uniti: “Spingono e progettano piani per misure non statali da adottare con azioni false flag gestite da mercenari. Come Entriago stesso, come dimostrato ad Haiti. Tali baroni della guerra politica padronale ritengono che ci sia assenza di una risposta internazionale ai “regimi totalitari”, e che la loro “minaccia permanente” debba ricevere una risposta militare privata per ottenere “cambiamenti a favore della democrazia”, concludeva l’indagine.

Traduzione di Alessandro Lattanzio

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